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Berrettini a SuperTenniX: "Stiamo costruendo un gruppo speciale"

"La partita è sembrata più facile di quello che sentivo in campo" ha detto Berrettini. "Mi trovo sempre meglio, l'atmosfera della Coppa Davis è fantastica"

di | 16 settembre 2022

Il diritto di Matteo Berrettini (foto Sposito)

Il diritto di Matteo Berrettini (foto Sposito)

Quattro partite, quattro vittorie. L'Italia di Coppa Davis procede il suo percorso finora perfetto a Bologna. Dopo il 3-0 sulla Croazia, Matteo Berrettini ha inaugurato al meglio Italia-Argentina. Al termine di una partita mai davvero in discussione, ha sconfitto 62 63 Sebastian Baez forte di 4 ace e del 76% di punti vinti con la prima di servizio.

"Uno dei motivi per cui sono qui è sentire questa atmosfera. Grazie a tutti ragazzi - ha detto Berrettini a caldo dopo la partita -. Il piano di gioco era controllare la partita. Sono partito decisamente meglio della prima partita. Sono molto contento di come ho giocato. Cerco di andare a rete il più possibile, la mia indole non è proprio quella ma cerco di farlo anche perché si fa meno fatica". 

Venendo da New York, ha spiegato Berrettini, "dovevo adattarmi visto che il campo è molto diverso. Ma più gioco qui e meglio mi trovo". 

Berrettini e l'amore per la Coppa Davis: l'intervista a SuperTenniX

"Sono stato aggressivo da subito, sapevo che non avrei dovuto fargli fare gioco. Ho giocato bene in un paio di game in cui ero andato 15-15-30 e ho giocato bene. E' sembrata più facile di quello che sentivo. Sarebbe bastato scendere un po' e la partita avrebbe potuto cambiare" ha detto a SuperTenniX.

I tre set contro Coric, ha aggiunto, "mi sono serviti. Poi qui non conta come gioco, conta portare i punti a casa. La Coppa Davis è incredibile, farò il tifo speciale per Jannik come tutti noi. Stiamo costruendo un gruppo speciale, una squadra molto unita".

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L'omaggio a Federer in conferenza stampa

In conferenza stampa, Berrettini ha parlato molto di Roger Federer, partendo dall'ottavo di finale a Wimbledon del 2019, il primo per l'azzurro in uno Slam. "Era una cosa che non avrei mai nemmeno immaginato di poter fare anche solo qualche mese prima" ha detto Berrettini.

A Wimbledon è legato il momento più storico della sua carriera, la finale del 2021. Tra i risultati di cui ad oggi va più fiero ci sono anche i due titoli di fila al Queen's, ha spiegato, per il titolo e per emozioni come l'incontro con Boris Becker che riuscì a vincere i due tornei nello stesso anno nel 1985. Matteo è il primo italiano, peraltro, ad aver trionfato nell'ATP 500 londinese.

"Svariati i ricordi di Federer. Ho scaldato Roger prima della finale a Roma nel 2015, ero tesissimo. Lui invece era molto tranquillo. Poi mi ricordo in Laver Cup durante la partita che ho giocato contro Auger-Aliassime mi voltavo verso di lui e evdevo che mi faceva il pugnetto. Poi dopo la partita abbiamo parlato del match per una decina di minuti, cercavo di assorbire tutto perché vede e capisce il tennis come nessun altro" ha detto.

Della carriera dello svizzero lo impressiona soprattutto il record delle 24 finali vinte di seguito tra il 2003 e il 2005. "Già farne 24 non è facile, lui le ha vinte - ha spiegato -. E' stato il mio primo idolo".

C'è spazio anche per le prospettive del 2022. L'obiettivo, per quanto difficile, è tornate alle Nitto ATP Finals a Torino. "Pensare di farcela per Torino non costa nulla. Ma certo non sarà facile, ci sono altri giocatori forti in corsa, come Jannik stesso - ha spiegato -. E' un orgoglio il fatto di avere ancora la possibilità di qualificarmi anche se ho giocato pochissimi tornei".

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