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Il capitano e il coach della nazionale USA sono stati sanzionati per aver partecipato a promo di una società di scommesse. L'International Tennis Integrity Agency ha ammesso che la loro non è stata una violazione intenzionale del programma anti-corruzione
di Alessandro Mastroluca | 29 novembre 2022
Una multa di 10 mila dollari e una squalifica di quattro mesi sospesa con la condizionale. Queste le sanzioni per il capitano della squadra USA di Coppa Davis Mardy Fish, contestato per la decisione di non convocare Rajeev Ram per le Davis Cup Finals chiuse con la sconfitta ai quarti contro l'Italia, e il coach della nazionale Bob Bryan.
L'International Tennis Integrity Unit (ITIA) ha comunicato la sua decisione come conseguenza di una violazione del programma anti-corruzione in materia di promozione delle scommesse. Il programma, infatti, indica che nessun soggetto sotto la sua giurisdizione (giocatori, allenatori, membri dello staff, tutti gli accreditati nelle competizioni del tennis professionistico) può "facilitare incoraggiare o promuovere, direttamente o indirettamente" le scommesse sul tennis.
Fish, capitano dal 2019, e Bryan, che ha temporaneamente preso il posto di Fish nella fase a gironi di quest'anno perché il capitano aveva contratto il COVID-19, "sono soggetti alle regole dello sport in materia di rapporti con le società di betting" sottolinea l'ITIA.
"Io e Bob abbiamo realizzato un promo per [la società ameticana di betting] DraftKings e non eravamo consapevoli di non poterlo fare. Appena l'ho scoperto, ho cancellato i post sui social e ho collaborato con l'ITIA" ha dichiarato Mardy Fish in un'email inviata all'agenzia di stampa Associated Press.
Fish e Bryan sono stati anche squalificati per quattro mesi a partire dall'11 novembre. Ma questa sanzione è sospesa, entrerà in vigore solo se nel corso dei prossimi quattro mesi dovessero commettere una nuova violazione del programma anti-corruzione.
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La USTA, ha dichiarato un portavoce della Federtennis USA, "è al corrente delle multe per Mardy Fish e Bob Bryan, che hanno il nostro pieno supporto. Come ha ammesso la stessa ITIA, nessuno dei due ha consapevolmente violato i protocolli, e quando si sono resi conto della situazione hanno immediatamente cooperato con l'ITIA. Mardy e Bob hanno rappresentato e sostenuto per tanti anni il tennis negli USA, siamo grati a loro per l'impegno costante nel far crescere il tennis nella nostra nazione".