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Lorenzo Musetti raggiunge la seconda settimana al Roland Garros senza perdere un set. Sconfitto Norrie al terzo turno. Lo aspetta Alcaraz o Shapovalov
di Alessandro Mastroluca | 02 giugno 2023
Maglia verde, pantaloncini bianchi, terra rossa ai piedi. L'Italia del tennis si specchia in Lorenzo Musetti, mai così scintillante sulla superficie più amata dagli italiani. Il carrarino ha raggiunto gli ottavi per la seconda volta in carriera, e ci è riuscito senza cedere un set. Dopo i successi su Elias Ymer e Aleksandr Shevchenko, ha dominato Cameron Norrie, numero 13 del mondo, 61 62 64. Ha completato così la seconda vittoria contro un Top 20 in uno Slam, dopo il successo su David Goffin al Roland Garros 2021, il suo primo successo in assoluto in uno Slam. Da lì si è lanciato fino agli ottavi di finale, fino al match perso per ritiro al quinto dopo essere stato avanti due set a zero contro Novak Djokovic. Per andare un passo più in là, dovrà superare Carlos Alcaraz che ha dominato 61 64 62 Denis Shapovalov.
Musetti parte spavaldo, prende il campo velocemente, attacca Norrie nell'angolo destro e scende a rete. Così completa il break nel primo game di risposta (2-0). L'evoluzione, la maturazione del carrarino passa per la razionalizzazione degli schemi, la semplificazione dei movimenti a partire dal servizio, e da un grande lavoro fisico che gli ha permesso uno scatto tecnico essenziale. Ovvero gli consente di non perdere campo quando colpisce in corsa, soprattutto il diritto, ma di ribaltare lo scambio passando in una mossa dalla difesa al contrattacco.
Norrie gli lascia tempo per manovrare, e quel tempo l'azzurro lo usa al meglio. Firma un secondo break, sale 5-1, va a servire per il set e chiude alla seconda occasione dopo 31 minuti da esibire come manifesto del Musetti di oggi e annuncio del Musetti di domani.
Soddisfatto il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri, seduto accanto a Umberto Rianna nell'angolo di Lorenzo Musetti, alle spalle del coach Simone Tartarini.
Anche nel secondo set Norrie, che si lamenta della tensione delle corde della sua racchetta, inizia in salita. Il primo game, con il britannico al servizio, dura oltre sette minuti. Il mancino che ha conosciuto tutte le strade del mondo (nato in Sudafrica, cresciuto in Nuova Zelanda, laureato negli USA) cancella con un ace al centro la prima palla break del parziale.
Il rovescio di Lorenzo Musetti (Getty Images)
Norrie è un giocatore cerebrale, tatticamente completo e tutt'altro che basico, capace di adattarsi nel corso dei match. Eppure Musetti lo costringe costantemente a un ruolo di comparsa. L'azzurro parte subito con un break di vantaggio anche nel terzo, e il britannico deve inventare numeri come un diritto lungolinea col corpo indietro per stare in partita e provare a contrastare l'effetto dei suoi oltre 40 errori. Si scuote, però, Norrie che dopo un'ora e 42 minuti si guadagna la prima palla break della partita. E la trasforma con un tracciante di diritto in diagonale in corsa: 3-3.
Musetti manca una palla del contro-break nel settimo game, ne salva due del potenziale doppio break nell'ottavo, chiuso con due prime pesanti al tredicesimo e quattordicesimo punto. La tensione aumenta, e si percepisce. Ma Musetti tiene, quando serve. Norrie si avvicina e regala, concede tre palle break in un cruciale nono game. Arginate le prime due, alla terza il britannico si getta avanti con un serve and volley inatteso, più disperato che coraggioso. L'azzurro passa, breaka, lancia l'urlo di battaglia e va a servire per il match. Inventa un'ultima magia, un passante di diritto che scalda le mani ai tifosi, poi si gode gli applausi per lo spettacolo appena fornito. Per la promessa di nuovi orizzonti.