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Andrea Pellegrino, Raul Brancaccio, Flavio Cobolli e Gian Marco Moroni nel maschile, Lucia Bronzetti e Nuria Brancaccio nel femminile: sono i giocatori che fra Tirrenia e Formia si sono guadagnati una wild card per le qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia, e sabato saranno in campo a Roma. Ecco chi sono
06 maggio 2021
Per i big gli Internazionali BNL d’Italia inizieranno la prossima settimana, per altri nel week-end, mentre per altri ancora il cammino romano ha già vissuto una tappa importantissima, sui campi dei Centri Federali di Tirrenia e Formia. È lì che sei azzurri si sono guadagnati un posto nelle qualificazioni al via sabato, superando i tornei di selezione organizzati dalla Federazione Italiana Tennis. Per Andrea Pellegrino e Flavio Cobolli, come per Gian Marco Moroni, sarà un ritorno sui campi del Foro Italico, mentre per Lucia Bronzetti e i fratelli Raul e Nuria Brancaccio sarà la prima volta in mezzo ai giganti. Conosciamoli meglio.
ANDREA PELLEGRINO
Classe 1997 da Bisceglie, il pugliese si presenta a Roma nel miglior periodo della sua carriera, sancito dal titolo conquistato nell’ultima domenica di aprile proprio nella capitale, nel Challenger di Roma Garden. Un successo preziosissimo e rincorso a lungo, per sbloccare un potenziale che il giocatore cresciuto da papà Mimmo lascia intravedere ormai da anni, ma non è mai riuscito a sfruttare a dovere. L’augurio è che sia giunto il momento, ora che è tornato ad allenarsi a Bari insieme a Vincenzo Carlone (dopo una lunga esperienza coi tecnici FIT) e si presenta al Foro Italico col best ranking al n.236 della classifica mondiale. Per lui gli Internazionali, dove torna dopo due anni di assenza, non potevano arrivare in un momento migliore.
RAUL BRANCACCIO
Papà napoletano, mamma spagnola, il 24enne campano è cresciuto a Javea allenandosi spesso e volentieri con un certo David Ferrer, diventato il suo mentore durante una formazione che l’ha visto raccogliere cinque titoli ITF, prima del ritorno in Italia nel 2020. Da oltre un anno si allena sulla sua Torre del Greco con Giancarlo Petrazzuolo, Alessio Concilio e Ciro Cardone, e a febbraio ad Antalya ha ritoccato il numero di titoli ITF, interrompendo un digiuno lungo quasi due anni. Ma non è stato un periodo grigio, anzi: l’ha sfruttato per maturare e diventare un ottimo giocatore da Challenger, meritandosi il debutto sui campi del Foro Italico, da numero 354 della classifica ATP ma con ambizioni da primi 100. Inseguite con enorme dedizione e la voglia di migliorarsi ogni singolo giorno.
FLAVIO COBOLLI
Romano de Roma, per dirla come al Parioli dove è cresciuto (dopo un passato da terzino nelle giovanili dell’AS Roma), il giovane della Capitale - 19 anni oggi - è uno dei giovani di punta per il futuro del tennis tricolore. Il suo avvio di 2021 è stato sensazionale: a inizio aprile ha vinto ad Antalya il suo primo titolo ITF, e la scorsa settimana è arrivato in finale al Challenger del Garden, confermando quanto di buono si dice da tempo sul suo tennis, che nel 2020 gli ha regalato anche il titolo in doppio al Roland Garros juniores. Flavio torna al Foro Italico (dove lo scorso anno giocò un buonissimo match col tedesco Koepfer, poi arrivato ai quarti) da numero 450 del mondo, con l’obiettivo di superare presto il best ranking di papà Stefano, n.236 nel 2003.
GIAN MARCO MORONI
Lottatore se ce n'è uno, Gian Marco 'Jimbo' Moroni è riuscito in extremis a prendersi un posto nelle qualificazioni degli Internazionali, venendo ripescato dopo l'entrata diretta di Marco Cecchinato, che di conseguenza ha liberato una wild card. Nato a Roma il 13 febbraio 1998, Moroni si sta organizzando una carriera soprattutto sulla terra battuta, grazie a un tennis che privilegia la regolarità ma che in realtà può contare anche su un servizio incisivo e su buone variazioni. Oggi Jimbro è numero 249 Atp, con un best ranking di 209 che risale all'agosto dello scorso anno. Un metro e 85 per 81 kg, Moroni sta costruendo con pazienza il suo futuro, ha all'attivo un titolo Futures vinto in Spagna nel 2018 (su terra) e al Foro Italico si ripresenta dopo la bella prestazione del 2020, quando fece preoccupare non poco l'ex top 10 Tommy Robredo, cedendo in tre set.
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LUCIA BRONZETTI
L’esordio sui campi del Foro Italico è la ciliegina sulla torta al grande inizio di 2021 della 22enne riminese di Villa Verucchio, che lo scorso anno ha sfruttato lo stop del calendario per sconfiggere le insicurezze e ricalibrare le proprie priorità, ed è ripartita con ambizioni super e con l’aiuto di Karin Knapp, integrata nel suo team di lavoro ad Anzio, coi fratelli Francesco e Alessandro Piccari. I risultati si vedono: ha già vinto due titoli ITF rimpolpando un palmarès che era fermo al 2017, poi è arrivata in finale in un torneo da 60.000 dollari in Svizzera, e si è guadagnata per la prima volta un posto nelle top-300 del ranking WTA. Una crescita che l’ha messa nelle condizioni di guardare con fiducia anche a un appuntamento come Roma.
NURIA BRANCACCIO
Il suo percorso sportivo è simile a quello del fratello Raul, con la differenza che lei, classe 2000, ha fatto tutto con tre anni d’anticipo. Un dettaglio che ha reso la sua formazione ancora più spagnola, come si evince anche da un tennis fondato su grinta e determinazione, che la sta portando sempre più in alto. La prima settimana di marzo Nuria ha conquistato ad Antalya il suo primo titolo internazionale, appena sette giorni dopo il successo del fratello sugli stessi campi, e a Roma ci arriva col best ranking, al numero 592 della classifica WTA. Sarà la sua prima volta al Foro Italico e anche in un torneo così importante: un prezioso assaggio di quel futuro che sogna sin da quando ha preso la racchetta in mano da giovanissima.