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Wu Yibing completa contro Shapovalov la prima vittoria contro un Top 30 e raggiunge per la prima volta i quarti ATP. Fino a Wimbledon, difende solo 40 punti in classifica. La prossima settimana sarà numero 1 di Cina
di Alessandro Mastroluca | 09 febbraio 2023
"Quest'anno posso entrare in Top 30". Si è dato un obiettivo ambizioso Wu Yibing, numero 97 del mondo e secondo cinese di sempre entrato in Top 100 nei Pepperstone ATP Rankings, la classifica computerizzata del circuito maschile introdotta nel 1973, dopo Zhang Zhizhen.
Da lunedì sarà il numero 1 di Cina grazie ai quarti di finale al Dallas Open, ATP 250 trasmesso in diretta su SuperTennis e integralmente su SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel. Wu li ha centrati per la prima volta in un torneo del circuito maggiore, dopo aver sconfitto 76(1) 64 Denis Shapovalov, numero 27 del mondo. Questo successo, il primo che ha ottenuto contro un Top 30, lo proietta virtualmente alla posizione numero 90 nel ranking ATP, secondo le proiezioni ufficiali in tempo reale, due posti sopra il connazionale.
Eppure solo ad aprile di un anno fa Wu Yibing era numero 1869 del mondo. Il 23enne di Hangzhou, campione allo US Open junior 2017, non ha giocato nel circuito da marzo 2019 a gennaio 2022 a causa di una serie di infortuni al gomito, alla schiena, alla spalla, al polso. Si è limitato, anche per via della pandemia, a giocare in Cina tra il 2020 e il 2021. Il ritorno nel circuito internazionale a gennaio 2022 nell'ITF di Cancun non è andato esattamente come previsto.
E' infatti caduto con conseguente distorsione alla caviglia. Un infortunio simile per dinamica alla scivolata di Alexander Zverev nella semifinale del Roland Garros che gli è costata sette mesi di stop e lesioni a sette tendini della caviglia. Per sua fortuna, Wu non è andato incontro alle stesse conseguenze. Il cinese ha vinto il torneo successivo che ha giocato, un altro evento del circuito ITF ad aprile in Florida ed è passato a giocare poi il circuito Challenger, tornei di categoria superiore rispetto agli ITF.
Nell'estate del 2022 ne ha vinti tre di fila, a a Orlando, Rome e Indianapolis dove ha salvato sei match point in finale contro Aleksandar Kovacevic. Con quattro trofei conquistati a livello Challenger, Wu è il cinese più titolato nel circuito.
"Queste partite mi hanno dato grande fiducia, mi hanno fatto capire che posso competere con i Top 100" ha detto allora. Con queste basi e su questi presupposti si è presentato ad agosto a Flushing Meadows, lì dove tutto era iniziato cinque anni prima. Ha superato le qualificazioni come il connazionale Zhang Zhizhen, diventati i primi cinesi nell'era Open nel main draw dello US Open.
Zhang si è fermato al primo turno, Wu invece ha fatto la storia. Ha sconfitto Nikoloz Basilashvili al primo turno dello US Open, diventando così il primo cinese a vincere un match in uno Slam dal 1959 quando Mei Fu Chu superò al primo turno di Wimbledon il brasiliano Ronald Barnes (poi perse nettamente dal danese Torben Ulrich, padre del batterista dei Metallica). Wu ha poi superato anche il portoghese Nuno Borges al secondo turno, e ha perso al terzo contro il campione in carica Daniil Medvedev.
Il tennis in Asia, non solo Cina
Finalista al Challenger di Cleveland la scorsa settimana, Wu si descrive come un giocatore più consapevole, sempre aggressivo ma meno frettoloso. Ha lavorato sul servizio e migliorato la risposta, e appare consapevole di quel che ancora gli manca per inseguire il suo ambizioso obiettivo stagionale.
"In genere, noi giocatori cinesi ci alleniamo tanto sul gioco da fondo - spiegava la scorsa estate -. Ci mancano però alcuni aspetti, come lo slice o il gioco a rete. E' su questi aspetti che voglio migliorare".
In questa stagione avrà la possibilità di misurarsi con tornei più importanti, la sua classifica attuale gli permetterà di entrare direttamente in tabellone in buona parte degli ATP 250 come il torneo di Monterrey in calendario fra due settimane. Considerato che fino a giugno gli scadranno solo 40 punti nel ranking ATP, che si basa sui migliori piazzamenti nelle ultime 52 settimane, Wu può recuperare un po' del tempo perso per i tanti infortuni. A cui, però, ammette di essere grato. "Mi hanno dato un'esperienza personale diversa - ha detto dopo la vittoria su Shapovalov a Dallas -. Sono più maturo, so dove posso arrivare".