Jannik Sinner detto 'Fox', storia di un logo e di un soprannome

I compagni di scuola lo chiamavano “Fox”. E che fosse una volpe, con quella chioma fulva ce ne siamo accorti tutti mentre Jannik Sinner diventava un grande protagonista del tennis mondiale.

Così non ci aveva stupito, lo scorso anno, veder comparire un elegante logo grafico, il suo, che proprio il musetto di una volpe richiamava.

Tutti i grandi ormai lasciano il segno: ha cominciato Federer con il suo mitico RF e poi Nadal e Djokovic non hanno potuto che seguirlo. Ormai le sigle, tutte studiate con art designer ai massimi livelli, finiscono anche sui dettagli dell’attrezzatura.

Jannik si sente sempre più pronto a lasciare segni importanti e ha deciso di spiegare, lo ha fatto con una story su Instagram, come i creativi hanno costruito quel marchio apparso lo scorso anno, quando l’azzurro era impegnato in un progetto a supporto della battaglia contro la pandemia di coronavirus.

Ogni elemento ha infatti per Jannik un significato importante: le orecchie della volpe rappresentano le montagne, le sue origini e i luoghi dove ha passato tanti giorni della sua infanzia sciando.

Ma l’orecchio sinistro contiene un angolo retto, come quelli del campo da tennis.

Il motivo centrale, se si osserva bene, è una grande “S”, come Sinner. Il lato in basso è una “J” a testa in giù, “J” come Jannik.

Infine anche il puntino della alla base di tutto, che sembra il puntino sulla “J”, ha un senso. Anzi è l’elemento più ricco di significato.

Jannik infatti spiega che in effetti il logo rappresenta il muso di una volpe e che quello è il naso. Perché una volpe? Perché il suo soprannome tra i compagni di scuola era proprio “Fox”. Che storia!

Inutile dire che a noi le volpi come Sinner piacciono moltissimo: seguirne le orme sui campi più importanti del mondo sarà un’avventura emozionante.