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Iga si aggiudica l'edizione 2022 degli US Open superando in finale Ons Jabeur. È il terzo titolo dello Slam per la polacca dopo i due successi a Roland Garros. La tunisina perde la seconda finale Slam consecutiva dopo Wimbledon
di Marco Mazzoni | 11 settembre 2022
Le lacrime di gioia versate da Iga Swiatek dopo il match point trasformato sull'Arthur Ashe sono la immagine più bella e potente della finale degli US Open 2022. Ci mostrano il cuore e la fragilità di una ragazza che nella trance del match può apparire fredda, agonisticamente feroce, inscalfibile, ma che dentro cova forti emozioni e insicurezze. Una tennista che ha dominato la prima parte della stagione e che a New York vince il terzo Slam in carriera con pieno merito, superando la tunisina Ons Jabeur col punteggio di 6-2 7-6(5), a conclusione di una prestazione a tratti incontenibile per qualità e intensità. Una vittoria meritata, costruita con un inizio di partita eccezionale nel quale ha imposto il suo tennis consistente di pressione con una qualità e ritmo a tratti impressionanti, da vera numero uno. Jabeur solo da metà del secondo set ha trovato la chiave per incidere in risposta, rientrare in un match che pareva perso e quindi mettere in difficoltà Iga, ma non è riuscita a sfruttare tre palle break sul 4 pari per portarsi in vantaggio, approfittando dell'unico momento di calo della polacca.
Swiatek ha mostrato in finale una condizione psicofisica notevole, giocando con grande lucidità e intensità, spingendo tanto ma senza prendersi rischi enormi. Un tennis solido e continuo, che ha permesso alla polacca di tenere in mano lo scambio facendo correre la rivale, prendendola spesso in contro piede. Jabeur non è riuscita a “tenere ferma” Swiatek, non ha avuto il tempo per imbastire il suo tennis tattico, per lavorare la palla col rovescio in back ed alzare la parabola col diritto. Tanto che solo da metà del secondo set, quando Iga è leggermente indietreggiata perdendo campo, è riuscita ad attaccare con convinzione e produrre colpi vincenti non estemporanei. Ons per gran parte del match è stata travolta dal pressing della polacca, troppo precisa nella spinta, poco fallosa e bravissima nel passare da difesa ad attacco forte della propria velocità in campo. Nel lottato finale del secondo set, tie-break incluso, la maggior freddezza e consistenza di Iga hanno fatto la differenza.
Iga inizia la finale con grande intensità, sia nei colpi che soprattutto con i piedi, rapidissimi nell'arrivare sulla palla tanto da portarla in posizione ideale per produrre un forcing potente e preciso. Jabeur è visibilmente contratta, nel secondo game subisce il pressing in risposta della polacca, un vero fiume in piena che travolge la tunisina. Con un parziale di 8 punti a 1 lo score segna 2-0 Swiatek.
Ons è incerta, con tempi di gioco così ridotti all'osso non riesce a creare variazioni, nemmeno col suo back di rovescio, mentre col diritto (termometro del suo tennis) non trova profondità e angolo. Jabeur è totalmente in balia della rivale, come dimostra il 3-0 (e 12 punti a 2). Ons entra in partita nel quarto game, finalmente muove lo score e in risposta sul 3-1 spara due improvvisi lungo linea (un diritto, e poi un rovescio) fenomenali. Ottiene due palle break sul 15-40 e con il quarto vincente del game strappa il turno di battuta alla polacca per il 3-2.
È solo un momento, il match non gira. Swiatek trova una reazione immediata, apre a tutta il campo ed entra per l'affondo col diritto, tornando subito avanti sul 4-2. Impressiona la rapidità con cui Iga anticipa la palla e spinge, senza cercare “la riga” ma spostando continuamente l'avversaria, costretta a rincorrere o cercare una pallata definitiva. Jabeur si butta avanti con coraggio, ma i risultati sono modesti. Con l'ennesimo forcing condotto con i piedi sulla riga di fondo, Swiatek forza l'errore di rovescio della tunisina che chiude il primo set 6-2.
All'avvio del secondo set Jabeur cerca di forzare al massimo in risposta ma Swiatek si difende da campionessa, trovando letteralmente la riga con due accelerazioni micidiali lungo linea e vincendo il primo game. Ons non riesce a fare la differenza col servizio, cerca di cambiare qualcosa spingendo a tutta o buttandosi a rete, anche con una smorzata impossibile da giocare con precisione uscendo da uno scambio troppo rapido.
Tentativi rischiati senza successo: Swiatek con l'ennesimo sprint da velocista si avventa col rovescio su di un attacco incerto di Jabeur e trova un'accelerazione perfetta che le vale il break del 2-0. Un colpo quasi da K.O. per la 28enne di Ksar El Hellar, incapace di arrestare l'ondata della 21enne di Varsavia trovando una contromossa efficace.
Avanti 3-1, Iga incappa nel primo turno di servizio incerto di tutto il match, scivola 15-40 e corre a rete con un attacco troppo morbido, subendo il passante di Ons che improvvisamente recupera il break di svantaggio, quando ha rischiato di finire sotto 4-0. Il match si accende: come nel primo set, Swiatek ritrova immediatamente continuità nella spinta, tira su il “muro” portando la rivale a sbagliare e si riprende il break di vantaggio, per il 4-2; stavolta Jabeur non molla la presa, rischia tutto in risposta e alla terza chance recupera lo svantaggio impattando lo score sul 4 pari.
Iga ha perso campo, Ons ha più tempo per attaccare e spazio per aprire l'angolo con il diritto incrociato. Con coraggio Jabeur si porta 15-40, può mettere la testa avanti per la prima volta nel match. Swiatek non trema, serve al corpo per non dare angolo in risposta.
Salvando tre palle break, la polacca si porta avati 5-4. Sul 6-5 e 30 pari, Ons stecca un diritto, è match point Swiatek, ma non lo sfrutta. Si va al tie-break. Ha troppa fretta Jabeur nel cercare l'affondo, regala un diritto banale che manda avanti 4-2 Swiatek.
Anche il braccio di Iga diventa rigido, stavolta è lei a regalare un diritto in rete per il 4 pari e poi un rovescio per il 5-4 Jabeur. Con un diritto lungo linea splendido la polacca si prende il punto del 5 pari. Con una risposta potente Swiatek si procura il secondo match point, al servizio su 6 punti a 5. È quello buono, vola via lungo il diritto di Ons. Crolla a terra la polacca, è la campionessa degli US Open.
Per Swiatek quello di New York è il decimo trofeo in carriera e terzo Slam, mentre la tunisina perde la seconda finale Major consecutiva dopo quella di Wimbledon. Lunedì Iga e Ons saranno prima e seconda sia nel ranking WTA che nella Race stagionale. Swiatek segna anche il record di prima tennista polacca capace di vincere lo Slam della “grande mela” e diventa la nona nell'era Open a conquistare tre Slam prima di compiere 22 anni, in compagnia di leggende come Serena Williams, Monica Seles, Steffi Graf e Chris Evert.