Sara & Jasmine: “Contente ma già concentrate sul prossimo match”

Sono “moderatamente” contente Sara Errani e Jasmine Paolini, che riportano la bandiera italiana in semifinale alle Olimpiadi dopo cento anni. Ma la 37enne di Massa Lombarda e la 28enne di Bagni di Lucca vogliono restare concentrate. Dopo la sfida vinta contro le britanniche Boulter/Watson (63 61 lo score) davvero concedendo solo le briciole…. “Eravamo cariche, abbiamo fatto un ottimo match tennisticamente e tatticamente - sottolinea Errani - siamo state lucide tutto il tempo, molto cariche. E a tennis abbiamo giocato proprio bene quindi siamo contente ma rimaniamo ‘focus’, concentrate per domani”.

Il prossimo ostacolo - venerdì in semifinale - è la coppia ceca Muchova/Noskova: “Sarà un match durissimo - dice ancora Errani – sono due singolariste molto forti che però giocano molto bene a rete in doppio. Quindi sarà una partita “tosta”: cercheremo di studiarle un po’, di riguardarci i loro incontri qui per vedere come gestiscono i punti. E poi vedremo domani come andrà. Noi sicuramente rispetto a loro abbiamo giocato più volte insieme ma, ripeto, Muchova a rete è fortissima. Sarà dura. Cercheremo di far bene perché è sicuro che abbiamo voglia di provarci. Siamo cariche”.

Ad ogni modo Sara e Jasmine il loro percorso olimpico lo hanno completato, guadagnandosi una doppia chance di competere per una medaglia: “Per adesso ci concentriamo su domani - dice Paolini - abbiamo una semifinale da giocare. Ora cercheremo di capire come affrontarle però l’obiettivo è scendere in campo domani e fare una buona partita”.

Un risultato, la semifinale, che per il tennis italiano mancava da cento anni…: “Prima non lo sapevo - ammette Errani - certo è un buonissimo risultato, una soddisfazione grande ma abbiamo ancora voglia di continuare”.

Da sottolineare il grande momento di forma della veterana azzurra, che oltre che nel doppio con Paolini ha giocato bene anche in singolare (battuta da quella Zheng che andrà a giocarsi l’oro) e nel misto: “Era quello che volevo - sottolinea Errani - quello per cui ho lavorato tutto l’anno. Non è questione di arrivare qui e giocare bene: è questione di averlo preparato e di essermi allenata. Sicuramente son contenta di aver espresso un buon tennis fino adesso, sicuramente era l’obiettivo che avevo in testa e questo ha aiutato. La voglia di far bene è veramente tanta”.

E poi’ c’è il “segreto” delle azzurre: “L’amicizia è il punto forte del nostro doppio – dice Errani convinta - perché credo sia fondamentale avere fiducia nell’altra persona per giocare bene insieme. Allo stesso tempo penso che anche tennisticamente ci compensiamo molto bene: siamo cresciute nell’ultimo anno, abbiamo trovato il miglior modo per giocare insieme, e non era scontato. Un soprannome per la nostra coppia? Vedremo”.