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Con una collocazione in calendario abbastanza sui generis - si parte mercoledì 10 mentre la finale è in programma mercoledì 17 (la notte di giovedì 18 in Italia) - ed una location inedita, in Messico, torna dopo un anno d’assenza l’appuntamento che chiude la stagione del tennis femminile. Assente la numero uno del mondo e campionessa in carica, l’australiana Ashleigh Barty, le otto protagoniste sono tutte europee
di Tiziana Tricarico | 09 novembre 2021
Dopo un anno d’assenza causa pandemia - e mancata ricollocazione dell’evento previsto a Shenzhen - ritornano le WTA Finals (5 milioni di dollari di montepremi), che vanno in scena sul cemento dell’AKRON Tennis Stadium (struttura da 7.600 posti realizzata per l’occasione) nel Pan American Tennis Center di Guadalajara, nello Stato di Jalisco in Messico, a 1.500 metri sul livello del mare, che vedono in campo le prime otto della “Porsche Race” (SuperTennis e SuperTennix trasmetteranno in diretta tutte le sfide).
Assente per scelta (nessuna voglia di andare a giocare in altura e di dover fare poi la quarantena al rientro in Australia) la campionessa in carica e regina del tennis mondiale (nonché prima della “Porsche Race”), l’australiana Ashleigh Barty, vincitrice a Shenzen nel 2019 dell’edizione più ricca nella storia delle Finals (14 milioni di dollari il montepremi complessivo, di cui 4,7 alla vincitrice: molto più alto del prize-money maschile), le otto protagoniste saranno tutte europee: la bielorussa Aryna Sabalenka, le ceche Barbora Krejcikova e Karolina Pliskova, la greca Maria Sakkari, la polacca Iga Swiatek, le spagnole Garbiñe Muguruza e Paola Badosa e l’estone Anett Kontaveit. I nomi dei due gironi - Chichén Itzá e Teotihuacán - in cui sono suddivise rimandano ad antiche città del Messico risalenti all’era Pre-Colombiana.
La WTA non poteva permettersi un’altra stagione senza le sue Finals, soprattutto in considerazione della fase di ricambio, decisamente interessante, che sta attraversando il tennis femminile. La cancellazione per il secondo anno di fila dell’intero swing asiatico - diventato oramai da qualche anno il segmento più ricco del tour rosa - riproponeva però il problema Shenzhen, titolare dei diritti sull’evento (l’accordo decennale, datato 2018, prevedeva che il Masters si sarebbe disputato nella metropoli cinese dal 2019 fino al 2028, ora prorogato al 2030 dopo i due anni di “buco”). In extremis a settembre è arrivata la designazione di Guadalajara: per la prima volta nella sua storia quindi le Finals WTA si giocheranno in Messico, nella seconda città più grande del Paese (quest’anno ha ospitato una tappa “250” del tour vinta dalla spagnola Sara Sorribes Tormo).
Certo le almeno sette ore di fuso orario in anticipo rispetto all’Europa, dalla quale provengono tutte le otto protagoniste, non sono il massimo dal punto di vista della platea del pubblico televisivo, ma…così è se vi pare. In attesa di tempi migliori. Del resto, nate nel 1971 per i primi trent’anni si sono giocate negli Stati Uniti (Houston, Boca Raton, Los Angeles, Oakland e New York) dove poi sono tornate anche dal 2002 al 2005 (di nuovo a Los Angeles), mentre in Europa si sono disputate appena tre edizioni (Monaco di Baviera nel 2001 e Madrid nel 2006 e nel 2007). Negli ultimi anni poi lo spostamento deciso sempre più verso Oriente: Doha (2008-2010), Istanbul (2011-2013), Singapore (2014-2018) e Shenzhen (2019 e 2022-2030). Ora arriva la prima volta in Messico, che organizzerà solo l’edizione 2021.
Chichèn Itza Group
(1) Aryna Sabalenka (BLR)
(4) Maria Sakkari (GRE)
(5) Iga Swiatek (POL)
(7) Paula Badosa ESP)
Teptihuacàn Group
(2) Barbora Krejcikova (CZE)
(3) Karolina Pliskova (CZE)
(6) Garbiñe Muguruza (ESP)
(8) Anett Kontaveit (EST)
IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA (MERCOLEDI’)
Alle ore 14 locali (le 21 in Italia)
(2) Krejcikova c. (8) Kontaveit - precedenti 0-0
a seguire
(2) Aoyama/Shibahara c. (7) Jurak/Klepac - precedenti 0-1
Alle ore 19.30 locali (le 2.30 di notte in Italia)
(3) Pliskova c. (6) Muguruza - precedenti 8-2
a seguire (4) Melichar-Martinez/Schuurs c. (5) Stosur/Zhang
“SuperTennis”, la tv della FIT, trasmette in diretta e in esclusiva le WTA Finals di Guadalajara. Questa la programmazione:
giovedì 11 novembre - differita alle ore 00.05; LIVE alle ore 02.30
venerdì 12 novembre - differita alle ore 00.05; LIVE alle ore 02.30; differita alle ore 23.30
sabato 13 novembre - LIVE alle ore 02.30; differita alle ore 23.30
domenica 14 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
lunedì 15 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
martedì 16 novembre - LIVE alle ore 02.30 (round robin) e alle ore 21.00 (semifinale1)
mercoledì 17 novembre - LIVE alle ore 02.30 (semifinale2)
giovedì 18 dicembre - LIVE alle ore 02.30 (finale)
Questa invece la programmazione sulla app SuperTennix:
mercoledì 10 novembre - LIVE alle ore 21.00
giovedì 11 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
venerdì 12 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
sabato 13 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
domenica 14 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
lunedì 15 novembre - LIVE alle ore 02.30 e alle ore 21.00
martedì 16 novembre - LIVE alle ore 02.30 (round robin) e alle ore 21.00 (semifinale1)
mercoledì 17 novembre - LIVE alle ore 02.30 (semifinale2)
giovedì 18 dicembre - LIVE alle ore 02.30 (finale)
CHI SONO LE 8 PROTAGONISTE
Tutte europee - come detto - le otto giocatrici che si contenderanno il “Billie Jean King Trophy”, e ben sei sono esordienti (le “vecchie conoscenze” sono Pliskova e Muguruza). Eccole secondo l’ordine della “Porsche Race” (quella che prende in considerazione solo i risultati ottenuti nell’anno solare):
Aryna Sabalenka (n.2 WTA) - la bielorussa numero 2 del ranking (“best”), ha iniziato la stagione in decima posizione. La 23enne di Minsk è alla prima partecipazione in singolare (nel 2019 ha vinto il “Masters B” di Zhuhai) ottenuta grazie ai successi ad Abu Dhabi e a Madrid (primo “1000” vinto in carriera) ma anche alla finale a Stoccarda e alle semifinali a Wimbledon e agli Us Open (gli Slam continuano ad essere il suo tallone d’Achille). Per lei quest’anno 44 vittorie contro 16 sconfitte.
Barbora Krejcikova (n.3 WTA) - la ceca (l’unica giocatrice in gara sia in singolare che in doppio, specialità nella quale ha vinto tra l’altro Parigi e l’oro olimpico a Tokyo) è sicuramente la rivelazione della stagione: 45 vittorie contro 14 sconfitte il suo bilancio. La 25enne di Brno ha iniziato il 2021 da numero 65, ha vinto i suoi primi titoli WTA - Strasburgo, Praga ma soprattutto ha trionfato al Roland Garros - guadagnandosi un posto sul podio mondiale. Anche per lei è la prima partecipazione al Masters.
Karolina Pliskova (n.4 WTA) - altra stagione sulle montagne russe per la ceca con eliminazioni ai primi turni e finali inattese (Roma, Montreal e Wimbledon), ma comunque quinta partecipazione consecutiva alle Finals conquistata (mai oltre le semifinali). Nessun nuovo trofeo in bacheca quest’anno per la 29enne di Louny: per lei in stagione 35 vittorie e 18 sconfitte.
Maria Sakkari (n.6 WTA) - prima tennista greca in top ten e prima a qualificarsi per il Masters. alle Wta Finals. Anche la 26enne di Atene quest’anno non ha vinto alcun titolo ma a giocato un tennis straordinario per tutta la stagione (per lei 36 vittorie contro 18 sconfitte): tra i migliori piazzamenti la finale ad Ostrava ma soprattutto le semifinali al Roland Garros e agli Us Open.
Iga Swiatek (n.9 WTA) - la polacca è la prima tennista nata dopo il 2000 a prendere parte alle Finals. La 20enne di Varsavia non ha ripetuto il 2020 (con il trionfo al Roland Garros) ma ha comunque aggiunto altri due titoli al suo palmares, Adelaide e gli Internazionali BNL d’Italia a Roma, riprendendosi in extremis un posto nell’élite mondiale grazie ad un bilancio che parla di 35 vittorie contro 13 sconfitte.
Garbiñe Muguruza (n.5 WTA) - la spagnola torna al Masters dove mancava dal 2017: in tre partecipazioni vanta una semifinale ottenuta proprio l’anno del debutto (Singapore 2015). La 28enne di origini venezuelane (è nata a Caracas) ha conquistato i trofei di Dubai e Chicago: negli Slam non ha brillato (ottavi agli Australian Open e agli Us Open) ed ha chiuso la “regular season” con 38 vittorie e 16 sconfitte.
Paula Badosa (n.10 WTA) - la seconda spagnola in top ten è alla prima partecipazione alle Finals, lei che proprio alla vigilia dell’appuntamento di Guadalajara è diventata la quinta giocatrice del suo Paese nell’Era Open a conquistare un posto nell’élite mondiale. La 23enne nata a New York a gennaio era appena numero 70 poi ha conquistato i suoi due primi trofei, Belgrado e soprattutto Indian Wells, ed ha messo insieme una notevole serie di piazzamenti interessanti come i quarti al Roland Garros e gli ottavi a Wimbledon, le semifinali a Charleston e Madrid (per lei 41 vittorie contro 15 sconfitte).
Anett Kontaveit (n.8 WTA) - l’estone è stata l’ultima a conquistare il pass per le Finals, e ci è riuscita grazie al quarto trofeo stagionale vinto a Cluj-Napoca superando in finale d’idolo di casa Simona Halep (Cleveland, Ostrava e Mosca gli altri titoli oltre alla finale ad Eastbourne): il successo le ha infatti permesso di centrare per la prima volta un posto in top ten e di scavalcare in extremis nella “Porsche Race”, e per soli 76 punti, la tunisina Ons Jabeur (la prima tennista araba a conquistare un trofeo Wta e ad entrare nella top ten mondiale). La 25enne di Tallinn è insieme a Krajcikova quella tra le protagoniste ad aver vinto più match: 45 contro 15 sconfitte. Ed è anche la più in forma del momento visto che i quattro titoli li ha vinti negli ultimi due mesi….
QUESTE LE 8 MIGLIORI COPPIE DI DOPPIO
Più “global” la provenienza delle specialiste a caccia del “Martina Navratilova Trophy”. Eccole secondo l’ordine della “Porsche Race” (quella che prende in considerazione solo i risultati ottenuti nell’anno solare): assenti le statunitensi McNally/Gauff, terminate al 6° posto, e la canadese Dabrowski e la brasiliana Stefani al 9°.
Barbora Krejcikova/Katerina Siniakova (CZE) - 1
Shuko Aoyama/Ena Shibahara (JPN) - 2
Hseih Su-Wei/Elise Mertens (TPE/BEL) - 3
Nicole Melichar-Martinez/Demi Schuurs (USA/NED) - 4
Samantha Stosur/Zhang Shuai (AUS/CHN) - 5
Alexa Guarachi/Desirae Krawczyk (CHI/USA) - 7
Darija Jurak/Andrej Klepac (CRO/SLO) - 8
Sharon Fichman/Giuliana Olmos (CAN/MEX) – 10
Anche i nomi dei due gironi - Tenochtitlán e El Tajin - in cui sono suddivise le coppie del doppio rimandano ad antiche città del Messico risalenti all’era Pre-Colombiana.
Tenochtitlán Group
(2) Aoyama/Shibahara
(4) Melichar-Martinez/Schuurs
(5) Stosur/Zhang
(7) Jurak/Klepac
El Tajin Group
(1) Krejcikova/Siniakova
(3) Hsieh/Mertens
(6) Guarachi/Krawczyk
(8) Fichman/Olmos