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Lo svizzero batte Tsitsipas e centra la finale per la 15ma volta nel torneo di casa. Dal 2006 non perde prima della sfida per il titolo a Basilea. Sfiderà Alex De Minaur, alla prima partecipazione nel torneo. L'australiano piega Reilly Opelka.
di Alessandro Mastroluca | 26 ottobre 2019
Nessun posto è come casa. Chiedere per credere a Roger Federer che dal 2006 è sempre arrivato in finale a Basilea. E' un torneo speciale, e i numeri lo confermano. Con la vittoria su Stefanos Tsitsipas, lo svizzero si giocherà il titolo per la quindicesima volta in sedici partecipazioni nel torneo di casa. Federer non perde all'arena St.Jakob dalla finale del 2013 contro Juan Martin Del Potro. Con il 64 64, Federer tocca le 50 vittorie per la sedicesima stagione in carriera e rinforza un primato assoluto nel tennis maschile. Jimmy Connors ha raggiunto questo traguardo in 14 anni, Ivan Lendl in 12.
Federer giocherà in finale per la sesta volta quest'anno: solo Daniil Medvedev, rivelazione del 2019, ne ha raggiunte di più. Sfiderà per la prima volta il "furetto" Alex De Minaur, primo australiano in finale a Basilea dopo Mark Philippoussis nel 1997. Ha battuto il nuovo re degli ace, Reilly Opelka, 76(2) 67(4) 76(3), e ha raggiunto così la quarta finale stagionale, la seconda in carriera in un ATP 500. Questo risultato gli garantirà l'ingresso tra i primi 20 giocatori del mondo la prossima settimana.
"E' la mia prima volta a Basilea ed è stata un'esperienza fantastica. Non vedo l'ora di giocare la finale" ha detto De Minaur. "I miei amici son venuti qui con me, è un po' diverso dal solito e finora sta pagando. Spero di divertirmi anche domani".
Il ventenne australiano, considerato l'erede di Hewitt, ha retto ai 26 ace di Opelka che ha superato quota 1000 in stagione e superato anche John Isner in questa particolare classifica. Ne ha serviti 113 in tutto il torneo, record assoluto a Basilea. Ma non è il suo primato: quest'anno, infatti, Opelka ha registrato 156 ace nel torneo di New York in cui ha festeggiato il primo titolo ATP della sua carriera.
Le statistiche ufficiali dicono che de Minaur non ha commesso errori gratuiti negli ultimi due set. "La cosa più importante in un match così è non cedere alla frustrazione" ha detto l'australiano. "Lo sai che magari subirai 40 o 50 ace contro di lui. Io cerco di scegliere un angolo e di non cambiare idea. Se è quello giusto, allora so che devo mettere la risposta in campo e non lasciar sfuggire quell'occasione".
"Basilea è senza ombra di dubbio la mia città”, ha affermato qualche anno fa Federer al Credit Suisse. “Parlo Baseldütsch, sono nato e cresciuto là e so come raggiungere un qualunque posto, che sia in autobus, in macchina, in bici o a piedi”. Eppure, nella battaglia campanilistica per appropriarsi dei suoi natali, c'è chi lo definisce un abitante di Basilea Città e chi ne parla come di un'originario del cantone di Basilea Campagna. In effetti Federer abitava a Münchenstein, nel cantone Basilea Campagna, ma è nato nell’ospedale cantonale di Basilea e per i primi dieci anni ha vissuto a Riehen, comune di Basilea Città. Dalla casa di famiglia, una villetta a schiera nel quartiere Wasserhaus, alla St. Jakobshalle durava appena 30 minuti a piedi. Roger, che giocava per il Concordia Basel Fussball e passava interi pomeriggi a giocare ai videogame con l’amico Marco Chiudinelli, era tra i raccattapalle nel 1993, l’anno dell'unico trionfo a Basilea di Michael Stich, che gli consegna una medaglia come ricordo.
Qui lo svizzero ha vinto il suo primo titolo nel 2006, anno in cui è stato anche votato sportivo nazionale dell'anno. Nel 2008 gli organizzatori introducono il Super Monday, la grande apertura del unedì, prima giornata dell'evento. E' un successo che infatti viene mantenuto nel corso degli anni. Federer comincia a scrivere la storia del torneo di casa, diventa il primo nell'albo d'oro per tre stagioni di fila.