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Eventi internazionali

Emergenza: la posizione dell'ATP e le reazioni dei giocatori

"Stiamo valutando tutte le possibilità per i prossimi tornei, la salute viene prima di tutto" dichiara Gaudenzi. Rafa Nadal si dice dispiaciuto della decisione. Jamie Murray manifesta incertezza anche per i prossimi torneo. "E' stata una decisione dura ma giusta" commenta Pam Shriver

di | 10 marzo 2020

Lavaggio del campo centrale a Indian Wells

Lavaggio del campo centrale a Indian Wells

"Ci dispiace che il torneo di Indian Wells non si giocherà, il calendario ATP dopo Indian Wells rimane così com'è. Continuiamo a monitorare la situazione quotidianamente, lavorando a stretto contatto con i giocatori e con i membri dei tornei. Comprendiamo tutti che sono le autorità locali di pubblica sicurezza a doverci indicare la direzione. Siamo impegnati ad esplorare tutte le possibilità per i tornei a venire. La salute, la sicurezza dei nostri giocatori e di tutti i soggetti coinvolti sono la nostra priorità". Così il presidente Andrea Gaudenzi commenta la cancellazione del torneo di Indian Wells in una dichiarazione ufficiale pubblicata sul sito dell'ATP.

"Siamo qui e stiamo decidendo cosa fare ora. Speriamo che le autorità trovino presto le soluzioni" ha detto Rafa Nadal dopo aver appreso la notizia dello stop al primo Masters 1000 della stagione per almeno un caso accertato di positività al coronavirus nella Coachella Valley, dove si trova Indian Wells.

L'incertezza si diffonde tra i giocatori. Jamie Murray si proietta verso Miami, e non solo. "Non è una buona notizia se si cancella il torneo per un caso confermato nella Coachella Valley. Nella contea di Broward (la casa del Miami Open) i casi confermati sono di più" scrive. "Montecarlo è vicino al confine con il nord Italia che è in quarantena. Che succederà a Roma? Al Roland Garros? A Wimbledon?". Peraltro, il sindaco di Miami ha annunciato la cancellazione dell'edizione 2020 dell'Ultra Music Festival, originariamente in programma dal 20 al 22 marzo, dove erano attesi 170 mila fan da un centinaio di nazioni diverse. Nella stessa conferenza stampa di qualche giorno fa, è stato comunicato l'annullamento anche della locale Calle Ocho, la festa di Carnevale.

Il Roland Garros, intanto, al momento non sarebbe a rischio, anche se le autorità francesi hanno cancellato eventi ospitati in spazi chiusi che coinvolgono più di 5 mila persone. La partita di calcio di Champions League tra Paris Saint-Germain e Borussia Dortmund, la sera di martedì 10, si gioca infatti a porte chiuse. "Il nostro impianto si estende su 13 ettari e permette di organizzare il flusso di spettatori in maniera diversa rispetto a uno stadio di calcio" ha detto all'agenzia France Presse il direttore generale della Federazione francese Jean-Francois Vilotte.

"Anche con il tetto chiuso, il Philippe Chatrier mantiene spazi tra il tetto e gli spalti e non sarebbe uno spazio chiuso" ha aggiunto Villotte. Saranno comunque prese misure per minimizzare il rischio di contagio. L'organizzazione del torneo sta prendendo in considerazione la distribuzione di gel e mascherine, e la cancellazione dei biglietti acquistati da chi proviene da zone a rischio.

Il torneo di Barcellona, invece, in calendario dal 18 al 26 aprile, ha annunciato che la presentazione dell'evento programmata per domani è stata rimandata. "Procederemo a studiare una nuova data, seguendo in ogni momento le indicazioni dell'ATP e delle autorità competenti" si legge in un comunicato diffuso sul sito ufficiale del torneo. "Ad oggi l'ATP 500 di Barcellona rimane in calendario nelle date previste. L'organizzazione, le autorità, l'ATP, stanno mettendo in pratica tutti gli accorgimenti per garantire la salute degli atleti, degli spettatori, di tutta la popolazione" conclude la nota.

Controverso il messaggio di Elina Svitolina. "Non riesco a immaginare quanta gente ha perso tanti soldi per la cancellazione del torneo" ha scritto l'ucraina. Diversi i tifosi, anche italiani, che nelle risposte le fanno notare che sarebbe più opportuno preoccuparsi innanzitutto di chi ha perso la vita, o di chi sarebbe stato in pericolo se il torneo si fosse giocato. Il rischio di sottovalutare il problema tra gli appassionati c'è. Lo si vede dalle risposte al sondaggio che su Twitter e Instagram ha lanciato Heather Watson. "Cancellare Indian Wellls è stata una decisione buona o esagerata?" ha chiesto. Solo su Twitter sono arrivate 6 mila risposte, e quasi due su tre al momento della pubblicazione dell'articolo la definiscono esagerata.
"E' stata una decisione dura ma corretta" scrive Pam Shriver, ex giocatrice che ora commenta per ESPN. "I grandi eventi, con tanto pubblico, fanno diffondere il virus velocemente" scrive. "Le persone più anziane sono maggiormente a rischio e nella Coachella Valley sono tanti i residenti vulnerabili al virus". La zona è infatti un "buen retiro" privilegiato per tanti statunitensi benestanti.
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