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Campioni nazionali

Musetti è già Lorenzo il Magnifico: a 18 anni stende Wawrinka!

Agli Internazionali BNL d'Italia il giovane talento azzurro, promosso dalle qualificazioni, con una partita perfetta elimina in due set lo svizzero, tre volte campione Slam: è il primo 2002 a vincere un match nel circuito Atp

di | 16 settembre 2020

Lorenzo Musetti è il primo 2002 a vincere un match ATP (foto Giampiero Sposito)

Lorenzo Musetti è il primo 2002 a vincere un match ATP (foto Giampiero Sposito)

Una partita da favola, di quelle che non si dimenticano e che possono dare la svolta a una carriera. Ed è il giovane talento azzurro Lorenzo Musetti il protagonista del capolavoro che chiude la seconda giornata di incontri del tabellone principale, nel confronto fra due rovesci a una mano di grandissima qualità: il 18enne di Carrara, numero 249 Atp, promosso dalle qualificazioni e all’esordio assoluto in un main draw di un Masters 1000, ha illuminato il Centrale del Foro Italico – purtroppo senza pubblico - eliminando per 60 76(2), in un’ora e 23 minuti lo svizzero Stan Wawrinka, numero 17 della classifica mondiale e decima testa di serie, primo top 20 messo in carniere dal toscano. E’ il primo 2002 a vincere un match nel circuito Atp, un exploit che rimarrà comunque negli annali, a incorniciare una notte magica per il tennis tricolore, dopo una giornata uggiosa che aveva visto avanzare anche i siciliani Caruso e Cecchinato.

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Musetti rifila un “bagel” a Wawrinka

Lorenzo si esalta nel misurarsi con grandi giocatori in un contesto del genere, è carico a mille”, aveva detto alla vigilia Simone Tartarini, il coach che lo conosce meglio di chiunque altro. E ha avuto ragione: Musetti è sceso in campo senza alcun timore reverenziale, con un piano tattico chiarissimo, contro un avversario che disputava invece il suo 825esimo match nel tour, arrivato ad accomodarsi sulla terza poltrona mondiale.

Aveva appena un anno Lorenzo e cominciava a muovere i primi passi quando Stan vinceva i suoi primi challenger Atp, in una carriera che lo ha visto mettere in bacheca fin qui 16 trofei del circuito maggiore (oltre a 14 finali), compresi tre ambitissimi Slam, come gli Australian Open 2014, Roland Garros 2015 e US Open 2016, uno dei pochissimi ad esserci riuscito nell’epoca del dominio dei Fab Four della racchetta. Eppure il giocatore navigato è sembrato invece il vincitore degli Australian Open junior 2019, schizzato sul 3-0 pesante (con il 35enne svizzero molto falloso, specie con il diritto), poi addirittura 5-0 dopo aver sventato due opportunità per l’1-4, sino a rifilare un clamoroso “bagel” al blasonato avversario in 23 minuti. Era capitato appena altre due volte in carriera di incassare un 60 nel primo turno (Ramirez Hidalgo e Granollers) a ‘Stan the Man’, il nome di battaglia sulla spalla della maglia rosso porpora (presente anche sulle scarpe, con il loghino dei tre trofei Slam vinti dall’elvetico).

Lorenzo controlla la reazione dello svizzero

La striscia positiva dell’azzurro è continuata con un break in avvio di seconda frazione, confermato con un ace a uscire a destra. Un Wawrinka visibilmente preoccupato, a cercare conforto nello sguardo dell’allenatore Magnus Norman, dopo 38 minuti ha rotto il ghiaccio grazie a una perfetta smorzata di rovescio e un ace alla T. Sotto 3-2 ‘Stanimal’ si è procurato la prima chance di break, convertita grazie a una smorzata in rete del giovane azzurro, accompagnata da un urlaccio dell’elvetico, a liberare la tensione di una situazione sicuramente inattesa.

Con esperienza e sangue freddo sul 3-3 il rossocrociato ha salvato altre due palle break, ma anche Lorenzo ha mostrato personalità, tenendo i suoi turni di battuta: 4-4 con ace esterno, 5-5 con altri due vincenti e 6-6 con rovescio lungolinea da applausi e due ace centrali. E nel “gioco decisivo” il carrarino, sostenuto in tribuna da coach Simone Tartarini e da Umberto Rianna, è stato impeccabile, specie in una geniale smorzata di diritto che gli è valsa il 4-1, come pure nel passante incrociato di dritto che gli ha aperto le porte di uno storico secondo turno in un Masters 1000.

Lorenzo Musetti - Foto Sposito

"Felicissimo, Stan era uno dei miei idoli"

“I love Roma” il più che giustificato messaggio sulla telecamera scritto da Lorenzo, con il 67% di prime di servizio a fotografare una prestazione da applausi. “Sono felicissimo, Stan era uno dei miei idoli di infanzia insieme a Roger e Rafa”, ha commentato a caldo Lorenzo, commosso, con una lacrimuccia per questo suo primo “scalpo” top 20. E ora sulla sua strada si staglia un altro ex top 5 e finalista Slam come il giapponese Kei Nishikori, numero 35 del ranking. Insomma, le emozioni in questo settembre capitolino, inedito periodo per gli Internazionali BNL d’Italia, per Musetti e tutti gli appassionati del Belpaese non sono ancora finite.

Lorenzo Musetti - Foto Sposito

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