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Jannik Sinner ha svolto il primo allenamento alla Unipol Arena di Bologna. Secondo la Gazzetta dello Sport, Volandri farà giocare Berrettini e Musetti in singolare
di Alessandro Mastroluca, da Bologna | 13 settembre 2022
L'uomo più atteso del giorno a Bologna è arrivato. Jannik Sinner ha svolto il suo primo allenamento nei due campi realizzati immediatamente all'esterno della Unipol Arena. Un piccolo gruppo di tifosi e tifose lo aspettava, insieme a giornalisti e fotografi, tutti con la stessa domanda: come sta Sinner?
Alle 18, mentre Mikael Ymer sta iniziando il singolare contro Diego Schwartzman che avrebbe dato alla Svezia il sorprendente successo contro l'Argentina, l'altoatesino ha dato la sua risposta. Per quanto visto, Sinner da l'impressione di stare bene.
Si è scaldato per un’ora e mezza con Federico Maestrelli, ventenne in grande ascesa entrato per la prima volta in Top 200 questa settimana e in piena corsa per un posto alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals. Il pisano, in completo sul celeste e blu, è accompagnato dal coach Gabrio Castrichella.
Con Sinner, maglia arancio e pantaloncini chiari, ci sono Simone Vagnozzi e il preparatore Umberto Ferrara. I primi scambi, con colpi centrali ma tesi e profondi, dettano il ritmo. Filippo Volandri e Umberto Rianna osservano, parlano con i rispettivi coach.
Il capitano guida il lavoro per la prima mezz'ora aperta ai giornalisti della sessione di allenamento. Il capitano azzurro Filippo Volandri ha ancora tempo fino a un’ora prima della partita contro la Croaz, in programma alle 15, per annunciare la formazione.
Ma secondo l'inviata della Gazzetta dello Sport Federica Cocchi, avrebbe già deciso di schierare Matteo Berrettini, che in singolare ha vinto un solo match in azzurro, e Lorenzo Musetti, che ha conquistato il punto decisivo nel preliminare di Bratislava contro la Slovacchia ad aprile. Sinner, che si allenerà alle 8 del mattino sul Centrale con Maestrelli, non sarebbe della partita.
Da un lato, alla luce del forfait di Marin Cilic, schierare Berrettini numero 1 contro Borna Coric e Musetti contro Borna Gojo dà comunque all'Italia buone chances di chiudere la contesa prima del doppio.
Coric infatti è un contrattaccante, e sarà da vedere se la lentezza della superficie e il comportamento delle palline che si gonfiano molto finirà per rendere più facile la difesa del croato o per dare più tempo all'azzurro per accelerare con il diritto da sinistra.
La sfida contro Gojo vedrebbe comunque l'Italia favorita, anche se il ricordo della sua vittoria a Torino contro Lorenzo Sonego, e il fresco inatteso successo della Svezia sull'Argentina inducono a non dare nessun incontro per scontato. Soprattutto contro una Croazia che può schierare un doppio tra i migliori al mondo, i campioni olimpici Mektic e Pavic, a cui comunque l'Italia può contrapporre i "Chicchi", Simone Bolelli e Fabio Fognini, in corsa per tornare alle Nitto ATP Finals. Uno scenario diverso rispetto a un anno fa a Torino, quando il dislivello in favore dei croati in doppio era molto più netto e rese la sconfitta di Sonego praticamente decisiva.
A questo punto, oggi a Bologna, è più rischioso accantonare il proprio numero 1 che qui ha effettuato un solo allenamento, o schierarlo comunque contro il loro numero 1? A Volandri l'ardua sentenza.
L'allenamento di Jannik Sinner alla Unipol Arena di Bologna che ospita il girone di Coppa Davis (foto Sposito)
L'allenamento di Sinner non è stato morbido. La preparazione dei colpi in questo riscaldamento non blando, è fluida, gli appoggi sicuri con i piedi. Un aspetto significativo e rassicurante, alla luce di quel problemino alla caviglia sofferto contro Ilya Ivashka allo US Open di cui ha parlato Volandri in conferenza stampa. “Quello che mi piace è che vuole giocare" ha aggiunto il capitano, e da questo primo allenamento si vede eccome.
Si passa poi al lavoro a rete: Sinner con i piedi appena dentro il rettangolo di battuta si allena sulle volée, di opposizione o tagliate, centrali di approccio,con qualche smorzata bassa a rompere la ripetitività dell'esercizio. Un buon test per la rapidità di riflessi, la reattività con i piedi.
Si vede quanto questa parte del gioco, a lui meno congeniale, stia acquisendo importanza nella sua evoluzione tecnica. E' chiaro che stia cercando di renderla una componente meno occasionale del suo tennis in modo da potervi ricorrere con sufficiente fiducia se necessario nei momenti importanti di un match.
Imparare è il suo modo per inseguire i grandi obiettivi che da sempre si è posto, per essere all'altezza dell'immagine che ha di sé. Un'immagine per certi versi cambiata proprio in Coppa Davis l'anno scorso a Torino. Sinner scoprì un'indole da trascinatore del pubblico, capace di condurre i match meno per sottrazione. A Torino abbiamo scoperto un Sinner più sorridente, sinceramente divertito dall'esperienza, la sua prima in nazionale.
In azzurro, l'altoatesino è ancora imbattuto in singolare. L'anno scorso ha battuto John Isner (USA), Daniel Elahi Galan (Colombia) e Marin Cilic (Croazia), assente a Bologna. Ad aprile, nel preliminare di Bratislava contro la Slovacchia, ha sconfitto in due set Norbert Gombos e Filip Horansky. Mantenere il primato a Bologna può lanciare l'Italia verso la fase finale di Malaga.