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Il coronavirus costringe anche le accademie private a forti restrizioni. "Da noi ci sono ragazzi di 42 nazioni diverse" ha scritto Nadal in una lettera aperta, "molti sono rimasti a vivere qui: dobbiamo occuparci di loro". Accessi regolati anche alla Sanchez-Casal
di Alessandro Mastroluca | 20 marzo 2020
"Siamo rimasti in contatto con il Consiglio Superiore dello Sport e il Ministro della Salute della regione delle Isole Baleari in modo da adottare le idonee misure in linea con le leggi correnti" ha scritto Nadal. "Come risultato, un gruppo di allenatori, di componenti del personale di supporto e del servizio di pulizia, che si sono offerti volontari per questo, restano confinati all'interno della struttura per occuparsi di questi giocatori".
L'Accademia, spiega ancora lo spagnolo, "è chiusa al pubblico, che non può accedere alla palestra, al museo, al ristorante, al negozio. Giocatori e staff sono gli unici a frequentare la struttura, per ridurre il più possibile il rischio di contagio dall'esterno".