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Cosa ci lascia il World Padel Tour: il 2021 in 10 storie

La superiorità di Galan/Lebron, la rincorsa alla vetta di Navarro/Di Nenno, il pokerissimo di Salazar/Triay, la magia della coppia Bela/Sanyo, il dominio della Spagna, le prime volte, la crescita azzurra e non solo: tutto il meglio della stagione appena terminata

di | 22 dicembre 2021

Per il World Padel Tour è appena terminata a Madrid la stagione più intensa di sempre, con tanti protagonisti e altrettante emozioni distribuite da aprile a dicembre, in 19 tornei e sei nazioni diverse. Ecco tutto ciò che ci ha lasciato.

La superiorità di Ale Galan e Juan Lebron


Era dal 2017 che la coppia numero uno di fine anno non si aggiudicava anche il titolo del Master Final. L’hanno fatto loro, che nel momento più importante hanno ribadito una superiorità evidente. Non sempre sono stati i più forti, e di certo non sempre i più costanti, eppure hanno comunque vinto un titolo in più rispetto ai sei del loro splendido 2020 (anche se si era giocato meno). Se sono al cento per cento vincono loro, con buona pace dei critici e di chi suggerisce a Galan di cambiare compagno. Sarà una coppia di convenienza, ma nello sport contano i risultati e in questo caso bastano e avanzano per andare avanti.

Ale Galan e Juan Lebron hanno chiuso il 2021 con sette titoli, da numeri uno per il secondo anno di fila

Le otto finali consecutive di Navarro/Di Nenno

Hanno mancato due belle chance per chiudere al numero uno del mondo, perdendo la finale in Messico e poi mancando l’appuntamento con Galan/Lebron all’ultimo atto del Master Final, che avrebbe assegnato titolo e testa della classifica. Ma la rincorsa alla vetta di Navarro e Di Nenno è stata avvincente ed emozionante, animando la seconda parte di stagione.
Hanno vinto meno della metà rispetto ai diretti concorrenti (3 titoli contro 7), ma grazie a otto finali consecutive gli hanno messo paura sul serio, arrivando a un soffio dal sorpasso. Di Nenno è diventato un big a tutti gli effetti. Potranno riprovarci nel 2022.

Paquito Navarro e Martin Di Nenno hanno dato vita a una rincorsa emozionante al n.1, stoppata sul più bello

La magia di Bela e Sanyo fianco e fianco

È durata solamente una dozzina di tornei, un paio dei quali condizionati dall’infortunio di Bela, che ha seminato qualche dubbio all’interno della coppia fino a portare alla loro separazione. Ma vederli insieme è stata una goduria per gli occhi. Hanno vinto tre dei primi sette tornei dell’anno, riuscendo a proporre con successo un padel d’altri tempi, con tantissima tattica e poca potenza, in mezzo ai giganti contemporanei. Veramente uno spettacolo. Peccato solo che la loro love story professionale sia terminata troppo in fretta.

Insieme, Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez hanno vinto a Madrid, Vigo e Valencia

La Spagna più forte che mai

Nel World Padel Tour la Spagna è stata il paese che ha vinto di più, in particolar modo nel femminile con 31 titoli su 34 (19 su 38 nel maschile). Ma soprattutto ha fatto sfracelli a livello di squadra, firmando la doppietta uomini-donne sia nei Campionati Europei FIP di Marbella sia al mondiale FIP di Doha, universalmente riconosciuto come il miglior torneo di padel della storia.
Insomma, anche se l’universo attorno a loro cresce di continuo, gli spagnoli restano di un’altra categoria. Sarà così ancora per un po’.

4 su 4: la Spagna ha vinto nel maschile e nel femminile sia gli Europei sia i Mondiali

I cinque titoli di fila di Ale Salazar e Gemma Triay

Il finale è stato così così, con l’eliminazione all’esordio al Master Final, ma il 2021 rimane la stagione d’oro di Alejandra Salazar e Gemma Triay, che al primo anno insieme hanno trovato un’intesa incredibile dentro e fuori dal campo. Dopo Cascais avevano un titolo in meno rispetto a Sanchez/Josemaria e vedevano la leadership in pericolo, ma la reazione è stata da vere numero uno.
Con cinque successi di fila hanno messo a tacere ogni discorso, confermandosi le più forti. La Salazar è diventata anche la più vincente nella storia del World Padel Tour, con 36 titoli. Quando sono al top avvicinarle è veramente difficile.

Alejandra Salazar e Gemma Triay hanno chiuso la stagione con otto titoli, a uno solo dal record delle gemelle Alayeto

Il coraggio e la perseveranza di Mapi Alayeto

Nonostante la sclerosi multipla recidivante-remittente che le è stata diagnosticata a inizio stagione, la giocatrice spagnola ha continuato a competere con enorme coraggio, lavorando per essere competitiva in mezzo a un mare di difficoltà fisiche e psicologiche.
Un grande esempio di forza d’animo, di voglia di combattere e di amore per lo sport che l’ha resa una gigante. Malgrado assenze e ritiri, le due gemelle spagnole sono riuscite comunque a qualificarsi per il Master Final, e la vittoria contro Salazar/Triay all’esordio è stata il miglior regalo di Natale che potessero ricevere.

Mapi Sanchez Alayeto ha combattuto contro la malattia che l'ha colpita, diventando uno dei simboli della stagione 2021

Le prime volte di Icardo, Brea, Riera, Ruiz e Capra

L’albo d’oro stagionale dice che si spazio per le sorprese ce n’è stato poco, ma sono comunque ben cinque i giocatori capaci di trovare il loro primo titolo nel corso della stagione. Nel femminile ne hanno vinti addirittura due Delfi Brea e Tamara Icardo, coppia rivelazione della stagione. Con loro anche Virginia Riera, che ha riportato in Argentina un titolo femminile che mancava addirittura dal 2014.
Nel maschile una vittoria per Lucho Capra con Maxi Sanchez, anche se la loro partnership non mangia il panettone, e due per Alex Ruiz, che a fianco di Franco Stupaczuk ha trovato la chiave per esprimere il suo (enorme) potenziale.

Delfina Brea e Tamara Icardo sono state la coppia rivelazione dell'anno, vincendo due titoli

Le azzurre nel Cuadro Final per 17 volte

Sommando le sette volte di Carolina Orsi, le cinque di Giulia Sussarello, le due di Chiara Pappacena e Carlotta Casali, e il debutto di Giorgia Marchetti, nel 2021 le giocatrici italiane hanno occupato per ben 17 volte un posto nel Cuadro Final dei tornei del World Padel Tour, con due piazzamenti agli ottavi (Orsi e Sussarello).

Un’ulteriore segnale di crescita rispetto alla stagione passata, che si riflette anche nei progressi compiuti dalle azzurre nella classifica mondiale di fine anno. Otto le top-100: Orsi (57), Sussarello (61), Pappacena (62), Casali (75), Marchetti (80), Vano (90), Tommasi (95) e Stellato (98).

Carolina Orsi è la migliore italiana nel ranking mondiale di fine anno, al numero 57 (foto Giampiero Sposito)

La Previa di Simone Cremona e Marco Cassetta

Non era mai capitato che una coppia italiana superasse la Pre-Previa in un Open maschile. Ce l’hanno fatta a Malmoe (in Svezia) Simone Cremona e Marco Cassetta, vincendo tre partite consecutive e arrendendosi al primo turno della Previa.

La strada verso uno storico approdo nel Cuadro Final è ancora lunghissima, ma da qualche parte bisogna pur iniziare. I due azzurri lo stanno facendo molto bene, con un progetto comune molto ambizioso, obiettivi chiari e tanta voglia di mettersi in gioco a livello internazionale. Per il 2022 progettano di giocare insieme a tempo pieno anche in Italia. Non può che essere un bene.

Simone Cremona (sinistra) e Marco Cassetta sono diventati la prima coppia italiana a superare la Pre-Previa in un Open WPT (foto Giampiero Sposito)

Le grandi prospettive internazionali per il 2022

In attesa della pubblicazione del calendario, il 2021 del World Padel Tour ci ha lasciato anche grandi attese in vista del futuro, per una migliore diffusione globale del circuito. La stagione in arrivo scatterà da Miami, e già questa è una grande notizia, e poi ci saranno sicuramente le novità di Danimarca e Belgio, già ufficializzate nelle scorse settimane. Ma si parla anche di un potenziale secondo torneo in Svezia, dell’arrivo della Francia e di altre novità, verso un circuito diviso al 50% fra Spagna e resto del mondo. È il momento.

Nel 2021 il padel ha toccato vette mai viste, ma la crescita globale è solo all'inizio

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