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Eventi internazionali

Canberra brucia, Sinner debutta a Bendigo

Cambia la sede del torneo che segna l'esordio stagionale di Jannik Sinner. L'aria a Canberra è troppo inquinata per gli incendi che stanno devastando l'Australia. Si giocherà a 600 chilometri di distanza, a Bendigo, che ospiterà due Challenger consecutivi.

di | 05 gennaio 2020

Jannik Sinner alle Next Gen di Milano

L'Australia sta bruciando. Da giorni il New South Wales è devastato dagli incendi. Il premier dello stato Gladys Berejiklian ha dichiarato lo stato di emergenza che durerà una settimana. Le autorità hanno dato 48 ore di tempo ai turisti per lasciare la costa sudorientale del Paese, dove negli ultimi due giorni le fiamme hanno provocato almeno otto vittime. E sabato si prevede un peggioramento della crisi, con temperature che potrebbero superare anche i 40 gradi.
 
Finora sono bruciati oltre 40mila chilometri quadrati di boschi nel solo New South Wales, un’area estesa quasi come Piemonte e Lombardia insieme. Tra le conseguenze anche un fortissimo inquinamento dell'aria, a Sydney e non solo. Anche a Canberra le condizioni sono drasticamente peggiorate. E questo ha convinto gli organizzatori del Challenger di Canberra, che vede Jannik Sinner tra le teste di serie, a traslocare a oltre 600 chilometri di distanza.

Il torneo si giocherà al Fosterville Gold Tennis Centre di Bendigo, 150 chilometri a nord di Melburne, dove era in calendario un Challenger dal 12 gennaio. Dunque, vi si giocheranno due tornei in due settimane consecutive.

La decisione, scrive il quotidiano locale Bendigo Advertiser, è stata presa dopo aver consultato esperti che hanno sottolineato come la qualità dell'aria difficilmente sarebbe migliorata prima dell'inizio delle partite.

“Sono appena arrivato in Australia e già mi è chiara la gravità della situazione in questo momento. Voglio scrivere due parole per tutte le persone segnate da questi terribili incendi, i miei pensieri e le mie preghiere sono tutte voi, siate forti. Voglio anche ringraziare i vigili del fuoco per il loro incredibile coraggio e determinazione. Spero che tutto questo possa terminare il prima possibile” aveva scritto Sinner su Instagram.
"Siamo molto delusi che la situazione non ci consentirà di ospitare il torneo a Canberra" si legge in una nota dell'ATP citata dal sito del quotidiano australiano, "ma la salute di tutti voi, dei volontari, dei ball boys e dello staff viene prima di tutto. Siamo grati ai colleghi di Bendigo che si sono offerti di ospitare il torneo. Sappiamo quanto l'evento sia importante per i giocatori per preparare al meglio l'Australian Open 2020"
Il manager del centro, James Rouel, si è messo subito a disposizione, nonostante i tempi decisamente stretti vista l'emergenza. "Lavoreremo duro perché tutto sia pronto per questo evento. Non abbiamo dormito molto stanotte, ma sono sicuro che ce la faremo".

Intanto, si moltiplicano le iniziative di solidarietà da parte dei tennisti. Gli organizzatori della ATP Cup doneranno 100 dollari australiani (70 dollari Usa) per ogni ace durante la manifestazione, i giocatori australiani hanno promesso donazioni personali lungo tutti i tornei dell'estate Aussie: De Minaur ha dichiarato che devolverà 250 dollari per ogni ace, Kyrgios e Sam Stosur 200, John Millman 100.
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