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US Open, Sabalenka bis in semifinale: la aspetta la sfida con Swiatek

La bielorussa, in campo come atleta neutrale, è l'unica giocatrice arrivata in semifinale allo US Open 2021 e 2022. Sconfitta in due set l'ex numero 1 del mondo Karolina Pliskova. Infinale affronterà la n.1 del mondo che ha battuto in due set la statunitense Pegula

di | 07 settembre 2022

Aryna Sabalenka torna per il secondo anno consecutivo in semifinale allo US Open. E' la sola giocatrice che sia riuscita a spingersi fra le migliori quattro a Flushing Meadows nelle ultime due edizioni del torneo. La bielorussa, in campo come atleta neutrale, ha sconfitto l'ex numero 1 del mondo Karolina Pliskova 61 76(4).

Nel primo set non c'è stata storia. Sull'Arthur Ashe Stadium Sabalenka parte come se volesse cancellare la sconfitta in tre set incassata nella semifinale di Wimbledon 2021, nel loro ultimo confronto Slam. Il 6-1 del primo set, completato in 28 minuti, è lo specchio di quanto visto in campo e allo stesso un'anomalia rispetto alle passate sfide.

Nel secondo, va in scena il tipo di partita che tutti si aspettavano fin dall'inizio. Pliskova sale di livello con i colpi di inizio gioco, Sabalenka continua però a ribattere colpo su colpo senza perdere campo e si guadagna anche una palla break che potrebbe portarla a servire per il match sul 5-3.

Pliskova si salva e riesce ad allungare al tiebreak, ma non basta per forzare il match al terzo set. "Mi aspettavo una partita di alto livello, con tanti scambi. Ho cercato di farla sudare su ogni punto" ha detto Sabalenka che ha giocato la sua miglior partita al servizio dell'intero 2022. Ha chiuso infatti il match con sette ace e senza mai concedere palle break. Per la prima volta dalla semifinale della scorsa stagione allo US Open, ha vinto cinque partite di fila.

Eppure il torneo di Sabalenka avrebbe potuto terminare già al secondo turno quando si è trovata sotto 26 15 contro l'estone Kaia Kanepi. Ma nonostante 41 gratuiti e 11 doppi falli è riuscita a rimontare contro una giocatrice abituata a battere le migliori del mondo negli Slam.

Sabalenka, capace di combinare un tennis potente e una tendenza spesso apparentemene insopprimibile per l'auto-distruzione, ha rischiato anche negli ottavi contro Danielle Collins, statunitense finalista quest'anno all'Australian Open. Anche in questo caso si è trovata a un passo dalla sconfitta, anche stavolta ha chiuso in tre. La bielorussa, in campo come atleta neutrale, ha confermato come lo Us Open sia il suo Slam migliore. Ha vinto 14 delle 18 partite giocate (prima di Pliskova) e ha raggiunto qui una delle due precedenti semifinali Slam.

La 24enne ha mostrato per la prima volta il suo potenziale al torneo di New Haven, classico appuntamento che precede l'ultimo Slam dell'anno. Qui nel 2018 vinse il suo primo titolo WTA in carriera, come già avevano fatto in passato le future numero 1 del mondo Simona Halep e Caroline Wozniacki.

Sabalenka non è ancora riuscita nello stesso exploit. E' arrivata a conquistare dieci titoli WTA, è salita al massimo al numero 2 del ranking, ma non ha ancora giocato una finale Slam. Tuttavia preferisce essere conosciuta come una lottatrice, per quanto incostante, e non come una giocatrice che ha reso al di sotto del suo potenziale. 

SWIATEK, CHE FATICA CON PEGULA...

In semifinale la aspetta la sfida con la n.1 del mondo Iga Swatek che ha fermato la corsa di Jessica Pegula, in questo momento n.1 del tennis statunitense.

La polacca si è imposta in due set, non senza faticare: un 6-3 7-6(4) in un’ora e 53 minuti, un match chiuso con un tie-break molto tirato.

Pegula, che a fine torneo salirà al n.5 della classifica mondiale, suo best ranking, dopo aver perso nettamente la prima partita (Swiatek ha conquistato 16 degli ultimi 18 punti del set) ha lottato punto a punto nella seconda, un set da montagne russe in cui le giocatrici si sono strappate il servizio 10 volte in 12 game.

Subito in vantaggio di un break Swiatek si è fatta raggiungere e la vicenda è diventata un’alternanza di emozioni, con scambi molto lunghi. Il più clamoroso è stato quello da 23 colpi con cui Pegula si è portata avanti 40-30 sul 4-4. Nel punto successivo l’americana è stata vittima di un nastro sfortunato dopo un'altra battaglia da 20 colpi e due punti dopo Swiatek è andata servire per il match sul 5-4.

La partita però non era finita, la n.1 si è fatta strappare la battuta e c’è voluto il tie-break per arrivare alla decisione finale. Ancora una volta il servizio non è stato un fattore determinante: 7 dei punti giocati sono stati conquistati da chi rispondeva. L’ha spuntata Swiatek ma con la consapevolezza che anche una n.1 del mondo come lei ha ancora ampi margini di miglioramento.

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