-
Next gen

Next Gen: Draper va come un treno: un Musetti in difficoltà deve arrendersi

Una prestazione mostruosa di Jack Draper mette fine alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Lorenzo Musetti, superato in tre set. Al britannico funziona tutto, mentre il tennis dell’azzurro (che in mattinata ha meditato il forfait) non funziona, così bastano 57 minuti per decidere l’ultimo semifinalista

10 novembre 2022

Il record di tre italiani al via della stessa edizione delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals rimane, ma nelle semifinali di venerdì sera, purtroppo, non ha trovato posto nessuno di loro. Dopo le eliminazioni pomeridiane di Francesco Passaro e Matteo Arnaldi, nella serata dell’Allianz Cloud ha salutato la pattuglia under 21 anche Lorenzo Musetti, ancora provato dalle fatiche di 24 ore prima e sorpreso da una prestazione incredibile di Jack Draper, passato per 4-1 4-0 4-3 nell’incontro che ha chiuso la tre giorni della fase a gironi.

La loro era una sfida da dentro o fuori e il londinese, figlio d’arte ma non dell’ex top-50 Scott bensì di Roger Draper (ex CEO della Federtennis britannica), ha giocato 57 minuti di tennis stellare, imponendo sin dalle prime battute un ritmo incredibile, in linea col format velocissimo della competizione. Aiutato dalla superficie particolarmente rapida, il 21enne di Sutton ha messo all’angolo un Musetti meno brillante del solito, raccogliendo tantissimo col servizio e altrettanto coi colpi di rimbalzo. Dicono tutto le statistiche: ha chiuso con 23 colpi vincenti e appena 5 errori non forzati, spegnendo ogni tentativo dell’azzurro di entrare – o rientrare – in partita.

Nonostante il pubblico milanese interamente schierato dalla sua parte, stavolta Musetti non è riuscito ad accendersi: la battaglia di tennis, fisico e nervi di mercoledì contro Stricker (la prima lunga cinque tie-break nella storia dell’evento) si è fatta sentire più del dovuto, tanto che in mattinata Lorenzo ha addirittura meditato il forfait. “La stanchezza di fine stagione si vede – ha detto – e non sono riuscito a recuperare dal match precedente. Questa mattina ero indeciso se giocare o meno, poi per rispetto del pubblico che mi supporta ed è venuto a tifarmi nei due match precedenti ho deciso di provare a fare qualcosa, anche se quel qualcosa è stato poco. Jack (Draper, ndr) è stato bravo a imporre da subito il suo gioco e a non darmi chance, per oggi c’erano veramente poche energie”.

Si vedeva a occhio nudo: Lorenzo è parso meno ispirato e meno ordinato del solito, e il tennis-sparatoria del rivale non l’ha aiutato a entrare nel match. Idem un po’ di paura per una scivolata a inizio secondo set, apparentemente senza particolari conseguenze (“non è stato un problema”, ha detto davanti ai giornalisti) ma sufficiente a togliergli un pizzico di sicurezza e a instillare qualche dubbio nella sua mente.

Nei primi due set l’azzurro ha provato un po’ troppo a fare a pallate, permettendo a Draper di giocare gli scambi che piacciono a lui, mentre nel terzo ha trovato qualche alternativa e se l’è giocata punto su punto, difendendosi dagli assalti del rivale e meritandosi il tie-break, spinto dagli incitamenti degli spettatori. Ma c’è stata battaglia, sempre con Musetti alla rincorsa, solo fino al 3-3, sigillato dal toscano con un razzo col rovescio a 159 km/h. Poteva dargli la scossa, invece è rimasto il suo ultimo punto della partita, chiusa da Draper con il dodicesimo ace, e anche del torneo dell’azzurro, che ha lasciato il campo amareggiato per una serata storta.

Venerdì Draper si giocherà un posto in finale con Brandon Nakashima, non prima delle 21. In precedenza – dalle 19 –  la sfida Stricker-Lehecka. Musetti potrà invece riprovarci nel 2023, visto che la carta d’identità gli regalerà un altro anno fra i Next Gen, e anche se ha mancato un obiettivo importante, chiuderà comunque la sua stagione a testa altissima, con due titoli ATP e una scalata che l’ha portato a un soffio dai primi 20 del mondo.

“A inizio anno – ha detto ancora – avrei messo la firma su una stagione del genere. Si è trattato di un anno buonissimo, e nel 2023 grazie a questo ranking avrò modo di gestire ancora meglio la mia programmazione. Gli obiettivi sono cambiati: ora parto con l’obiettivo di vincere ogni torneo. Ci sono tanti aspetti del mio gioco che devo continuare a migliorare, ma penso di essere sulla strada giusta”. Prima di pensare ai bilanci e alle vacanze, tuttavia, c’è ancora la Coppa Davis a Malaga, con un’Italia che mai come quest’anno ha la chance di arrivare in fondo. “Sarà l’ultimo impegno dell’anno, sul quale puntiamo tanto. Spero – ha chiuso Musetti – di recuperare tutte le energie possibili per arrivarci al cento per cento”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti