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L’arrivo a Cagliari del World Padel Tour, le imprese internazionali di Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, il dominio nazionale di Cremona/Capitani, il sesto titolo del Circolo Canottieri Aniene e tanto altro. Tutto quello che ci ha detto il 2020 del padel italiano, chiuso con oltre 10.000 tesserati agonisti
31 dicembre 2020
Non è bastata nemmeno una pandemia globale, che per mesi e mesi ha messo i bastoni fra le ruote all’intero mondo dello sport, a frenare la crescita esponenziale del padel in Italia. Un treno lanciato a tutta velocità che si è fatto spazio fra gli ostacoli del 2020, sconfiggendo le incertezze e chiudendo con un bilancio oltremodo positivo. Tutte le voci hanno il segno più: è cresciuto l’entusiasmo, sono aumentati campi, praticanti e tesserati agonisti (10.702 nelle ultime classifiche Fit), è migliorata la struttura, e soprattutto è cresciuta l’attività nazionale e internazionale, con la prima storica tappa italiana del World Padel Tour come veicolo di traino decisivo.
L’evento simbolo della stagione è stato proprio il Sardegna Open 2020, che a settembre al Tennis Club Cagliari ha dato un’enorme visibilità a questo sport, portando in campo tutte le leggende mondiali della “pala”. E proprio una leggenda ha vinto il titolo, quel Fernando Belasteguin che per anni è stato il dominatore assoluto del padel mondiale. “Bela” ha fatto centro in coppia col giovane Agustin Tapia, lo stesso con cui avrebbe poi chiuso il 2020 col titolo nel Master finale del circuito, giocato a Minorca.
Nel femminile, invece, l’evento sardo ha incoronato Gemma Triay e Lucia Sainz, al termine di un torneo che già programma il ritorno nel 2021. E con buona probabilità non resterà l’unico in Italia, perché la città di Milano sembra in pole position per raddoppiare gli appuntamenti WPT nello Stivale. L’enorme mercato del padel fa gola a tanti, e il traino delle star può diventare preziosissimo.
PAPPACENA/SUSSARELLO SUPERSTAR
Sempre a proposito di World Padel Tour, il 2020 è stato anche l’anno delle imprese delle “sorelle d’Italia” Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, che a novembre a Las Rozas sono diventate le prime azzurre e raggiungere gli ottavi di finale di un Open WPT.
Un risultato importantissimo che testimonia le qualità della miglior coppia d’Italia, da tempo imbattuta a livello nazionale e determinata a giocare con continuità nel circuito internazionale, per farsi strada in mezzo alle regine mondiali del gioco. 26 anni da Roma la Pappacena, 28 da Como la Sussarello, le due non riescono ad allenarsi insieme per ragioni geografiche, ma nei tornei fanno coppia fissa ormai da anni e i risultati danno loro quasi sempre ragione.
Hanno chiuso il 2020 intorno alla posizione numero 70 della classifica mondiale (72 Chiara, 76 Giulia), e per il 2021 puntano alla top-50. Di questo passo è un risultato alla loro portata.
IN ITALIA UN 2020 DI CONFERME
Quasi scontato aggiungere che Pappacena e Sussarello hanno vinto di nuovo anche i Campionati italiani assoluti, giocati ad agosto sotto il sole di Riccione, così come hanno dominato l’edizione 2020 del Circuito Padel Slam by Mini, il più importante su scala nazionale. Le due azzurre hanno vinto tre tappe su quattro, imponendosi a Roma, Seriate e Torino, e poi hanno dominato il Master finale giocato sui campi del Rainbow Blu-Green House di Roma.
Praticamente identica, a livello nazionale, la stagione di Simone Cattaneo e Marcelo Capitani, che si sono confermati dominatori della scena tricolore. 33 anni da Piacenza il primo, 45 da Santa Fè (ma con passaporto italiano) il secondo, hanno vinto lo scudetto a Riccione ai danni di Bruno/Mezzetti e poi tre tappe più il Master del Circuito Padel Slam by Mini, gettando le basi per un 2021 di grandi ambizioni che li vedrà di nuovo competere uno a fianco all’altro.
Nel Circuito Padel Slam by Mini, le uniche “intromissioni” al dominio delle due coppie vincitrici sono state quelle di Francesca Campigotto e Carolina Petrelli, e di Alessandro Tinti e Javier Rico Dasi. Le ragazze hanno vinto la prima tappa al Padel Club Riccione (dove Pappacena/Sussarello erano assenti), mentre Tinti e Rico Dasi hanno conquistato il terzo appuntamento al PalaPadel di Seriate (Bergamo), dove la qualità di gioco del giovane spagnolo – n.22 del mondo – ha fatto la differenza nella finale con Cremona/Capitani.
Stagione di conferme anche nei Campionati a squadre, col titolo di Serie A finito per il sesto anno consecutivo nella bacheca del Circolo Canottieri Aniene. In finale il blasonato club romano ha respinto il tentativo dell’Orange Padel Club di scucirgli lo scudetto, in un duello che ha visto uno contro l'altro persino Pablo Lima (Aniene) e Fernando Belasteguin (Orange), la coppia più forte nella storia del World Padel Tour, capace di dominare il circuito per quasi cinque anni prima di scoppiare nel 2019.
SINICROPI/DI GIOVANNI CRESCONO
Sempre in Italia, il 2020 è stato anche l’anno della crescita costante di Riccardo Sinicropi e Lorenzo Di Giovanni, due nomi tutt’altro che nuovi per gli appassionati di tennis. Il primo anni fa era fra le promesse della classe 1990, e poi ha avuto una discreta carriera arrivando vicino al n.400 Atp, mentre il secondo ha lavorato come coach sia di Francesca Schiavone sia di Roberta Vinci, guidate nella parte finale di carriera.
Ora si sono dati al padel e la scelta sta pagando, perché oltre alla finale nel Master dello Slam sono stati l’unico duo italiano capace di vincere un appuntamento del nuovo circuito internazionale Cupra Fip Tour, che assegna punti per il ranking Wpt e in Italia ha fatto tappa quattro volte. Sinicropi e Di Giovanni si sono imposti a inizio novembre nel torneo Fip Rise giocato al Ruffini Padel Club di Torino, che ha fatto seguito ai due eventi “Star” di Triggiano (Bari) e Cagliari, e ha scaldato i motori in vista delle Finals del circuito giocate di nuovo nel capoluogo sardo, dove si è chiusa la stagione 2020 del padel internazionale.
I titoli delle Finals sono andati nel maschile a Juan Martin Diaz Martinez e Pablo Lijo Santos, e nel femminile a Sofia Araujo e Virginia Riera, ma per l’Italia la notizia più soddisfacente porta ancora una volta la firma di Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, capaci di farsi strada fino alla semifinale. Un altro traguardo mai raggiunto prima dal padel tricolore, che ha ribadito il valore e le possibilità della miglior coppia di casa nostra. Nel 2021 le osservate speciali del movimento italiano saranno ancora loro.