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Frances Tiafoe ha raccontato in un video per l'ATP le emozioni del suo primo titolo nel circuito maggiore a Delray Beach nel 2018
di Alessandro Mastroluca | 18 febbraio 2023
Una settimana può cambiare tutto. E' successo a Frances Tiafoe al Delray Beach Open del 2018. E' arrivato a quel torneo da numero 91 del mondo con un solo quarto di finale all'attivo nel circuito ATP, peraltro giocato solo la settimana prima nella prima edizione del New York Open. Al termine del classico appuntamento di febbraio in Florida, Tiafoe ha alzato il suo primo trofeo in carriera. "Quel giorno c'era anche mio padre e la cosa mi ha reso molto felice. E' stato un po' come se in quel momento avesse capito che tutto il lavoro fatto mi aveva portato fin lì" ha detto in un'intervista per l'ATP, inserita nella puntata di Uncovered, il magazine ufficiale disponibile su SuperTenniX, distribuito nella settimana del torneo.
Tiafoe ha ricordato le tappe principali del suo cammino verso il primo titolo ATP in carriera. Al primo turno ha affrontato l'australiano Matthew Ebden, che l'aveva sconfitto un mese prima perdendo appena cinque game. Stavolta lo statunitense, dopo aver vinto il primo set e perso il secondo, tiene duro e avanza. Al turno successivo lo aspetta il suo idolo, il campione dell'edizione 2011 Juan Martin Del Potro.
"Prima del match ero nervoso. Volevo tanto batterlo, ma è stata dura. Ci eravamo incontrati già due volte, mi aveva sempre sconfitto ma erano state battaglie dure" ha detto Tiafoe, ricordando i precedenti scontri diretti. Il più recente all'Australian Open poche settimane prima. "Condividere il campo con Delpo è un onore, è stata una sensazione indimenticabile. Oggi sono contento che quella sia stata l'ultima volta che ci siamo incontrati" ha ammesso Tiafoe nel corso dell'intervista.
Non è difficile capire perché. Dopo due ore e 27 minuti, al quarto match point, Tiafoe ha completato la sua seconda vittoria in carriera contro un Top 10. E si è guadagnato il rispetto del suo idolo che quell'anno avrebbe vinto il suo primo Masters 1000 a Indian Wells e ad agosto avrebbe toccato il best ranking di numero 3.
"Frances ha tutto per arrivare al top molto presto - diceva allora Palito dopo il match -. Ha talento, la potenza per giocare partite lunghe, l'intelligenza per affrontare i migliori. Mi piacerebbe vedergli giocare finali importanti e vincere grandi tornei".
La parte difficile del suo percorso, però, non è ancora arrivata. Battere Del Potro, infatti, l'ha portato solo fino ai quarti di finale. Ora lo aspetta il vincitore della prima edizione delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals champion, il coreano Hyeon Chung.
"Con Chung fu un altro match molto combattuto. In quel periodo stava giocando il miglior tennis della sua vita, in Australia aveva battuto Djokovic" ha ricordato Tiafoe. La partita viene interrotta per la pioggia. "Riprendemmo il giorno dopo dal 5-3 per me nel terzo set. Riprendere sonno quella notte fu davvero duro" ha spiegato Tiafoe che completa la vittoria, poi torna in campo e batte anche Denis Shapovalov in semifinale. "Fu una giornata tosta, ma una giornata da ricordare" ha ammesso.
"Ero carico prima della finale. Lui aveva battuto tre o quattro americani durante il torneo, non volevo essere il prossimo della lista - ha spiegato -. Ma mi sentivo fiducioso".
Fiducia ben ripagata, verrebbe da dire. In finale Tiafoe piega anche il tedesco Peter Gojowczyk e diventa il più giovane statunitense con un titolo ATP all'attivo dai tempi da quando un diciannovenne Andy Roddick vinse a Houston nel 2002. L'inizio di una grande storia, ancora tutta da scrivere.