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Berrettini è tornato in semifinale al Queen's grazie al netto successo su Tommy Paul. Se dovesse battere l'olandese Van de Zandschulp resterà ancora numero 1 d'Italia. Al Queen's insegue il secondo titolo in due partecipazioni. Prima di lui, Tieleman arrivò in finale nel 1998
di Alessandro Mastroluca | 17 giugno 2022
Ha completato due break per set e vinto undici degli ultimi tredici game dall'1-4 nel primo parziale. Ha estratto dal repertorio un passante da applausi di rovescio a una mano e chiuso con un ace. Così Matteo Berrettini ha allungato la striscia di successi consecutivi al Queen's. Primo italiano a vincere il titolo l'anno scorso alla sua prima partecipazione nel torneo, quest'anno è di nuovo in semifinale grazie al 6-4 6-2 sullo statunitense Tommy Paul che prima di questo torneo non aveva mai passato un turno nel circuito ATP sull'erba.
Ma quanto ci piace questo rovescio ad una mano di Berrettini?! ??#tennis pic.twitter.com/mL4yr8P7eF
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) June 17, 2022
Se dovesse battere in semifinale l'olandese Botic Van de Zandschulp, Berrettini rimarrà fino a dopo Wimbledon il numero 1 d'Italia. Altrimenti il suo posto verrà preso, a 20 anni 10 mesi e 4 giorni, dall'altoatesino Jannik Sinner. Non sarebbe un record di precocità. Il più giovane tra gli azzurri a poter vantare questo primato a livello nazionale rimane Diego Nargiso che fu il miglior italiano in classifica per un paio di settimane dal 3 ottobre 1988. Era numero 81 del mondo allora, aveva dietro Cancellotti (n.83) e Paolo Canè (n.97). Uno scenario decisamente diverso rispetto a quello attuale con un Top 10 come Matteo, per quanto destinato a scivolare fuori dalla Top 20 dopo Wimbledon visto che non darà punti, e Jannik lì ai margini dei primi dieci a metà di una stagione fatta di promesse, di ottimi presentimenti ma con qualche infortunio di troppo.