-
Campioni nazionali

La crescita di Fausto Tabacco, con Andrea Basso come coach

Da fine 2022 il siciliano e il fratello Giorgio hanno deciso di dare fiducia al nuovo progetto del genovese, loro collega fino allo scorso ottobre. Una scelta che ha pagato in fretta: nella stessa settimana Fausto ha vinto il suo primo titolo da “pro” sia in singolare (lo porta a un passo dalla top-500) sia in doppio col fratello

05 marzo 2023

Dall’inizio del 2023 sono passati appena due mesi, ma se è ancora presto per fare ragionamenti in ottica Finals, la classifica Race dei Next Gen aiuta comunque a comprendere chi fra i migliori giovani al mondo ha iniziato la stagione col piede giusto. In termini di quantità l’Italia si conferma la nazione leader, grazie a due top-10, altre tre giocatori nei primi 20 e numerosi altri talenti in cerca di gloria. In ordine cronologico, l’ultimo a meritarsi l’attenzione è stato il siciliano classe 2002 Fausto Tabacco, che la scorsa settimana sul cemento di Monastir (Tunisia) ha vinto il suo primo titolo da professionista in singolare, imponendosi in un torneo Itf World Tennis Tour da 25 mila dollari di montepremi.

Un traguardo prezioso che gli ha permesso di scalare oltre 100 posizioni nella Race – oggi è numero 33 fra i Next Gen – e ancora di più nella classifica ATP, che il prossimo lunedì lo vedrà letteralmente a un passo dai primi 500. E che gli ha dato la possibilità di allungare nella sfida in famiglia col fratello Giorgio, di un anno più giovane e oggi numero 619, cresciuto con lui sui campi del Circolo del Tennis e della Vela di Messina.

Ma la rivalità è solo statistica, visto che i due si allenano insieme, si appoggiano a vicenda e condividono le soddisfazioni. Tipo quella di vincere per la prima volta un titolo di doppio insieme, come avvenuto la scorsa settimana sempre a Monastir, dove poi – mentre Giorgio è andato fuori al secondo turno – Fausto si è preso il trofeo anche in singolare.

Fausto Tabacco premiato per il successo nell'Itf da 25 mila dollari di montepremi di Monastir

Per il siciliano, che ammira Murray e Medvedev ed è entrato per la prima volta nel ranking ATP ad appena 16 anni (curiosamente grazie a dei punti guadagnati proprio a Monastir), un titolo meritato e legittimato da numerose vittorie di qualità. Perché fra le sue vittime sul cemento del resort tunisino ci sono l’ex numero uno del mondo under 18 (e due volte vincitore Slam) Filip Peliwo, un Misha Zverev che oggi si dedica soprattutto alla carriera del fratello Alexander ma rimane un ex top-30, l’esperto spagnolo Oriol Roca Batalla che aveva eliminato Giorgio al secondo turno e quindi, in finale, il davisman tunisino Moez Echargui, fra i giocatori più caldi di questo inizio stagione a livello ITF.

Echargui di finali ne aveva già giocate molte, mentre per Fausto era solamente la seconda dopo quella persa a fine 2022 in Sardegna, ma il giovane messinese ha saputo tenere i nervi saldi e ha vinto senza grandi difficoltà, imponendosi per 6-2 6-3.

“Nonostante arrivassi da qualche sconfitta consecutiva – ha detto il ventenne – sapevo di avere il livello per arrivare in fondo, quindi ci ho sempre creduto. Sono stato bravo dal punto di vista mentale, contro un avversario più esperto di me e più abituato a giocare a certi livelli. C’era il rischio che mi lasciassi prendere dall’emozione, invece l’ho saputa gestire a dovere”. Ma invece di sedersi sugli allori, Tabacco guarda subito avanti: “giocherò altri tornei da 25.000 dollari di montepremi, con l’obiettivo di passare il prima possibile al circuito Challenger”.

Ad accompagnare il primo titolo di Tabacco fra i professionisti, dalla panchina, una figura che soltanto fino a qualche mese il siciliano considerava un collega, mentre adesso gli fa da coach. Si tratta di Andrea Basso, genovese ex n.301 ATP che ha deciso di dire basta con l’attività “pro” a fine 2022, per dedicarsi all’insegnamento. Nel suo ultimo torneo, chiuso con una semifinale a Santa Margherita di Pula, il ligure ha battuto l’altro dei Tabacco (Giorgio), mentre di lì a poco ha iniziato ad allenare entrambi, i quali dopo oltre un anno a Vicenza alla Horizon Tennis Home di Massimo Sartori hanno deciso di sposare il nuovo progetto di Basso sui campi del Park Tennis Club di Genova.

I fratelli Giorgio (sinistra) e Fausto Tabacco

Una scelta che sembra aver pagato in fretta per tutti, con Fausto che festeggia il primo titolo “pro” da giocatore e Basso diventato uno dei più rapidi a vincere un titolo nel ruolo di allenatore. Spetterà a lui, da qui in avanti, provare a far fruttare il talento di due ragazzi che fin da piccoli si sono sempre distinti fra i migliori della propria categoria e adesso puntano a entrare nel tennis che conta. Il sogno? Giocare un giorno l’uno contro l’altro in una finale, meglio se del circuito maggiore, ma anche raggiungere Marco Cecchinato, Alessio Di Mauro (che li ha seguiti in passato) e Salvatore Caruso nel piccolo club dei tennisti siciliani capaci di arrivare fra i primi 100 del mondo.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti