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Al secondo turno Sara e Jasmine hanno battuto al super tie-break le francesi Garcia e Parry sostenuto fino all’ultimo dal tifo da stadio del pubblico di casa
di Tiziana Tricarico | 30 luglio 2024
Loro che “detestavano il super tie-break” ne hanno appena vinto uno, decisamente importante. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno superato in rimonta per 57 63 10-8, dopo oltre due ore di lotta, le francesi Caroline Garcia e Diane Perry. La romagnola e la toscana torneranno in campo giovedì per i quarti di finale contro le vincenti della sfida (in programma mercoledì) tra la coppia britannica Katie Boulter/Heather Watson e quella brasiliana Beatriz Haddad Maia/Luisa Stefani, queste ultime seste teste di serie del tabellone.
Sono stanche ma felici le azzurre. E “Jas”, sconfitta a sorpresa in singolare dalla slovacca Schmiedlova nel pomeriggio, ammette con una bella risata che ce ne vuole per perdere un primo set da 5-2 sopra due volte nella stessa giornata: “Subito il dito nella piaga, bene! Certo che ci ho pensato e…non ho imparato la lezione da oggi! Nel doppio le cose vanno via molto veloci e non c’è tempo di pensare troppo. Ad un certo punto nel primo set eravamo tre contro uno: io giocavo con loro…”, continua ridendo. “E’ stata dura accettarlo e rimettersi lì a lottare però ce l’abbiamo messa tutta e sono contenta che alla fine il super tie-break è andato bene, perché è sempre un terno al lotto”.
L’ultimo passante incrociato di diritto è stato spettacolare: “Mi sono detta ‘lo devo tirare’ - racconta Paolini - tanto se provo il lungolinea sicuramente mi va…lungo”. Ad un certo punto, per due volte di fila, Errani ha servito dal basso: “L’ho deciso in quel momento - spiega Sara - l’ho avvisata che avevo deciso di farli…ed è andata bene visto che abbiamo conquistato tutti e due i punti. Va bene così, come ha detto ‘Jas’ dopo aver perso un primo set che faceva male è stata dura ma siamo state brave. Anche al super tie-break siamo rimaste positive e non era semplice perché loro giocavano bene. C’erano anche tanti italiani tra il pubblico ma quello che gridava ‘coraggio, coraggio’ era mio fratello!”, e giù anche lei una risata.
Vietato, però, parlare di medaglia: “Non si nomina nemmeno”, dicono all’unisono. “Domani andremo a guardarci la sfida da cui usciranno le nostre avversarie: in ogni caso non sarà semplice perché Stefani ha conquistato il bronzo in doppio ai Giochi di Tokyo e Watson è una che di doppi ne ha vinti tanti”.