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Eventi internazionali

A Innsbruck Nole domina, a Madrid la Spagna trema

Djokovic guida la Serbia al successo contro l’Austria: una vittoria contro la Germania nel prossimo match chiuderebbe il discorso nel girone. Gli spagnoli senza Nadal, Bautista e Alcaraz battono l’Ecuador ma non hanno grandi speranze in prospettiva contro la corazzata Russia

di | 26 novembre 2021

La stretta di mano tra Novak Djokovic e Dennis Novak (Foto Getty Images)

La stretta di mano tra Novak Djokovic e Dennis Novak (Foto Getty Images)

Mentre l’Italia frantuma a Torino i sogni americani, a Innsbruck e Madrid si celebra l’esordio, con inni e fanfare, delle blasonatissime Serbia e Spagna.

La prima è forte della presenza del suo n.1 e n.1 del mondo Novak Djokovic, motivatissimo a difendere i colori nazionali alla fine della sua settima stagione in cima al ranking, stagione in cui è andata a un passo dal completare il Grande Slam.

Si gioca contro l’Austria, padrona di casa ma orfana di Dominic Thiem: mentre il suo compagno di squadra Dusan Lajovic deve lottare fino all’ultimo “quindici” con Gerald Melzer 7-6(6), 3-6 7-5 il risultato finale) sua maestà Nole passeggia contro Dennis Novak. In meno di un’ora, 6-3 6-2, chiude i conti e lancia la Serbia verso i quarti di finale. Cacic e Krajinovic completano l’opera su Marach e Oswald. Serbia b. Austria 3-0. La prossima sfida contro la Germania, priva di Alexander Zverev, sarà decisiva e, con un Djokovic così, la Serbia parte già 1-0.

Ben diverse le vicende che riguardano la Spagna, padrona di casa e detentrice del trofeo. Senza Nadal, senza Bautista Agut e con il giovane Alcaraz positivo al coronavirus, gli iberici devono tentare il tutto per tutto per arrivare secondi con il miglior score possibile. Il loro Girone A, ospitato alla Caja Magica di Madrid, comprende infatti la Russia di Medvedev, Rublev, Karatsev e Khachanov, la corazzata grande favorita per la vittoria finale.

Difficile pensare di batterla affidandosi al veterano Feliciano Lopez e a un Pablo Carreno Busta fuori forma. I due superstiti in maglia “roja” se la sono cavata, non senza patemi, oggi contro l’Ecuador. Lopez ha strapazzato (6-3 6-3) Roberto Quiroz, n.291 del mondo, ma Carreno ha dovuto lottare fino al tie break del terzo set con Emilio Gomez, figlio dell’Andres Vincitore a Parigi nel 1992, ma per ora solo n. 149 del mondo.

Feliciano Lopez (Foto Getty Images)

E tutto si sarebbe rivelato inutile, in prospettiva, se lo stesso Carreno Busta e Marcel Granollers non fossero riusciti a salvare un doppio che stavano per vincere in due set e poi si sono trovati a un passo dal perdere in tre. Gonzalo Escobar, n.39 in doppio, e Diego Hidalgo (n.166) sono riusciti a ribaltare il tie-break della seconda partita e a condurre fino a 5-3 nel set decisivo. Hanno servito per il match sul 5-4.

Gli spagnoli si sono aggrappati a ogni punto e alla fine hanno chiuso 6-4 6-7 7-6. Cedere il punto del doppio, anche a risultato acquisto, avrebbe precluso loro ogni chance di ripescaggio in caso di sconfitta contro la Russia.

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