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Campioni nazionali

Addio ad Angelo Sala, un gigante Over

È mancato il bresciano Angelo Sala, classe 1926, una delle istituzioni nell’universo dei veterani. Ex numero 1 Itf fra gli over 85, e vincitore di sei titoli mondiali fra singolare e doppio, aveva scoperto il tennis solo a 70 anni, dopo una vita nel calcio. Un grande esempio di amore per lo sport e la vita

di | 24 marzo 2021

Angelo Sala

Aveva già sconfitto due tumori, con la stessa grinta con cui batteva gli avversari sui campi di tutto il mondo, ma stavolta Angelo Sala non ce l’ha fatta. Il Covid-19 se l’è portato via a 94 anni compiuti, vissuti prima da calciatore, poi da allenatore e quindi da tennista campione del mondo fra i veterani over 85. È la categoria più anziana dei Super Senior, ma mister Sala (come per motivi calcistici lo chiamavano a Palazzolo sull’Oglio, dove ha abitato per tutta la vita) aveva la grinta di un ragazzino, arma vincente nelle sue due cavalcate mondiali: nel 2011 ad Antalya, in Turchia, e nel 2014 a Umago, in Croazia.

Le due medaglie d'oro di singolare – alle quali se ne aggiungono quattro in doppio – lo consacrarono come numero 1 al mondo nel ranking Itf, e unite a un’altra trentina di titoli internazionali formano l’invidiabile palmarès di una carriera da tennista iniziata solo intorno ai 70 anni, da autodidatta, varcando sempre più spesso il cancellino che separava il campo di calcio di Palazzolo (dove allenava i ragazzini) dal vicino Tennis Club.

È lì che, unendosi agli amici per qualche doppio, Angelo ha scoperto la racchetta e poi il circuito mondiale Itf Senior, diventando uno dei senatori del frequentatissimo mondo “over”. Ed è sempre lì che ha continuato ad allenarsi per preparare i tornei, con una meticolosità da fare invidia ai professionisti.

Qualche problema di salute aveva provato a rovinargli i piani, costandogli prima una parte di un polmone e poi anche un rene, ma dopo il via libera dei medici Angelo era sempre tornato a competere e vincere, col suo tennis istintivo figlio del passato da “stopper” sui campi di calcio, ma con tanta corsa e altrettanta tattica.

Era il compagno di doppio più ambito da tutti, in particolare dal russo Michael Novik, col quale ha vinto due dei suoi quattro titoli mondiali di doppio. “Lui parla solo russo, io solo dialetto bresciano, ma ci capiamo alla grande”, scherzava qualche anno fa, quando la sua storia finì su Corriere della Sera, LA7 e tanti altri media, come esempio di entusiasmo nei confronti del tennis e della vita in generale.
Sposato con Elvira, padre di tre figlie e nonno di sei nipoti, Sala ha vinto il suo ultimo mondiale nel 2016 (in doppio), mentre ha giocato l’ultimo torneo nel 2018, alla soglia dei 92 anni. Poi aveva detto basta con l’attività internazionale, ma la racchetta non l’aveva più mollata.

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