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Lehecka pronto a sfidare Alcaraz: "L'erba fa vedere davvero chi sei" (diretta tv alle 17)

"Sull'erba non vinci senza colpi di qualità" ha detto Lehecka che al Queen's affronta Alcaraz. Finora non ha mai battuto un Top 2. Torneo in diretta su SuperTennis e SuperTenniX

di | 22 giugno 2023

Il ceco Jiri Lehecka in azione al Queen's (Getty Images)

Il ceco Jiri Lehecka in azione al Queen's (Getty Images)

"La stagione sull'erba è come la vacanza del tennis, richiede di più a tutti. E' la superficie che fa davvero vedere chi sei, se non sei un buon giocatore qui non otterrai mai grandi risultati. Ti serve la qualità dei colpi per vincere, e mi piace molto". Al Queen's, sui prati dove si specchia il suo talento, Jiri Lehecka affronta per la prima volta Carlos Alcaraz con l'obiettivo di centrare la prima vittoria contro un Top2, la seconda contro un Top 5, e di entrare virtualmente fra i primi 30 del mondo.

Il match, trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel, incrocia ambizioni e speranze. 

Incrocia il desiderio dello spagnolo di conquistare il primo quarto di finale ATP sull'erba, e continuare a inseguire il titolo che lo riporterebbe lunedì a occupare la prima posizione nel ranking ATP. E la voglia di Lehecka, numero 1 ceco, di riprendere il filo di una stagione iniziata con i quarti di finale all'Australian Open e la semifinale di Doha. Proprio in Qatar aveva eliminato Andrey Rublev, allora numero 5 del mondo, ad oggi il giocatore con la miglior classifica mai sconfitto dal ceco in carriera. 

Dal torneo di Dubai, nello staff di Lehecka si vede con sempre maggiore regolarità Tomas Berdych, che si è unito al suo storico coach Michal Navratil.

"E' bello avere Tomas con me - ha detto Lehecka all'ATP a Londra questa settimana -. E' stato con noi a Monte-Carlo, a Roma e tornerà domenica per fare due settimane a Wimbledon. Penso che la collaborazione stia dando buoni risultati".

Berdych, che p entrato in Top 10 a luglio 2010 dopo la finale di Wimbledon e non ne è uscito fino a ottobre 2016, fa valere il carisma che deriva dall'esperienza. "Vede le cose da una prospettiva diversa, visto che è stato nel circuito per tanti anni - ha detto Lehecka -. Sull'erba poi ha giocato benissimo per cui può darmi anche consigli preziosi".

La scuola ceca: da Kodes a Lehecka

Berdych, che vanta 13 titoli ATP, vede un futuro luminoso per il giovane Lehecka, finalista l'anno scorso alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. "Ha fisico e muscoli, sa lottare quando conta e alla sua età non si tratta di una dote banale, né tantomeno comune” spiegava ad aprile, all'alba della loro collaborazione. 

Il suo tennis, benché forgiato sul rosso, può essere efficace ovunque. Al maschile è oggi il miglior erede della vecchia tradizione ceca, che da Drobny a Lendl e giù fino a Berdych non ha mai smesso di sfornare talenti. 

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