Da sabato si riparte
“Il Players Panel appena creato – conclude l'unico italiano eletto – non ha potere decisionale, l’unico compito che abbiamo è quello di puntare i riflettori sui nostri problemi e di dare consigli. Il primo obiettivo è dunque portare alla luce quali sono le difficoltà, perché non so quanti nell'ambiente ne siano davvero a conoscenza. Il secondo obiettivo è di avere un totale accesso al bilancio dell’Itf, anche per capire quali consigli possono essere supportati e quali no, a seconda del budget che richiedono. In seguito, serviranno consigli concreti fondati su dei numeri. In definitiva, il cambio del sistema non è nelle nostre mani, ma da adesso possiamo fare qualcosa in più per rendere il tennis più giusto nei confronti di un numero sempre maggiore di giocatori. I segnali arrivati da questo strano 2020 sono positivi, bisognerà continuare su questa strada anche una volta terminata l'emergenza”.
Intanto, è fondamentale ripartire, non solo a livello di Tour maggiore ma pure a livello Challenger e Futures. E finalmente, dopo cinque mesi, sabato si riparte, con Todi che proseguirà nel suo ruolo di cuore pulsante del tennis. Il Challenger umbro sarà il primo di una serie di eventi italiani che si sono salvati – per adesso – dalla pandemia. A seguire, in rapida successione, avremo Trieste, Cordenons e Parma, con quest'ultimo che è riuscito addirittura a crescere fino a toccare la quota massima per un evento della categoria: oltre 150 mila euro di montepremi. A seguire altre due tappe, Forlì e Biella, a cavallo tra settembre e ottobre. Sul fronte Itf maschili, si riparte il 17 agosto dall'Austria e dalla Bielorussia, mentre fra le donne si ricomincia dal Portogallo, con le prove su suolo italiano di Cordenons, Trieste, Tarvisio e Grado nelle settimane successive.