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Lo Slam londinese distribuisce 10 milioni di sterline. Dopo quello maschile si “allunga” anche il ranking femminile mentre Serena scalda il motore in vista del sospirato record. A causa della pandemia salta per intero lo swing asiatico mentre la numero 1 Barty rinuncia agli Us Open. Intanto a Palermo si lavora sodo in vista della ripartenza - in sicurezza - del tour rosa prevista sulla terra del Country Club
di Tiziana Tricarico | 26 dicembre 2020
Simona Halep si prenota per Palermo. La rumena, ex regina del tennis mondiale ed attuale numero due del ranking, sceglie il WTA International in programma dal 3 agosto sulla terra rossa siciliana, evento che segna la ripartenza del circuito rosa dopo il lungo stop per la pandemia da Covid-19. “Ciao a tutti - dice la 28enne di Costanza in un video fatto pervenire al direttore del torneo Oliviero Palma e pubblicato sul profilo Instagram - sono felice di annunciare che sarò di nuovo a Palermo dieci anni dopo l’ultima volta. Spero di passare una gran settimana lì. A presto”.
Nel 2010 una Simona appena diciottenne aveva infatti partecipato al torneo: da n.96 WTA aveva perso al primo turno in tre set con la francese Aravane Rezai, all’epoca seconda favorita del tabellone e n. 20 del ranking. All’ultimo momento, però, la Halep decide di cancellarsi. Lo comunica ad una settimana dall’inizio delle sfide la manager della giocatrice Virginia Ruzici che spiega come alla base della decisione ci siano i provvedimenti anti-covid che impongono in Italia la quarantena a chi proviene da Romania e Bulgaria. “Avevamo prontamente informato lo staff della Halep sul fatto che le giocatrici professioniste non debbano andare in quarantena - sottolinea il direttore del 31° Palermo Ladies Open Oliviero Palma - ed invece ci ha messo davanti al fatto compiuto vanificando, così, tutti i nostri sforzi. Siamo amareggiati e profondamente delusi”.
Ripartenza sì, ma in sicurezza - Illustrate anche le misure anti Covid-19: le tenniste, gli accompagnatori e lo staff della WTA si sottoporranno a tamponi 4 giorni prima della partenza; un nuovo tampone sarà fatto all’arrivo a Palermo e poi ogni 4 giorni. Saranno circa 800 gli esami che verranno effettuati durante il torneo: tutti quelli che lavoreranno all’evento, ma non saranno a stretto contatto con le giocatrici, saranno invece sottoposti a test rapidi.
A Palermo si annunciano 11 tra le prime 27 giocatrici del ranking: oltre alla Halep, beneficiaria di una wild card, ci sono infatti la britannica Johanna Konta, la croata Petra Martic, la ceca Marketa Vondrousova, la greca Maria Sakkari, l’estone Anett Kontaveit, la belga Elise Mertens e la croata Donna Vekic. Altissimo il cut-off: numero 69.
Classifiche "allungate" anche per le donne - Pure il tour femminile rivede i criteri nel calcolo delle classifiche per affrontare l’epoca del Coronovirus. E lo fa seguendo le linee guida dell’ATP. Il punteggio che attribuisce a ciascuna giocatrice la sua posizione nel ranking di solito viene calcolato sui 16 migliori risultati ottenuti in singolare (11 in doppio) nelle ultime 52 settimane. Dopo lo stop di cinque mesi (le classifiche sono congelate al 16 marzo scorso) questo periodo verrà esteso a 22 mesi, da marzo 2019 a dicembre 2020, proprio per tenere conto della pausa forzata.
Quindi chi nel 2019 per esempio ha vinto un torneo che in questa stagione è stato cancellato a causa della pandemia non perderà i punti conquistati: nel caso invece in cui durante il nuovo periodo di riferimento di 22 mesi una giocatrice disputi due volte lo stesso torneo conserverà per il calcolo dei punti solo il migliore tra i due risultati ottenuti. Per quanto riguarda invece la qualificazione alle Shiseido WTA Finals di Shenzhen non ci sarà la “Race” ma le protagoniste saranno le prime otto del ranking rivisto secondo i criteri accennati. Da segnalare poi la cancellazione di qualunque obbligo di partecipazione alle competizioni per tutto il restante 2020.
Il circuito WTA è pronto a ripartire il 3 agosto con il Ladies Open di Palermo: la settimana successiva si giocherà a Praga, nella Repubblica Ceca, ed a Lexington, negli Stati Uniti.
Wimbledon paga lo stesso... - “In pursuit of greatness”, alla ricerca della grandezza: questo era il motto di Wimbledon nelle ultime stagioni. E il torneo più antico del mondo (nel 1877 la prima edizione) non vuole smentirsi nemmeno in questo 2020 in cui ha dovuto tenere chiusi i Doherty Gates. Approfittando della polizza assicurativa che coprirà un’ampia parte delle perdite dovute all’annullamento della prova, decide di stanziare ben 10 milioni di sterline (11.171.000 euro) da suddividere tra tutti i giocatori che avrebbero dovuto partecipare all’edizione annullata a causa del coronavirus.
Beneficiari della decisione ben 620 tennisti. Il montepremi verrà distribuito assegnando 25.000 sterline a chi avrebbe avuto diritto ad entrare direttamente nel tabellone principale, 12.500 per i giocatori in gara nelle qualificazioni e 6.250 per chi avrebbe avuto un posto nel main draw di doppio.
Serena scalda il motore - A un mese e mezzo dell'inizio degli US Open Serena Williams rende noto che tornerà in campo Lexington, presenza confermata dagli organizzatori della prova, prevista dal 10-16 agosto nella città del Kentucky, recentemente aggiunta al calendario dal WTA. Vincitrice di 23 Slam, Serena non gioca dall’incontro di Fed Cup tra Stati Uniti e Lettonia (vittoria USA per 3-2). L’inizio di stagione era stato discreto per la 38enne americana con il bel successo ad Auckland - il primo dopo quasi tre anni ed il primo “da mamma” - ma con l’eliminazione al terzo turno degli Australian Open per mano della cinese Wang Qiang.
Serena è disposta al tutto per tutto pur di riuscire a vincere il 24esimo titolo Major ed eguagliare così il record assoluto di Margaret Court: è il suo obbiettivo prima di chiudere la sua carriera.
Anche Kim è pronta - Nel World Team Tennis torna protagonista la Clijsters, l’ex n.1 del mondo rientrata nel tour dopo un’assenza di sette anni. Nel torneo di esibizione a squadre, organizzato presso la lussuosa struttura alberghiera The Greenbrier nella località montana statunitense di White Sulphur Springs, nella West Virginia, la 37enne di Bilzen ottiene cinque vittorie di fila in singolare.
Le condizioni di forma di Kim, madre di tre figli, appaiono strepitose: supera la bielorussa Olga Govortsova, n. 135 WTA, le statunitensi Danielle Collins n.51, Sofia Kenin n.4, vincitrice degli Open d’Australia a gennaio, Bernarda Pera n.60 e Sloane Stephens n.37.
Il World Team Tennis riunisce nove squadre, in rappresentanza di altrettante città (di solito i team giravano da una città all’altra: stavolta a causa del Covid-19 è stata prevista una sede unica): la Clijsters è nei New York Empire insieme a Sabine Lisicki, Kveta Peschke, Jack Sock e Neal Skupski (capitano Luke Jensen).
È la prima competizione di tennis professionistico ad ampio respiro, anche se si tratta solo di un’esibizione, organizzata negli Stati Uniti dopo lo stop del tour per la pandemia. E mentre l’ATP di Washington salta, il WTT accoglie sugli spalti anche gli spettatori (500 al giorno) del resto in campo scendono tennisti del calibro di Sofia Kenin, Venus Williams, Taylor Fritz, Sam Querrey e Tenny Sandgren.
La "bolla" funziona - Nella struttura alberghiera The Greenbrier nella località montana di White Sulphur Springs, in West Virginia, funziona pienamente la “bolla” di sicurezza per ospitare i tennisti rispettando un preciso protocollo. “Prova generale” del progetto per far svolgere a New York sia il Southern&Western Open di Cincinnati (Masters 1000 ATP e Premier 5 WTA) sia gli Us Open. Ed il direttore dello Slam statunitense, Stacey Allaster, ribadisce al “New York Times” che il piano resta ancora quello di giocare tre settimane di fila a Flushing Meadows.
Niente tennis in Cina - Almeno per quel che resta del 2020. L’ATP rende noto l’annullamento di tutte le tappe dell’ATP Tour in Cina per quest’anno, a seguito di una direttiva del governo locale agli eventi sportivi in risposta alla pandemia di COVID-19. E lo stesso annuncio arriva dalla WTA, colpita ancora più duramente con la cancellazione, tra l’altro, delle Shiseido WTA Finals di Shenzhen e di conseguenza della corrispondente Porsche Race to Shenzhen.
“Siamo estremamente delusi dal fatto che i nostri eventi di livello mondiale non possano aver luogo in Cina quest’anno - dichiara l’amministratore delegato della WTA Steve Simon in una nota - rispettiamo la decisione presa dalle autorità cinesi e non vediamo l’ora di tornare la prossima stagione”.
Tra gli eventi annullati il WTA Wuhan Open, che prometteva di avere un forte impatto simbolico nella prima città al mondo colpita dalla pandemia. La direttiva, emessa ad inizio mese dall’amministrazione generale dello sport in Cina, stabilisce che sul territorio non si potrà svolgere alcun evento sportivo internazionale per il resto dell’anno. Sono 11 i tornei cancellati, 4 maschili e 7 femminili. Per quanto riguarda il calendario ATP si tratta del Rolex Shanghai Masters (1000), del China Open di Pechino (500), del Chengdu Open e di Zhuhai (250). Sul versante WTA annullati Pechino, Wuhan, Nanchang, Zhengzhou, Guangzhou, il Wta Elite Trophy Zhuhai e le Shiseido Wta Finals di Shenzhen.
Anche il Pan Pacific Open si arrende - Uno dei più importanti tornei asiatici del circuito WTA in programma a novembre, il Pan Pacific Open di Osaka, in Giappone, è cancellato a causa della pandemia. “Abbiamo cercato di immaginare un torneo con format ridotto o anche senza pubblico - dicono gli organizzatori - ma abbiamo realizzato che l’unica via era la cancellazione di fronte alle difficoltà di poter garantire la sicurezza di tutti i partecipanti”.
Il torneo era già stato spostato da settembre a novembre nella speranza di salvare l’edizione 2020 del torneo nato nel 1984. Dopo la cancellazione di tutti gli appuntamenti in Cina ed ora di quello di Osaka, il Korea Open di Seoul, ad ottobre, è l’unico torneo WTA rimasto in Asia.
Sosur, cuore di mamma - “Anche i tempi più difficili non sembrano poi così male quando guardi solo il suo visino e vuoi solo coccolarla e tenerla in braccio tutto il giorno. È assolutamente incredibile”. Lo dice Samantha Stosur all’Herald Sun in un’intervista in cui racconta l’emozione e la felicità per essere diventata mamma.
A metà giugno, infatti, la compagna della vincitrice degli Us Open 2011, Liz Astling, ha dato alla luce la piccola Genevieve e “Sam” ha potito approfittare della pausa legata alla pandemia per godersi tutti i momenti più importanti dell’attesa, della preparazione al parto e della nascita. La nuova vita famigliare è talmente bella che la 36enne di Brisbane, oggi n.97 WTA, ha deciso di rinunciare al resto della stagione per godersi appieno i primi mesi di vita della figlioletta.
Niente New York per "Ash" - Su Instagram circolano le immagini di come a New York si stiano preparando le strutture per ospitare lo Slam a stelle e strisce in programma dal 31 agosto al 13 settembre: l’impianto con relativa “bolla” sanitaria dovrebbe aprire già i battenti per le qualificazioni del Masters 1000 di Cincinnati - spostato sui campi di Flushing Meadows - che precederà gli US Open. Intanto diventa ufficiale l’assenza della regina del tennis mondiale Ashleigh Barty: troppo alto il timore dell’australiana di mettere a rischio la propria salute e quella del suo team a causa dell’emergenza Covid-19.
“Io e il mio team - ha detto “Ash” - abbiamo deciso che quest’anno non voleremo negli Stati Uniti per partecipare al Western & Southern Open e agli US Open. Adoro entrambi gli eventi ed è stata una decisione molto difficile da prendere, ma ci sono ancora concreti pericoli e non sono a mio agio nel mettere a rischio la salute mia e del team”. La Barty dovrebbe rientrare a settembre sulla terra rossa con il trittico Madrid-Roma-Parigi: "Prenderò la mia decisione sui tornei europei nelle prossime settimane".