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Nono successo consecutivo sul duro per Djokovic contro Nadal. Il serbo pareggia il confronto dopo la vittoria di Bautista Agut su Lajovic. Djokovic torna in campo e trascina Troicki alla vittoria.
di Alessandro Mastroluca | 12 gennaio 2020
Dalle lacrime d'amarezza di Madrid, in Coppa Davis, alle lacrime di gioia di Sydney. Novak Djokovic trascina la Serbia al successo in ATP Cup. Supera Nadal per la nona volta nelle ultime nove sul duro, chiude 6-2 7-6(4), poi torna in campo per il doppio. Insieme a Troicki, inconsolabile dopo gli errori alla Caja Magica, battono Pablo Carreno Busta e Feliciano Lopez 6-3 6-4. Roberto Bautista Agut, al sesto successo su sei nella manifestazione, aveva avviato la finale con il 7-5 6-1 a Dusan Lajovic. Ma non è bastato alla Spagna.
Il serbo, avanti 29-26 nei precedenti contro Nadal, prosegue sullo scenario della finale dello scorso Australian Open in cui ha inflitto allo spagnolo la sua unica sconfitta in tre set in un match per il titolo a livello Slam. Ha vinto l'ottava partita su nove che ha giocato da numero 2 del mondo contro Nadal al numero 1: ha perso solo al Roland Garros 2014.
Djokovic chiude un primo set dominato con due ace di fila. Ha per per chiudere il 6-2. Ha perso tre punti al servizio, tanti quanti i doppi falli di Nadal, costretto a difendersi lontano dal campo negli scambi rovescio (suo) contro dritto (del serbo). Djokovic comanda, lo sposta, poi spesso ricorre alla palla corta per spezzare il ritmo.
La brevità che ha riportato Nadal al numero 1 del mondo non paga contro il contrattacco di Djokovic, che va per la prima volta in difficoltà a metà del secondo set. Annulla 5 palle break nel sesto game, le ultime tre con altrettanti punti diretti al servizio (prima vincente a uscire, poi due ace), tiene il primo turno di battuta complicato della partita. E' un segnale. Nadal alza le traiettorie e si avvicina al campo, Djokovic per reazione aumenta la complessità di colpi e un po' riduce i margini di sicurezza, anche in avanzamento.
Rispetto al primo set, nel secondo Nadal ha cercato maggiormente le traiettorie esterne al servizio. Djokovic continua ad attaccare il dritto dello spagnolo con la prima, e così difende un significativo vantaggio competitivo.
Un dritto di Djokovic in finale di ATP Cup
L'undicesimo game cambia l'atmosfera. Djokovic deve applaudire la demi-volée in contropiede, all'incrocio delle righe, con cui Nadal salva la prima di due palle break consecutive. Lo spagnolo tiene il servizio e aizza la folla, almeno quella parte minoritaria di tifoseria che non sostiene Djokovic. I "Vamos!" che ripete mentre si dirige verso la Team Zone accendono speranze e timori, che si contrappongono mentre l'adrenalina e l'attesa si moltiplicano sulle tribune.
E' il momento migliore del match. Nadal allunga d'orgoglio al tiebreak ma perde due punti su cinque al servizio. E contro Djokovic, così, non si va lontano.
Nadal non torna in campo. Non rinnova la rivalità con Djokovic nel match decisivo. In doppio, l'ha battuto due volte su due nei tornei: a Montreal nel 2009, quando giocava accanto al capitano della Spagna in ATP Cup, Francisco Roig, e nel 2015 a Doha: Nadal era in coppia con l'amico Juan Monaco, in semifinale hanno battuto Djokovic e Filip Krajinovic. Nadal e Djokovic hanno anche giocato un doppio insieme, a Toronto nel 2010, ma hanno perso al primo turno.
Djokovic e Troicki giocano decisamente meglio, la partita non è mai davvero in discussione. Il numero 2 del mondo si scioglie in un pianto di gioia mentre abbraccia capitan Zimonjic. Poi tutti a saltare, ballare, festeggiare, avvolti nella bandiera.