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Eventi internazionali

Berrettini contro Ruud: va in onda un ‘clasico’ (live ora in tv)

Matteo, n.15 del mondo, viene da una striscia di 12 partite vinte ma non incontra un Top 10 da gennaio. Casper, n.5 del mondo, quest’anno ha fatto finale a Parigi e Miami ma in altitudine (dove la palla va più veloce) non parte favorito. I due grandi emergenti del circuito, famosi uno per la potenza, l’altro per la consistenza, si sono già incontrati 4 volte con bilancio di 2-2. La quinta puntata della saga, in diretta alle 11.30 su Supertennis, è da non perdere

di | 24 luglio 2022

Casper Ruud compirà 24 anni il prossimo 22 dicembre; Matteo Berrettini ne ha compiuti 26 lo scorso 21 aprile

Casper Ruud compirà 24 anni il prossimo 22 dicembre; Matteo Berrettini ne ha compiuti 26 lo scorso 21 aprile (foto Getty Images)

Domenica 24 luglio, ore 11.30, alla Roy Emerson Arena di Gstaad (e nelle case di tutti gli italiani grazie a Supertennis, canale 64 del digitale terrestre) va in scena un ‘clasico’ del tennis moderno. Matteo Berrettini, n.15 del mondo (ma già n.6 lo scorso anno) e seconda testa di serie del torneo, affronta Casper Ruud, n. 5 del mondo e primo favorito del tabellone. E’ un “clasico” perchè, sia pure giovani dal punto di vista della carriera, i due si sono già incontrati 4 volte (due successi a testa). E’ un “clasico” perché vista la progressiva crescita di entrambi e la conquista di posizioni nell’elite ristretta del tennis mondiale, promette di ripetersi ancora tante volte.

E’ un “clasico” anche perché garantisce spettacolo, grazie a quel confronto di stili diversi che ha sempre contribuito a rendere le sfide più accese sotto il profilo agonistiche anche particolarmente godibili per chi assiste in tribuna (o davanti al teleschermo).

In palio non c’è solo l’ennesimo titolo (sarebbe il nono per il norvegese, l’ottavo per l’italiano) o gli 81.310 euro che spettano al vincitore (contro i 47.430 del perdente). Ci sono preziosi punti ATP (250 per chi vince, 150 per chi perde) in funzione della corsa verso le Nitto ATP Finals (Pepperstone Race to Turin) che al momento vede Ruud al quarto posto con 3.065 punti e Matteo solo 12esimo a quota 1.695.

Stretta di mano tra Ruud e Berrettini a Madrid 2021, dopo la vittoria dell'azzurro 6-4 6-4 (Foto Getty Images)

L'ultimo faccia a faccia a Madrid 2021: vinse Matteo

In palio c’è soprattutto la consapevolezza della propria forza e delle aspettative che si hanno per il resto della stagione. Quando Ruud eliminò in tre set Berrettini (6-4 7-5 6-3) al secondo turno del Roland Garros 2019 l’azzurro era n.31 del mondo e il ragazzo di Oslo solo n.63 ma sapeva già mettere a frutto tutti gli insegnamenti della scuola di Rafael Nadal per il tennis su terra battuta. La combinazione servizio-diritto dell’allievo di Vincenzo Santopadre non era sufficiente ad abbattere la muraglia nordica.

Allo stesso modo, l’anno successivo, Ruud non è stato in grado di arginare l’esplosività di Matteo sui campi duri di Flushing Meadows. E si è visto rifilare un severo 6-4 6-4 6-2.

Quasi tre anni di differenza all’anagrafe (Matteo Berrettini è nato il 12 aprile del 1996; Casper Ruud il 22 dicembre del 1998) ma un’esperienza sul circuito praticamente parallela Matteo e Casper si sono progressivamente completati: l’azzurro ha conquistato 3 dei suoi 7 titoli sulla terra battuta (gli altri 4 sull’erba), il norvegese ne ha vinti 7 su 8 sul “rosso” ma nel 2021 ha rotto il tabù sollevando il trofeo anche sugli hardcourts americani di San Diego. Se poi ci mettiamo il fatto che Berrettini ha nel palmares la finale a Wimbledon del 2021 e Ruud quella a Parigi del 2022, diventa chiaro che la sfida di Gstaad ha un sapore molto particolare.

Roma 2020: in uno Stadio Pietrangeli senza pubblico per la pandemia Ruud batte Berrettini 4-6 6-3 7-6 (Foto Getty Images)

Il vantaggio dell'altitudine

Le condizioni, in particolare l’altitudine (dove l’aria e rarefatta e la palla viaggia più veloce), avvantaggiano il tennis di Matteo che, non a caso, ha vinto l’ultimo scontro diretto lo scorso anno sulla terra battuta di Madrid (semifinale), in altitudine (6-4 6-4). Mentre era uscita battuto per un soffio, nel 2020, nei quarti di finale degli Internazionali d’Italia 4-6 6-3 7-6. Però il tennis di Ruud è andato facendosi sempre più aggressivo. Lo scorso anno a Gstaad vinse proprio lui. E nel 2022, oltre alla finale al Roland Garros, vanta a che quella nell’Atp Masters 1000 di Miami sui campi duri della Florida.

In un certo senso Ruud si è un po’ “berrettinizzato”: anche per lui il servizio, quando serve seguito da una gran botta di diritto, è diventato un’arma fondamentale.

Da parte sua Matteo ha sempre meno fretta da fondocampo ed è sempre più abile con il rovescio tagliato a condurre gli scambi verso le soluzioni che predilige. Cioè le super-accelerazioni di diritto, cariche di top spin che bruciano gli angoli del campo avversario.

Un match da non perdere

Per Berrettini quello con Ruud nella finale di Gstaad è un confronto importante: arriva dopo una striscia di 12 partite vinte consecutivamente, due titoli conquisati sull’erba (a Stoccarda e al Queen’s Club di Londra) ma è il primo faccia a faccia contro un Top 10 dallo scorso gennaio, quando venne fermato in semifinale agli Open d’Australia da Rafael Nadal in 4 set.

Il giocatore meglio classificato che ha superato a Stoccarda è stato Lorenzo Sonego, allora n.32, nei quarti di finale. Mentre al Queen’s l’avversario con miglior classifica è stato, in semifinale, l’olandese Van de Zandschulp, n.29.

Il faccia a faccia con Casper Ruud, n.4 nella Pepperstone Race to Turin, è un bel test, anche in vista della rincorsa che l’azzurro ha lanciato verso Torino, la caccia a uno degli otto posti per le Nitto ATP Finals di novembre.

Il “clasico” di “Gstaad”, quinta puntata della saga, potrà dare indicazioni interessanti per il futuro. E di sicuro alza il rango del torneo ATP 250 con una finale degna di un Major. Un match da non perdere. Dunque tutti alle 11.30 alla Roy Emerson Arena di Gstaad. O davanti a una tv sintonizzata su Supertennis.

 

PS: anche un telefonino o un pc vanno bene: Berrettini, su SuperTennis e SupertenniX, si può godere anche così.

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