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Eventi internazionali

Da Firenze a Milano, i campioni di domani passano da qui

Roger Federer e tanti altri numeri 1 (e vincitori di Slam) in campo maschile. Simona Halep e diverse altre campionesse tra le donne. Dare un'occhiata agli albi d'oro dei cinque tornei Under 18 della primavera italiana è come sfogliare un libro di storia del tennis

24 aprile 2022

La pandemia aveva scombussolato tutto, nel tennis come nelle vite di ognuno di noi, ma tra i professionisti del circuito Atp e i giovani del panorama Juniores Itf erano stati proprio i secondi ad avere la peggio. Molti tornei internazionali Under 18 sono stati cancellati per due anni di fila, 2020 e 2021, altri sono andati in scena nella scorsa stagione, solo grazie alla pazienza e all'impegno di dirigenti che hanno dovuto affrontare comunque mille vincoli e altrettante difficoltà organizzative. Così questo 2022 diventa davvero l'anno del ritorno alla normalità, non solo per i grandi, ma pure per quei ragazzi che stanno cercando di farsi le ossa per arrivare un giorno a gareggiare coi pro. 

La questione riguarda anche l'Italia, uno dei Paesi più attivi se parliamo di organizzazione di eventi. Limitandoci al circuito su terra in primavera, quello che accompagna i tennisti al Trofeo Bonfiglio di Milano, ci sono in tutto cinque appuntamenti che vantano albi d'oro ricchi di campioni. Personaggi che poi si sono presi Slam, Masters 1000, il ruolo di numero 1 Atp e Wta. Il Città di Firenze, già terminato la scorsa settimana, ha dato il via alla serie che prosegue con l'appuntamento di Salsomaggiore (da lunedì 25 aprile), e ancora con Prato (dal 3 maggio) e Santa Croce sull'Arno (dal 9 maggio), quest'ultimo unico evento di Grado 1 (gli altri sono tutti di Grado 2). Dal 16 al 22 maggio, infine, il clou con il grado A del Bonfiglio, che già nel 2021 aveva riportato alcuni dei migliori talenti del mondo sui campi in terra di via Arimondi.

UNDER 18 IN ITALIA: PARATA DI STELLE - LA GALLERY

Under 18 in Italia, una parata di stelle

BONFIGLIO

Proprio lo scorso anno, gli organizzatori degli Internazionali d'Italia Juniores avevano dovuto posticipare l'evento a metà luglio, in piena estate, per andare incontro alle esigenze di un calendario ancora condizionato dalle restrizioni causa Covid. Vinsero il peruviano Gonzalo Bueno e la filippina (allieva dell'Academy di Rafa Nadal) Alexandra Eala, in un'edizione numero 61 che vide parzialmente stravolte le previsioni della vigilia. Capita spesso, peraltro, nei tornei giovanili, che le teste di serie più attese non arrivino in fondo.

Ma capita pure che a vincere siano delle future stelle del panorama mondiale. In questo senso il Bonfiglio – grado A come gli Slam – ha pochi rivali. E senza andare troppo a ritroso, basta ricordare i successi di Stefanos Tsitsipas (2016) e Alexander Zverev (2013). Due che adesso fanno a gara a chi arriva prima a toccare la vetta della classifica mondiale. Tra le donne, cambia poco: troviamo Elena Rybakina (2017), Belinda Bencic (2013), Sloane Stephens (2009) e Simona Halep (2008). Tutto ciò, senza contare coloro che da Milano sono passati ma hanno perso prima. Tra cui un certo Roger Federer.

FIRENZE

Parlando di Roger, arriviamo a Firenze, il torneo che lo svizzero vinse nel 1998 piegando in finale Filippo Volandri, attuale capitano della Nazionale italiana di Davis. Il torneo toscano ha fatto da apripista e si è concluso domenica scorsa con una doppia finale tutta tricolore. Nel torneo maschile, vittoria di Lorenzo Ferri su Federico Bondioli. Tra le ragazze, titolo a Giorgia Pedone, per il ritiro nell'ultimo atto di Federica Urgesi. I quattro azzurri possono cominciare a sognare, dando un'occhiata all'albo d'oro dell'evento toscano. Tra gli uomini, il dopo Federer ha visto passare, tra gli altri, il russo Karen Khachanov e il nostro Lorenzo Musetti. In campo femminile, vale la pena di citare Clara Tauson (2018), Liudmila Samsonova (2016), Sara Sorribes Tormo (2013) o di nuovo Simona Halep (2007). Il torneo, nato nel 1976, è rimasto fermo due anni, causa pandemia, tornando quest'anno con una bellissima edizione.

SALSOMAGGIORE

Da lunedì scatta invece l'appuntamento di Salsomaggiore, altro grande classico sospeso nel 2020 prima della ripresa dello scorso anno (a fine agosto), coi successi di Daniele Minighini e della turca Melisa Ercan. Stavolta si ritorna alla data consueta, e ritornano alla mente tutte le grandi vittorie dei campioncini che poi si sono imposti all'attenzione del grande pubblico nel circuito pro. Quando si dice 'Salso', nel tennis, si pensa ad Andrea Gaudenzi (1990), a Joachim Johansson (1999), o più di recente a Matteo Berrettini (2014). Tra le donne, nell'albo d'oro troviamo i nomi di Dinara Safina e Vika Azarenka, entrambe salite poi fino al numero 1 del ranking Wta.

PRATO

Il torneo internazionale di Prato comincia la sua avventura negli anni Ottanta, e all'inizio è un tripudio tricolore, con il doppio successo di Omar Camporese, nel 1984 e nel 1986. Tra il 1995 e il 1997 arrivano tre anni, d'oro, con i trionfi in rapida successione di Tommy Haas, Ivan Ljubicic e Roger Federer. Nel 2003 è la volta di Andy Murray, mentre è del 2013 la finale più prestigiosa, quella tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev, vinta dal russo. Tra le donne, spicca la doppietta di Yulia Putintseva tra 2009 e 2010, mentre Roberta Vinci alzò il trofeo nel 1999, precedendo altre due future protagoniste del Tour, le russe Vera Zvonareva e Dinara Safina. A Prato non si è giocato nel 2020 e nel 2021, dunque si ripartirà regolarmente quest'anno dopo la pandemia.

SANTA CROCE

A completare il poker di tornei che portano al Bonfiglio c'è l'appuntamento di Santa Croce sull'Arno, sempre in Toscana. Anche questo, fermo per due stagioni. Tra gli uomini, i ricordi più emozionanti degli ultimi anni sono legati al trionfo di Dominic Thiem (2010), ma se torniamo al 1992 c'è un certo Kafelnikov che rappresenta un altro big passato dall'Italia nella sua fase di formazione. Tra le donne, dagli anni Duemila è stato un susseguirsi di campionesse: Dulko, Kirilenko, Pavlyuchenkova, Konta, Putintseva, Bencic, Kasatkina.

A metterli insieme, questi cinque tornei, costruiscono una buona fetta di storia del tennis, italiano e internazionale. Ecco perché bisogna continuare a seguirli, fin dai primi turni. Aguzzando la vista per scovare quelli che fra pochi anni saranno in lizza per prendersi gli Slam.

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