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Eventi internazionali

Bye bye 2022, novembre - Garcia è diventata grande. Svizzera regina di BJK Cup

Forfait Giorgi alle BJK Cup Finals e le azzurre restano in quattro. Alle WTA Finals di Forth Worth Sakkari è di nuovo in semifinale, Swiatek si ferma sul più bello mentre Sabalenka sfiora il trofeo. Le azzurre restano a secco a Glasgow. Nei preliminari 2023 di Billie Jean King Cup sarà Slovacchia-Italia. Sorteggiati i gironi della nuovissima United Cup. Lo scandalo della federazione polacca

di | 28 dicembre 2022

Camila Giorgi (foto Getty Images)

Camila Giorgi non farà parte della Nazionale femminile che parteciperà alle Billie Jean King Cup by Gainbridge Finals 2022, in programma sul veloce indoor all’Emirates Arena di Glasgow, in Scozia, dall’8 al 13 novembre. La tennista marchigiana, attualmente numero 69 del ranking WTA, soffre per una fascite plantare che la costringe all’inattività fisica. La stagione di Camila si conclude così anzitempo: il suo ultimo match risale allo scorso agosto, quando è stata sconfitta dalla statunitense Madison Keys al secondo turno degli US Open.

L’Italia schiererà dunque Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini e Martina Trevisan. “Purtroppo Camila, che ha giocato il suo ultimo match a fine agosto, non è riuscita a recuperare dall’infortunio: è molto dispiaciuta ma non potrà essere con noi a Glasgow. Abbiamo deciso di non sostituirla”, precisa il capitano azzurro Tathiana Garbin.

Dickies Arena di Forth Worth, Texas (foto Getty Images)

TEMPO DI WTA FINALS
Per un Masters che si rispetti ci vogliono tutte le migliori del ranking ed in Texas nessuna marca visita. Nel Girone “Tracy Austin” sono sorteggiate Iga Swiatek (n.1 WTA), Cori Gauff (n.4 WTA), Caroline Garcia (n.6 WTA) e Daria Kasatkina (n.8 WTA): nel Girone “Nancy Richey” ci sono invece Ons Jabeur (n.2 WTA), Jesica Pegula (n.3 WTA), Maria Sakkari (n.5 WTA) ed Aryna Sabalenka (n.7 WTA). 

Ad “aprire le ostilità” sul veloce indoor della Dickies Arena di Forth Worth è la greca Sakkari che supera con due tie-break la statunitense Pegula e si prende la rivincita per la finale persa nel “1000! Di Guadalajara proprio alla vigilia delle Finals. Nell’altra partita del girone “Nancy Richey” la tunisina Jabeur perde 7-5 al terzo contro la bielorussa Sabalanka. Vince il primo set Ons, ed arriva per due volte ad un passo dal successo ma deve subire la reazione prepotente di Aryna.

Caroline Garcia al servizio (foto Getty Images)

IGA E CAROLINE METTONO SUBITO LE COSE IN CHIARO
Inizia nel migliore dei modi l’avventura della numero uno del mondo Swiatek alle WTA Finals di Fort Worth: la polacca concede appena cinque game alla russa Kasatkina, l’ultima ad ottenere il pass per il torneo di fine anno. Il ritmo infernale imposto da Iga risulta decisamente indigesto per Daria. Dopo cinque anni di assenza dalla kermesse di fine anno è un rientro in grande stile quello della francese Garcia che liquida in due set Gauff definendo fin da subito la situazione nel girone “Tracy Austin”.

Un recupero di rovescio di Maria Sakkari (foto Getty Images)

MARIA PRIMA SEMIFINALISTA
Sakkari centra il penultimo atto alle Finals per il secondo anno consecutivo: la greca sconfigge 62 64 la bielorussa Sabalenka. Il secondo successo di fila a Fort Worth consente alla 27enne di Atenei, che pure ha battuto una sola top ten in stagione prima delle Finals, di assicurarsi uno dei due posti per le semifinali nel gruppo “Nancy Richey”. Per riuscirci, Maria sapeva di dover battere Sabalenka in due set, e lo fa. Per l’altro posto rimane in corsa anche Jabeur grazie al successo in rimonta per 16 63 63 sulla statunitense Pegula.

Iga Swiatek esulta (foto Getty Images)

ANCHE SWIATEK IN “SEMI”
Si annunciava come la partita più bella del girone intitolato a Tracy Austin, quella tra Swiatek e Garcia. E in effetti bella, esteticamente lo è: tennis aggressivo da parte di entrambe le contendenti, scambi ad alta velocità, all’ultimo respiro. Però dura poco perché la regina del tennis mondiale concede all’avversaria una manciata di giochi, chiudendo 63 62 in totale controllo.

Iga è tornata ad essere quella forza della natura dominante che in primavera aveva vinto 37 partite consecutive proponendosi come leader assoluta - finalmente - del tennis femminile. Nell’altro match la russa Kasatkina supera 76(6) 63 la statunitense Gauff, che pure era la quarta favorita del torneo e che ha probabilmente pagato la tensione dell’esordio alle Finals, oltretutto giocate negli States, a casa sua.

Tutta la grinta di Aryna Sabalenka (foto Getty Images)

ARYNA SCATENATA
Sabalenka batte Pegula 63 75 e conquista il secondo posto nel girone intitolato a Nancy Richey. La bielorussa chiude il round robin con due vittorie e una sconfitta ed accede alle semifinali perché Sakkari, già qualificata, non rallenta contro Jabeur, rifilando un secco 62 63 alla finalista di Wimbledon. La greca chiude così a punteggio pieno la fase a gironi garantendosi il primo posto: è sicura di non dover incontrare in semifinale Swiatek, lanciata a sua volta a chiudere in testa il girone “Tracy Austin”.

GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI…
Dopo Sakkari, Swiatek e Sabalenka, la quarta e ultima semifinalista di Forth Worth è la francese Garcia che supera 46 61 76(5) la russa Kasatkina, al termine di un match contraddistinto da break e contro-break e deciso in extremis dopo svariati cambi di direzione. Nell’altra sfida del gruppo “Tracy Austin”, ormai ininfluente, Swiatek lascia solo tre giochi (63 60) a “Coco” Gauff. Un percorso impressionate quello della numero uno del mondo che in tre partite lascia per strada solo 13 game. In semifinale Swiatek affronta Sabalenka contro la quale è avanti 4-1 negli scontri diretti: la bielorussa ha vinto la prima sfida proprio alle Finals del 2021, giocate a Guadalajara, poi quattro successi di fila nel 2022 della polacca nei quarti a Doha, in finale a Stoccarda, in semifinale a Roma e in semifinale agli US Open. Garcia è invece in vantaggio 2-0 nei precedenti con Sakkari, battuta in semifinale a Wuhan 2017 e al secondo turno di Cincinnati 2022.

LA FINALE CHE NON TI ASPETTI…FORSE!
Garcia è la prima a qualificarsi per la finale a Forth Worth: Caroline batte 63 62 Sakkari. La 29enne di Saint-Germain-en-Laye diventa la prima francese all’ultimo atto delle WTA Finals dal 2006 quando a riuscirci fu Amelie Mauresmo (poi sconfitta a Madrid dalla belga Justine Henin). Poi arriva la sorpresa, la più grande del torneo. Sabalenka mette clamorosamente al tappeto Swiatek: 62 26 61 lo score del loro match in semifinale, il quinto del 2022, dopo due ore abbondanti di tennis esplosivo. Per la bielorussa è terza finale raggiunta quest’anno ma soprattutto è il primo successo stagionale contro la polacca, dopo le sconfitte subìte nei quarti del Qatar Open, in finale a Stoccarda, in semifinale a Roma e in semifinale agli Us Open. Grazie a questo risultato la 24enne di Minsk torna tra le prime cinque del ranking ed aggiunge al suo palmares un altro scalpo di una numero uno del mondo dopo Barty a Wuhan nel 2019 e a Madrid nel 2021.

Tutta la gioia di Caroline Garcia (foto Getty Images)

CAROLINE, CHE MAESTRA!
La francese che ha cominciato l’anno da n. 74 del ranking lo chiude ai piedi del podio mondiale, al n.4, eguagliando il primato personale firmato per la prima volta a settembre 2018, grazie al suo ritrovato tennis champagne. Nella finale di Forte Worth, Garcia doma 76(4) 64 Sabalenka che sul più bello si suicida coi doppi falli. Caroline firma l’ultima sorpresa stagionale del tennis femminile, aggiudicandosi a 29 anni il titolo più importante della carriera, le WTA Finals. 

Davanti ad un pubblico finalmente all’altezza, numericamente parlando (desolate le tribune della Dickies Arena per tutta la settimana, nonostante i prezzi bassissimi dei biglietti: evidentemente la WTA non ha trovato altra alternativa per rimpiazzare Shenzhen, fuori gioco per i problemi legati alla pandemia) “Caro” e Aryna giocano un tennis più maschile che mai, con il servizio a dettare i tempi del match, determinando l’estremo equilibrio del primo set, deciso solo al tie-break. Proprio la battuta, che in carriera, è stato il cruccio delle due attaccanti da fondo, dà una bella mano alla francese che mette a referto 10 ace e una media che non scende mai al di sotto dei 160 chilometri orari. Le dà sicurezza e l’aiuta nello sprint decisivo: da 0-2 del tie-break del primo set al 2-0 in avvio di seconda frazione. Un vantaggio, anche psicologico, che fa tutta la differenza del mondo anche perché nel braccio di ferro da fondo Garcia non è inferiore a Sabalenka e può aggiungerci, a differenza della rivale, anche le discese a rete. E nel gioco al volo è quasi perfetta.

Proprio lei, che per tanto tempo ha tenuto lo sguardo basso vergognandosi di qualcosa, temendo il giudizio degli altri, subendo la personalità dell’imponente papà e i rimpianti per aver smarrito le sicurezze che aveva trovato quattro anni fa, è la nuova maestra. Perché l’anticipo nel tennis è fondamentale, come la propensione offensiva che parte dal servizio e diventa conquista dello spazio, spinta nel prendersi quel metro/metro e mezzo che cambia le geometrie e l’efficacia. E forse, d’ora in avanti, la carriera.

BJK Cup: l'Emirates Arena di Glasgow, sede delle Finals 2022 (foto Valls Halling)

SI ALZA IL SIPARIO SULLE BJK CUP FINALS
Sul veloce indoor dell’Emirates Arena di Glasgow 12 squadre si danno battaglia per conquistare il più prestigioso trofeo di tennis femminile a squadre, la Billie Jean King Cup (ex Fed Cup). Si tratta di Svizzera, Canada e Italia (Gruppo A); Australia, Slovacchia e Belgio (Gruppo B); Gran Bretagna, Spagna e Kazakhstan (Gruppo C); Repubblica Ceca, Stati Uniti e Polonia (Gruppo D).

BJK Cup, la nazionale azzurra: da sinistra il capitano Tathiana Garbin, Martina Trevisan, Lucia Bronzetti, Jasmine Paolini ed Elisabetta Cocciaretto (foto Valls Halling)

L’ITALIA CI PROVA MA NON BASTA
Per sette ore e mezza le azzurre giocano praticamente alla pari con le loro più quotate avversarie: alla fine, però, il risultato è fin troppo severo. La Svizzera batte 3-0 l’Italia nella sfida valida per il Girone A delle Billie Jean King Cup by Gainbridge Finals 2022 di scena sul veloce indoor dell’Emirates Arena di Glasgow. Nel primo singolare Elisabetta Cocciaretto, n.65 WTA, cede 63 46 76(5) a Jil Teichmann, n.35 WTA, dopo un match-point non sfruttato (ace dell’avversaria) nell’ottavo gioco del set decisivo. Nel secondo incontro Jasmine Paolini, n.59 WTA, è battuta 75 63 da Belinda Bencic, n.12 WTA. Nel doppio Paolini e Martina Trevisan perdono 76(5) 61 contro Bencic e Teichmann. Azzurre decisamente in partita nel primo set, poi perso di misura il tie-break nella seconda frazione lasciano campo libere alle loro avversarie. Per la Svizzera - testa di serie numero uno, finalista nel 2021 stoppata sul più bello dalla Russia - si tratta del terzo successo in altrettanti confronti con l’Italia (turno preliminare nel 1977 e primo turno World Group II nel 2019 i precedenti).

Finisce nel round robin l’avventura delle azzurre a Glasgow. L’Italia è superata per 3-0 dal Canada nella seconda sfida valida per il Girone A. Ma per le tenniste guidate da Tathiana Garbin perdere il primo singolare è già una sentenza definitiva: dopo la sconfitta (3-0) rimediata contro la Svizzera, infatti l’Italia ha bisogno di un successo per 3-0 per continuare a sperare. Nel primo singolare, però, Elisabetta Cocciaretto, n.65 WTA, cede 76(3) 63 a Bianca Andreescu, n.45 WTA, pagando ancora una volta un po’ di tensione nei momenti decisivi ma dimostrando comunque di poter competere benissimo con avversarie molto più in alto di lei in classifica. Poi arriva il “cappotto” di una Martina Trevisan, n.28 WTA, irriconoscibile, sconfitta 60 60 da Leylah Fernandez, n.40 WTA, desiderosa di prendersi la rivincita per il ko rimediato nei quarti al Roland Garros. Quindi nel doppio conclusivo, Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini sono battute 61 61 da Fernandez e Gabriela Dabrowski. Per il Canada è il terzo successo in quattro confronti con l’Italia: il team nordamericano si era infatti imposto anche nel primo turno del World Group 1995 e nei quarti del Consolation draw del World Group 1971; il team azzurro era invece andato a segno nel primo turno del World Group 1984.

BJK Cup: la grinta di Ajla Tomljanovic (foto Billie Jean King Cup website - Daniel Kopatsch/Paul Zimmer)

AUSTRALIA E GRAN BRETAGNA AL PENULTIMO ATTO
L’Australia è la prima semifinalista delle Billie Jean King Cup Finals 2022. Nella sfida che chiude il Gruppo B, il team “aussie” batte 3-0 il Belgio grazie a Storm Sanders, n.237 del ranking, che a sorpresa ha regola con un doppio 6-2 una irriconoscibile Alison van Uytvanck, n.54 WTA, e ad Ajla Tomljanovic, n.33 WTA, che supera Elise Mertens, n.29 WTA, ritiratasi per un problema alla spalla destra sul punteggio di 46 64 3-0 per la giocatrice di origini croate.

Mertens, arrivata in tutta fretta da Fort Worth dove ha vinto le WTA Finals di doppio in coppia con la russa Kudermetova, ha saltato la sfida contro la Slovacchia: contro Tomljanovic è avanti 64 4-1 ma poi perde otto giochi di fila e decide che non ha senso continuare. Nel doppio Sanders e la veterana Samantha Stosur arrotondano il punteggio superando 64 63 Ysaline Bonaventure (schierata al posto dell’infortunata Mertens) e Kirsten Flipkens.

BJK Cup: la grinta di Olivia Nicholls e Alicia Barnett (foto Getty Images)

Le tenniste guidate da Alicia Molik si giocano il pass per la finale proprio con la Gran Bretagna, che a sorpresa sconfigge la Spagna per 3-0 classificandosi al primo posto nel Gruppo C. Un successo abbastanza inatteso quello delle padrone di casa: alle iberiche bastava infatti vincere un solo match per chiudere il discorso. Nel primo singolare Heather Watson, n.133 del ranking, concede appena due giochi a Nuria Parrizas-Diaz, n.72 WTA, ma il vero capolavoro lo compie Harriet Dart, n.98 del ranking, che batte 63 64 Paula Badosa, n.13 WTA, tutt’altra giocatrice rispetto a quella che contro il Kazakhstan aveva vinto singolo e doppio.

Proprio la prestazione tutt’altro che esaltante di Badosa fa sì che il capitano Anabel Medina Garrigues le preferisca per il doppio Aliona Bolsova Zadoinov al fianco di Rebeka Masarova ma le due cedono 76(5) 62 ad Alicia Barnett ed Olivia Nicholls, convocate all’ultimo momento a seguito del forfait di Emma Raducanu (infortunio al polso) solo dieci giorni prima dell’inizio delle Finals. Quindi Gran Bretagna in semifinale e Spagna fuori senza aver tolto neppure un set alle padrone di casa, guidate in panchina da Anne Keothavong, che festeggiano così la prima qualificazione al penultimo atto dal 1981.

BJK Cup: l'esultanza di Belinda Bencic (foto Getty Images)

ANCHE SVIZZERA E REPUBBLICA CECA IN “SEMI”
Sono Svizzera e Repubblica Ceca le altre due semifinaliste delle Billie Jean King Cup Finals 2022.
Nell’ultima sfida del Gruppo A (quello dell’Italia) il team rossocrociato, finalista lo scorso anno (stoppato dalla Russia) e prima testa di serie, supera 2-1 il Canada archiviando la pratica già dopo i singolari. Nell’incontro d’apertura Viktorija Golubic, n.77 del ranking - preferita da Heinz Guenthardt a Jil Teichmann, n.35 WTA, costretta agli straordinari nella sfida vinta contro l’Italia -batte in rimonta 26 63 64 Bianca Andreescu, n.45 WTA. La 22enne di Mississauga, campionessa degli Us Open 2019 ed ex n.4 del ranking, parte bene ma poi, dopo aver dominato il primo set va progressivamente spegnendosi invischiata, oltre che dalle traiettorie della sua avversaria, anche da tanti, troppi, errori gratuiti.

Bianca ha un sussulto d’orgoglio nella frazione decisiva, quando da 5-1 recupera fino al 5-4 ma non può impedire alla 30enne di Zurigo di chiudere 6-4 al primo match-point. Nel secondo match Belinda Bencic, n.12 WTA, sconfigge 60 75 Leylah Fernandez, n.40 del ranking. Partenza impressionante della 25enne di Flawil che confeziona in meno di mezz’ora un bel “bagel” per la sua avversaria. Nella seconda frazione è partita vera: nel decimo gioco Belinda, al servizio con un break di vantaggio, arriva a due punti dal match ma Leylah si rimette in corsa (5-5). Bencic le strappa nuovamente la battuta (6-5) e stavolta archivia la pratica (7-5). Ininfluente il doppio con Fernandez e Gabriela Dabrowski vhe conquistano il punto della bandiera battendo 62 61 Jil Teichmann e Simona Waltert.

BJK Cup: la gioia di Marketa Vondrousova e Katerina Siniakova foto Billie Jean King Cup website - Paul Zimmer)

Nella sfida che conclude il Gruppo D la Repubblica Ceca coglie un inatteso successo sugli Stati Uniti, sconfitti 2-1 ma fuori gioco già dopo i singolari. Marketa Vondrousova, n.99 WTA, regola 63 63 Danielle Collins, n.14 WTA, quindi Katerina Siniakova, n.47 WTA, regala una serata da incubo a Cori Gauff, n.7 WTA. Parziale riscatto yankee nel doppio con il successo con un periodico 6-3 di Madison Keys/Taylor Townsend su Karolina Muchova/Karolina Pliskova. Grande delusione per il team a stelle e strisce, tra i favoriti della vigilia ma in difficoltà anche nel superare nella sfida d’esordio la Polonia orfana di Swiatek.

L'esultanza di Belinda Bencic e Jil Teichmann che hanno appena conquistato la prima Bilie Jean King Cup per la Svizzera (foto Getty Images)

SVIZZERA-AUSTRALIA PER IL TROFEO
A Glasgow sono Australia e Svizzera a contendersi il trofeo della 59esima edizione della Billie Jean King Cup. Le padrone di casa della Gran Bretagna cedono 2-1 al team aussie che raggiunge l’ultimo atto solo grazie alla vittoria nel super tie-break conclusivo del doppio in cui Storm Sanders e Samantha Stosur si impongono 67(1) 76(5) 10-6 su Alicia Barnett e Olivia Nichols. In precedenza i due singolari si erano conclusi con due sorprese: la vittoria di Storm Sanders, n.237 WTA, su Heather Watson, n.133 WTA, per 64 76(3) e quella di Harriet Dart, n.98 WTA, su Alja Tomljanovic, n.33 WTA, per 76(3) 62.

Più semplice invece la vittoria della Svizzera che piega 2-1 la Repubblica Ceca. A firmare il successo sono Viktorija Golubic, n.77 WTA, che batte 64 64 Karolina Muchova, n.149 WTA, e Belinda Bencic, n.12 WTA, che s’impone 62 76(6) su Karolina Pliskova, n.31 WTA. Per l’Australia è la finale numero 19: il bilancio parla di 7 successi (l’ultimo nel 1974) ed 11 sconfitte (l’ultima nel 2019). Per la Svizzera è invece la terza finale dopo quelle perse a Ginevra nel 1998 contro la Spagna e a Praga nel 2021 contro la Russia. Nel computo dei confronti diretti l’Australia è in vantaggio per 6 vittorie a 2: i successi aussie sono datati 1966, 2001, 2006, 2009, 2012 e 2013, quelli elvetici 1983 e 2021. 

SVIZZERA REGINA DI COPPA
Il team aussie insegue l’ottavo trofeo, quello elvetico il primo. Ed è la Svizzera di capitan Heinz Gunthardt ad aggiudicarsi la Billie Jean King Cup superando in finale per 2-0 l’Australia. Ha iniziato Jil Teichmann, n.35 WTA, imponendosi 63 46 63 su Storm Sanders, n.237 WTA: ha concluso Belinda Bencic, n.12 WTA, “asfaltando” 62 61Alja Tomljanovic, n.33 WTA. "La finale persa lo scorso anno - racconta la campionessa olimpica Bencic - ci aveva spezzato il cuore. Jill venne da me nello spogliatoio per consolarmi e mi disse che l'anno prossimo l'avremmo vinta noi. E così è stato. Sono molto orgogliosa di questo successo per me, per la squadra e per tutta la Svizzera". Nella formazione schierata da Heinz Guthardt si sono ritagliate uno spazio fondamentale anche Vikrorija Golubic e Simona Waltert.

La Svizzera, che aveva perso le due finali giocate nel 1998 e nel 2021, è la 12esima nazione campione. Il Paese leader per numero di vittorie rimangono sempre gli inarrivabili Stati Uniti con 18 successi (l’ultimo nel 2017): seconda la Repubblica Ceca con 11, davanti ad Australia (7), Spagna e Russia (5), Italia (4), Francia (3), Germania (2), Sudafrica, Belgio, Slovacchia e appunto Svizzera con un titolo. Nelle Billie Jean King Cup Finals di Glasgow il team rossocrociato ha superato l’Italia per 3-0, il Canada per 2-1, la Repubblica Ceca per 2-1 (in semifinale) e l’Australia per 2-0 (in finale).

La Billie Jean King Cup

BILLIE JEAN KING CUP: ECCO IL TABELLONE 2023
E’ la Slovacchia, sesta testa di serie, l’avversaria dell’Italia nel turno preliminare della Billie Jean King Cup in programma venerdì 14 e sabato 15 aprile 2023. Le azzurre guidate da Tathiana Garbin saranno impegnate in trasferta. I precedenti sono favorevoli alla Slovacchia che si è imposta in entrambi i confronti. A febbraio del 2017 nel primo turno del World Group II sulla terra rossa indoor del PalaGalassi di Forlì Schiavone, Errani, Paolini e Trevisan sono state battute per 3-2 da Schmiedlova, Hantuchova e Sramkova. Ad ottobre del 2002 nelle semifinali del World Group, andate in scena sul veloce indoor del Palacio de Congresos de Maspalomas a Gran Canaria, in Spagna, Hantuchova, Husarova e Nagyova si imposero per 3-1 su Schiavone, Farina e Vinci prima di conquistare uno storico primo - e finora unico - trofeo battendo la Spagna.

Queste tutte le sfide in programma: (1) Spagna-Messico, Ucraina-(2) Repubblica Ceca, Gran Bretagna-(3) Francia, (4) Canada-Belgio, (5) Stati Uniti-Austria, (6) Slovacchia-ITALIA, (7) Germania-Brasile, (8) Kazakhstan-Polonia e Slovenia-(9) Romania.

UNITED CUP: SORTEGGIATI I GIRONI
L’Italia è inserita, con Brasile e Norvegia, nel Gruppo E della United Cup, la nuova competizione a squadre miste che scatterà il 29 dicembre, e giocherà a Brisbane. Il team azzurro è uno dei 18 in gara nell’evento organizzato da ATP-WTA in partnership con Tennis Australia, che prende il posto in calendario dell’ATP Cup. La United Cup offre un montepremi di 15 milioni di dollari e mette in palio fino a 500 punti validi per i ranking.

Fanno parte della squadra azzurra Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Martina Trevisan, Andrea Vavassori, Marco Bortolotti, Lucia Bronzetti, Camila Rosatello e Nuria Brancaccio. Il formato della manifestazione prevede per ogni incontro tra nazioni due singolari maschili, due singolari femminili e un doppio misto. Tre le città coinvolte: Perth, Brisbane e Sydney.

Questa la composizione dei gironi e le sedi di gioco: 
PERTH - Gruppo A: (1) Grecia, Belgio, Bulgaria; Gruppo F: (6) Francia, Croazia, Argentina.
BRISBANE - Gruppo B: (2) Polonia, Svizzera, Kazakhstan; Gruppo E: (5) ITALIA, Brasile, Norvegia.
SYDNEY - Gruppo C: (3) Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca; Gruppo D: (4) Spagna, Australia, Gran Bretagna.

Il dimissionario presidente della Federtennis polacca Miroslaw Skrzypczynski

LO SCANDALO DELLA FEDERAZIONE POLACCA
Miroslaw Skrzypczynski si dimette dall’incarico di presidente della Federtennis polacca (PZT) dopo essere stato accusato di molestie sessuali e violenze fisiche e psicologiche. E le sue dimissioni sono accettate all’unanimità dal Board dei dirigenti della PZT, che promette di creare una commissione indipendente composta da sole donne per indagare su queste accuse. Il nuovo presidente è l’ex vice Dariusz Lukaszewski.

Lo scandalo scoppia a seguito di un’intervista al portale Onet, nella quale l’ex tennista e oggi deputata Katarzyna Kotula racconta di abusi sessuali, fisici e psicologici, che ha subìto direttamente e a cui ha assistito. Lo descrive come “un predatore sessuale” e lo accusa di averla molestata “almeno una dozzina di volte in tre anni”. Skrzypczynski nega le accuse sottolineando, in una dichiarazione inviata all’agenzia di stampa Reuters, la sua intenzione di difendersi in tribunale. L’intervista di Kotula provoca la reazione della regina del tennis mondiale, Iga Swiatek, polacca, che invita tutte le vittime di abusi, di qualunque genere, a cercare aiuto. In un messaggio su Twitter anche il top ten polacco Hubert Hurkacz prende le difese di tutte le donne vittime di abusi.

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