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Gran Varietà Medvedev

Daniil Medvedev vince la sua prima partita in carriera alle ATP Finals. Supera in due set un falloso Alexander Zverev. "E' stato uno dei match più intensi della mia carriera" ha detto a caldo dopo il match

di | 16 novembre 2020

"Il primo pancake è per gli orsi, il secondo è per gli amici, il terzo è per parenti lontani, il quarto è per me". Così recita, la traduzione è libera, un proverbio russo. Daniil Medvedev ha aspettato il quarto pancake, leggi la quarta partita in carriera alle ATP Finals, per godersi la prima vittoria. Come nella finale del Masters 1000 di Parigi Bercy, ha da subito individuato le contromisure per togliere convinzione a un falloso Alexander Zverev. Di fiducia, Medvedev ne ha mostrata decisamente di più, e l'ha spiegato nell'intervista a caldo dopo il 6-3 6-4 con cui ha aperto il suo percorso nel Gruppo Tokyo 1970.

"La fiducia è la chiave di tutto. Vincere un Masters 1000 aiuta sempre" ha detto. "Sapevo che avrei potuto giocar bene anche se l'inizio del match è stato difficile per tutti e due. Però penso che ci siano stati anche dei punti spettacolari, è stato uno dei match più intensi della mia carriera".

Quando affronti un top 10 nel primo incontro di un torneo, ha aggiunto, "devi esserci dal primo all'ultimo punto. Ed è quello che sono riuscito a fare. E' solo l'inizio, ma sono contento della mia prestazione".

Il cambio di passo è evidente rispetto all'anno scorso. Medvedev, che ha confessato di amare particolarmente il film V per Vendetta, non ha dimenticato la rimonta subita da 5-1 sopra nel terzo set contro Rafa Nadal nell'edizione 2019. Questa settimana, quando l'ATP ha pubblicato sui social un gran passante del russo nel corso di quella partita, Medvedev ha ritwittato con evidente auto-ironia: "Parlate della partita che ho buttato via?".

Medvedev terminò l'edizione scorsa con tre sconfitte su tre nel girone. "Ma questo non mi toglie fiducia per quest'anno" diceva alla vigilia del torneo. Il primo passo è fatto, lo zero è cancellato. Il russo può diventare il secondo giocatore a conquistare il titolo dopo aver perso tutte le partite al debutto alle ATP Finals dopo Novak Djokovic, Michael Stich e Stefan Edberg.

Zverev scende in campo con una divisa che ricorda quella della nazionale tedesca di calcio. Ma nel caso del tennis non vale il celebre detto coniato dall'inglese Gary Lineker per cui il calcio è uno sport che si gioca in undici contro undici e alla fine vince la Germania.

Alla O2 Arena, Zverev comincia con due doppi falli. E' un segnale d'allarme, ma il tedesco non risolverà il problema. In tutto il match, durato un'ora e mezza, vince appena quattro punti quando serve la seconda.

In una sfida con 15 palle break complessive, Medvedev è più continuo e più vario. Si concede anche un servizio da sotto sul 4-3 30 pari nel secondo set, poi dopo la partita assicura di non aver voluto mancare di rispetto all'avversario. "Se avessi voluto irriderlo, l'avrei fatto sul 40-0" dice Medvedev. "In quel momento, il servizio a uscire non stava funzionando bene, lui stava rispondendo meglio e su quel punto mi sono accorto che stava cinque metri dietro la riga. L'ho fatto per vincere il punto e alla fine ha funzionato".

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