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L'azzurro lotta duramente nei primi due set per venire a capo di Brandon Nakashima, sconfitto in quattro set grazie ad una crescita impressionante del suo livello, soprattutto con i colpi di inizio gioco. Negli ottavi di finale trova Ilya Ivashka
di Marco Mazzoni | 04 settembre 2022
Impressionante crescendo di Jannik Sinner nella notte di Flushing Meadows. L'azzurro cede un primo set molto lottato allo statunitense Brandon Nakashima (n.69 ATP), quindi trova i giusti riferimenti in campo cambiando posizione alla risposta e prendendo sicurezza nei propri colpi, spaccando l'incontro di terzo turno a suo favore e scappando via verso il successo col punteggio di 3-6 6-4 6-1 6-2. Sinner (n.13 al mondo e testa di serie n.11) si qualifica per gli ottavi di finale, dove non trova Lorenzo Musetti ma il bielorusso Ilya Ivashka, n.73 ATP, alla quarta presenza nel tabellone di US Open, mai arrivato così avanti nel torneo.
La prestazione di Sinner è stata molto importante per la sua capacità di affrontare e risolvere i problemi posti dal californiano (mai affrontato prima) trovando le chiavi per scardinarne il “muro” alzando il proprio livello gioco. Segnale evidente di lucidità tattica e flessibilità. I due sono piuttosto vicini, non solo per essere nati nell'agosto del 2001 a 13 giorni di distanza ma per stile di gioco, un tennis di pressione da fondo campo sostenuto da ottimi appoggi con i piedi e velocità d'esecuzione. Nakashima è partito molto bene, intenso, “cattivo”, centrato. Jannik ha impiegato un set per trovare le giuste sensazioni, soprattutto in risposta, colpo con il quale ha stentato all'avvio anche per un buon ritmo e precisione imposta dall'americano col servizio.
Dal secondo set la musica è cambiata: Sinner ha spostato la posizione in risposta, assai più arretrata, come poche volte gli è capitato di recente in carriera. Ha scelto di concedere campo a Nakashima, rischiando di aprire molto l'angolo, ma con questa mossa ha guadagnato tempo per arrivare sulla palla e spingerla con forza e profondità. La tattica ha pagato lauti dividendi perché Brandon non ha nello slice stretto un colpo sicuro che usa con frequenza, cercando maggiormente una soluzione potente al centro. Sinner con questa novità è riuscito ad impostare la maggior parte degli scambi, buttando ben dietro la riga di fondo il rivale con le sue risposte profonde e acquistando una posizione di vantaggio che ha capitalizzato grazie a colpi di un'intensità micidiale.
Inoltre Sinner nel corso nel match è cresciuto progressivamente al servizio, arrivando a ben 16 ace complessivi, ma oltre ai punti vincenti è stata decisiva la qualità del colpo, aggressivo e continuo. Dal secondo set Nakashima è stato costretto a rincorrere, subendo accelerazioni vincenti e anche diverse discese a rete davvero ben eseguite. Un Jannik che col passare del match è decollato con un livello di gioco notevolissimo, si è preso il campo con forza e qualità.
Nakashima inizia il match al servizio e salva tre palle break, ma anche Sinner scatta lento, con un doppio fallo e due chance cancellate al rivale. L'azzurro scarica colpi potenti ma non trova la chiave per arginare la battuta del rivale, che gioca con ottimo ritmo e sbagliando poco. Nel sesto gioco arriva un turno di battuta complicatissimo per Jannik, alti e bassi tra ace, errori e un doppio fallo che gli costa un'altra palla break. Si salva ancora l'azzurro, ma capitola sulla terza chance del game, per il 4-2 Nakashima. Il 21enne di San Diego non concede niente nei propri game e chiude il primo set per 6-3.
Dal secondo set Jannik cambia marcia, soprattutto in risposta ma tutto il suo gioco cresce di intensità, sempre più offensivo e proiettato avanti per non lasciare spazio allo statunitense di spingere con i piedi vicini alla riga di fondo, da dove nel primo parziale ha trovato accelerazioni che l'hanno messo in difficoltà.
Con impatti sempre più puliti e potenti si prende via via il campo ed è pronto anche a scendere a rete, scegliendo spesso l'attacco al centro per non dare angolo al passante dell'avversario. Il parziale è duro, contraddistinto da scambi lunghi e faticosi. Sinner si prende un break di vantaggio che lo porta 3-1 ma con un brutto turno di servizio nel settimo game restituisce il break.
È l'ultimo passaggio a vuoto dell'altoatesino. Jannik mette letteralmente il turbo, serve benissimo e in risposta scarica drive profondi, rapidissimo poi ad avanzare verso il campo, girarsi col diritto e spingere a tutta. Nakashima si salva nell'ottavo game, ma niente può sul 5-4, sotto la pressione micidiale di Sinner. Alla quinta palla break cede il secondo set per 6-4.
La partita gira definitivamente dalla parte dell'azzurro. Sinner gioca sicuro, serve bene e continua a martellare in risposta, mentre Nakashima inizia ad accusare un po' la fatica dei primi due set, molto intensi e duri fisicamente, con Jannik ora a tratti incontenibile nella spinta. Commette pochi errori e spinge tanto Sinner, si prende due break nel quarto e sesto game, vincendo nettamente il terzo set per 6-1.
Ormai l'azzuro ha il match in pugno. All'avvio del quarto set Jannik risponde con potenza e precisione, imposta lo scambio sul quel ritmo e intensità difficile da gestire per Nakashima. Con un diritto imprendibile strappa il break dell'1-0 che consolida con un turno di servizio perfetto. Brandon cerca di restare aggrappato al match cercando di spezzare il ritmo con il back di rovescio o buttandosi a rete, ma Jannik è rapidissimo nel cercare la palla con i piedi, trovare appoggi ideali con i quali scarica colpi potenti che disarmano ogni tentativo dello statunitense. Come dicono a Flushing, Sinner “on fire”. Con un doppio break l'azzurro vola verso il successo e gli ottavi di finale.
Contro Ilya Ivashka parte sulla carta favorito, ma il bielorusso è un avversario da prendere con le molle, visto che non avrà niente da perdere e sta giocando “sulle nuvole” un tipo di gioco che può infastidire Jannik.