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Campioni internazionali

"Rybakina può diventare numero 1": parola di coach Vukov

L'intervista dell'inviato di SuperTennis Dario Castaldo al coach di Elena Rybakina, Stefano Vukov, alla vigilia della finale dell'Australian Open contro Aryna Sabalenka

28 gennaio 2023

"Elena Rybakina non si accontenta. Vuole vincere ancora tanti altri Slam". Parola di Stefano Vukov, il coach nato a Fiume e cresciuto a Milano che la allena dal 2019. Nel suo racconto all'inviato di SuperTennis Dario Castaldo emerge tutta la sua fiducia nelle qualità della campionessa in carica di Wimbledon.

La kazaka, nata in Russia, è la prima giocatrice capace di battere tre ex campionesse Slam in una stessa edizione dell'Australian Open dal 2001, quando Jennifer Capriati riuscì a sconfiggere Martina Hingis, Lindsay Davenport e Monica Seles. A Melbourne Rybakina ha superato la numero 1 del mondo Iga Swiatek, Jelena Ostapenko e Victoria Azarenka. E sfiderà per il titolo Aryna Sabalenka, che disputerà la sua prima finale Slam ed è sicura di tornare numero 2 del mondo anche in caso di sconfitta. Nei tre precedenti scontri diretti, a Wuhan nel 2019, a Wimbledon e Abu Dhabi nel 2021, ha sempre vinto Sabalenka in tre set.

"Il servizio farà la differenza - ha detto Vukov -. Se Elena sta tranquilla, sta bene sulla risposta e batte bene, la porta a casa". 

Vincere Wimbledon, ha spiegato Vukov, "le ha dato più esperienza su come gestire un torneo così lungo, come controllare le emozioni e amministrare le energie".

I risultati si vedono. Rybakina, che lunedì diventerà la prima rappresentante del Kazakhstan in Top 10 nel ranking WTA, ha servito più ace di tutte nel torneo, 45, e in questo inizio di stagione, 125 dall'inizio dell'anno. Quando ha messo in campo la prima, poi, all'Australian Open 2023 ha ottenuto 156 punti sui 196 giocati.

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Il tecnico l'ha descritta come "una ragazza mentalmente molto calma, ed è raro. Ha tanta voglia di lavorare, di migliorare e di ascoltare. Io ho tanta energia, siamo l'opposto e ha funzionato".

Si sono conosciuti nel 2018, ha raccontato all'inviato di SuperTennis Dario Castaldo. "In quel periodo allenavo l'ucraina Anhelina Kalinina [attuale numero 39 WTA]. Eravamo in cina per giocare dei 25 mila. Elena era lì da sola, Kalinina era sua amica e mi ha presentato a Elena. E' nato tutto da lì".

Le doti che l'hanno portata a raggiungere i più importanti traguardi della sua carriera erano già evidenti. E il meglio, secondo Vukov, deve ancora venire. "Ho capito che poteva servire forte e scendere a rete, poi aveva un buon ritmo da fondo ed era molto coordinata. Aveva tutte le qualità per poter diventare, secondo me, numero 1 del mondo".

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