Chiudi
Il campione maiorchino nel giorno del suo 36esimo compleanno si regala la 14esima finale a Roland Garros, ma non c'è molto da festeggiare. Zverev si infortuna gravemente alla caviglia sul 6-6 del secondo set ed esce dal campo in lacrime su di una carrozzina
di Marco Mazzoni | 03 giugno 2022
L'attesissima semifinale di Roland Garros Nadal – Zverev si conclude nel peggior modo possibile dopo oltre tre ore di lotta e spettacolo. Il tedesco esce dal campo in carrozzina sul 6 pari del secondo set per una bruttissima distorsione alla caviglia. In un recupero verso destra il suo piede si è completamente bloccato nella terra battuta del Chatrier, per uno strappo violento che lo fa crollare a terra piangente.
Sasha torna in campo dopo pochi minuti con le stampelle solo per stringere la mano al rivale. L'incontro si chiude col punteggio di 7-6 6-6 ritiro di Zverev. Rafa domenica si giocherà il 14esimo titolo a Parigi.
Non era certamente questo il regalo che Nadal si aspettava per celebrare sul campo a lui più caro il compleanno n.36. La conclusione amara della prima semifinale di Roland Garros offusca una partita che ha emozionato fin dai primi punti ed è proseguita proponendo un'alternanza continua di situazioni di gioco, spunti tecnici e tattici di grande interesse e soprattutto grande spettacolo.
Zverev era partito fortissimo: sostenuto dal servizio, ha messo alle corde Nadal con un pressing da fondo campo micidiale. Con un tempo di impatto eccezionale col diritto (per lui quasi insolito a questo livello) ha sorpreso Nadal con improvvise accelerazioni in lungo linea, chiudendo poi il punto col rovescio incrociato o con un altro diritto nell'angolo scoperto. Una macchina infernale lo Zverev dell'avvio, capace di prendersi il campo con tempi di gioco estremamente rapidi e capitalizzare un palleggio di Nadal mano intenso ed incisivo del solito.
Nadal si è affidato non alla potenza ma alla sua intelligenza tattica, grinta e lucidità per invertire l'inerzia del match. Non riuscendo a spingere come nelle giornate migliori, è uscito dal pressing di Zverev usando in modo sapiente le variazioni (palle corte, cambi di ritmo, discese a rete) e, agganciato il rivale nello scambio ad alta rotazione, portandolo a prendersi un rischio per chiudere il punto.
Ma la vera forza di Rafa, quello che lo rende un tennista quasi impossibile da battere a Parigi, è la capacità di reagire nei momenti di difficoltà con giocate mai banali, che mettono tensione e dubbi nel rivale. Infatti Zverev ha sprecato più situazioni di vantaggio, come i quattro set point sul 6-2 nel tiebreak del primo set. Errori provocati dalla tensione del momento ma soprattutto da un Rafa mai domo. Il passante di diritto in corsa sul 6 punti a 5, che ha ribaltato un punto costruito un modo impeccabile da Zverev, è la foto del match e di un campione che rifiuta di perdere e trova la giocata straordinaria nel momento decisivo.
La partita nel secondo parziale è diventa ancor più dura fisicamente (il livello tecnico è un po' sceso) e la sensazione è che le gambe di Nadal fossero meno reattive, sia nei recuperi che a sostenere la spinta da fondo campo. Zverev ha fallito la chiusura del set servendo sul 5-3 per pura tensione, ma poi è riuscito a ritrovare negli ultimi giochi un gran livello e lo sguardo “cattivo”. Non sapremo mai come sarebbe andata se il tedesco fosse riuscito a vincere il secondo set.
Il primo set è una partita nella partita, un film straordinario che esalta le qualità dei due giocatori regalando tonnellate di emozioni al pubblico. Zverev scatta dai blocchi con un livello di gioco impressionante. Strappa il break a Rafa nel primissimo game e serve con qualità, imponendo un gran ritmo da fondo campo nello scambio e trovando affondi perfetti. Nadal soffre ma è bravo a restare in scia, nonostante sia costretto a rincorrere. Sul 4-3 Zverev avverte la tensione: la prima di servizio si inceppa, diventa conservativo e commette due gravi errori, una smorzata completamente errata e poi un doppio fallo sul 40 pari. Regala letteralmente il contro break a Nadal che fissa lo score sul 4 pari. Rafa ringrazia e passa in vantaggio per la prima volta nell'incontro sul 5-4. Il gioco del tedesco non scorre più così rapido, offensivo e sicuro, commette errori e concede tre set point. Si salva aggrappandosi alla battuta. Il set diventa una lotta feroce e bellissima. Nadal salva due palle break sul 5 pari con altrettanti serve and volley, si arriva al tiebreak. Zverev ritrova sicurezza, spinge con potenza sulle traiettorie troppo centrali di Nadal e vola avanti 6 punti a 2. Mai dare Rafa per “morto”: il tedesco non sfrutta i 4 set point, sbagliando alcune scelte e inchinandosi a un passante di diritto in corsa di Rafa che sfida le leggi della fisica. Nadal rimonta e si aggiudica il “decider” per 10 punti a 8 con un altro passante di diritto perfetto. 93 minuti di spettacolo purissimo, troppe occasioni non sfruttate per il tedesco, ma che cuore e classe l'iberico.
La bagarre della fase finale del primo set continua all'avvio del secondo. Nadal inizia con altro vigore e velocità, sia di piedi che di palla, ma commette errori nello scambio. Zverev è meno sicuro rispetto alla fase iniziale della partita ma continua a spingere con potenza sul rovescio di Rafa. Il livello di gioco è calato, gli errori dominano rispetto ai colpi vincenti ed entrambi sono in crisi col servizio, con ben sei break nel primi sette game. Sul 4-3 Zverev, Nadal al servizio commette alcuni errori non da lui, come uno smash largo con i piedi a due passi dalla rete, e subisce il quarto break consecutivo. Il tedesco serve per il secondo set avanti 5-3, ma commette tre doppi falli che gli costano l'ennesimo break (ottavo nel set).
All'improvviso, la svolta drammatica che chiude mestamente la partita. Sul punto che manda il secondo set al tiebreak Zverev cade malamente a terra, la caviglia si è piantata per terra. Urla disperato Alexander, viene portato via dal campo in carrozzina piangente. Rientra poco dopo in stampelle, solo per salutare il grande avversario e il pubblico.
Nadal domenica scende in campo da favorito per la 14esima Coppa dei Moschettieri e 22esimo Slam in carriera. In caso di successo diventerebbe il più anziano giocatore a vincere il Roland Garros e per la prima volta riuscirebbe a vincere i primi due Major della stagione. Con il successo contro Zverev, Rafa porta a 111 vittorie e sole 3 sconfitte il bilancio nel torneo. Numeri da capogiro.