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Melbourne: baby-Andreeva, che lezione a Jabeur!

La giovane russa lascia appena due game alla tunisina ed approda per la terza volta al terzo turno in uno Slam. Timofeeva ferma Wozniacki. Avanti anche le statunitensi Gauff (n.3) ed Anisimova

di | 17 gennaio 2024

Tutta la soddisfazione di Mirra Andreeva (foto Getty Images)

“Potrò anche essere il suo idolo, ma di sicuro vorrà scendere in campo e prendermi a calci in c…” aveva detto dopo la vittoria dell’esordio riferendosi alla sua avversaria successiva. Delle due una: o si è “gufata” da sola o era perfettamente consapevole del pericolo. Sta di fatto che è stata una vera e propria lezione quella rimediata da Ons Jabeur al secondo turno degli Australian Open. Perché Mirra Andreeva si è imposta 60 62 in appena 54 minuti, firmando la sua prima vittoria in carriera contro una top-ten!

"Ero davvero nervosa prima della partita, perché sono ispirata sul serio da Ons, dal modo in cui gioca - le parole di Mirra a fine match -. Nel primo set ho fatto vedere un tennis fantastico, che onestamente non mi aspettavo da me stessa. Volevo solo giocare di nuovo su questo campo meraviglioso, per godermi il tennis ed il momento. E ci sono riuscita. Sembro più matura? Beh, l'anno scorso avevo 15 anni: penso di essere cambiata molto e penso che in campo si veda”.

Dodici mesi fa la 16enne di Krasnojarsk, n.47 WTA (la più giovane tra le top 100), che quest'anno sta giocando il suo primo Slam Down Under, proprio sulla “Rod Laver Arena” perdeva dopo una maratona di oltre tre ore e un quarto la finale junior contro la connazionale Korneeva  (in questa edizione Alina, partita dalle qualificazioni, al secondo turno oggi ha raccolto solo tre game con Haddad Maia, decima testa di serie). 

Ad un anno di distanza, dopo l’esordio convincente contro la statunitense Pera, n.69 WTA, eccola prendere letteralmente a pallate la tunisina Jabeur, n.6 del ranking e del seeding: la russa ha perso solo otto punti nel set d’apertura durato appena venti minuti.

Mirra Andreeva colpisce di diritto (foto Getty Images)

Due ace e un doppio fallo, il 65% di prime in campo con il quale ha ottenuto l’85% dei punti ed il 57% dei punti vinti anche con la seconda, una sola palla-break concessa ed annullata (nel quarto gioco del secondo set), 13 vincenti a fronte di 10 gratuiti: questi i numeri che hanno permesso ad Andreeva di raggiungere per la terza volta il terzo turno in uno Slam dopo il Roland Garros e Wimbledon (a Londra poi si è fermata negli ottavi) lo scorso anno. E la prossima avversaria, la francese Diane Parry, n.72 del ranking, appare avversaria alla portata di Mirra. 

Il saluto tra Jabeur e Mirra Andreeva (foto Getty Images)

Per la seconda volta consecutiva, invece, Jabeur saluta Melbourne al secondo turno (lo scorso anno era stata eliminata da Vondrousova), incassando la sconfitta più dura della sua carriera. Ons, l’unica top-ten che aveva scelto di non giocare tornei prima di Melbourne, ha probabilmente pagato lo stop prolungato: troppo inconsistente come test la sua avversaria di primo turno, la qualificata ucraina Starodubtseva (n.152 WTA).

Contro Andreeva la tunisina ha commesso ben 24 errori non forzati, quasi il doppio rispetto alla sua giovane avversaria, a fronte di appena 9 vincenti: ha vinto solo il 42% dei punti con la prima di servizio ed ha subito cinque break.

Tutta la gioia di Mirra Andreeva (foto Getty Images)

Mirra da record. E’ la più giovane a sconfiggere una top ten agli Australian Open da quando Gauff nel 2020 ha battuto l’allora campionessa in carica Naomi Osaka al terzo turno, ed è la seconda giocatrice più giovane nell'era Open a concedere tre giochi o meno ad una delle prime dieci in un Major dopo Jelena Dokic, che sconfisse (60 62) l’allora numero uno Martina Hingis al primo turno di Wimbledon 1999. All’età di 16 anni e 263 giorni, Andreeva è anche la più giovane nell'era Open a vincere il primo set per 6-0 contro una delle prime dieci teste di serie in uno Slam.

Si prende la scena anche un’altra giovane russa, anche se un po’ meno “baby”, Maria Timofeeva, n.170 del ranking, proveniente dalle qualificazioni, che, dopo aver liquidato all’esordio assoluto in un Major la veterana francese Cornet, n.110 WTA, in tabellone grazie ad una wild card, ha battuto in rimonta 16 64 61, dopo quasi due ore e mezza di partita, la danese Caroline Wozniacki, ex numero uno del mondo ed attualmente n.252 del ranking, anche lei wild card, che al primo turno aveva superato la polacca Linette, n.24 del ranking e 20esima testa di serie, semifinalista a sorpresa 12 mesi fa, costretta al ritiro per un infortunio all’inizio del secondo set.

“Sono davvero senza parole - ha detto Timofeeva dopo la vittoria - è stato un onore per me giocare qui contro Caroline. Onestamente sono scesa in campo senza alcuna aspettativa, solo per mostrare di cosa sono capace e vedere come sarebbe andata la partita. Ed è stato davvero fantastico: me ne sono goduta ogni secondo”.

Wozniacki, rientrata nel tour (dopo essersi sposata ed aver avuto due figli) la scorsa estate durante lo swing sul cemento nordamericano (aveva raggiunto gli ottavi agli US Open), nel 2018 ha conquistato a Melbourne il suo primo - e finora unico - trofeo Slam.

Un recupero di rovescio di Coco Gauff (foto Getty Images)

Sorridono anche due americane in questo day 4. Mantiene la sua imbattibilità in stagione Coco Gauff, che infila la settima vittoria consecutiva in questo 2024 iniziato con il titolo bis ad Auckland.

La 19enne di Atlanta, Georgia, n.4 del ranking e del seeding, campionessa agli ultimi Us Open, ha sconfitto 76(2) 62, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, la connazionale Caroline Dolehide, n.44 del ranking.

Venerdì Gauff si giocherà un posto neli ottavi - già raggiunti nel 2020 e lo scorso anno) - con un’altra americana, Alicya Parks, n.82 WTA.

Amanda Anisimova in azione (foto Getty Images)

Prosegue il torneo anche per Amanda Anisimova, rientrata nel tour ad Aukland (dove ha battuto Pavlyuchenkova prima di cedere a Blinkova) dopo otto mesi di “esilio volontario” dal circuito per ritrovare calma e tranquillità.

La 22enne di Freehold, attualmente n.339 del ranking (ma è stata n.21 nel 2019, l’anno della semifinale al Roland Garros), protagonista all’esordio dell’eliminazione della russa Samsonova, n.14 WTA e 13esima testa di serie, ha liquidato 62 63, in appena 64 minuti, l’argentina Nadia Podoroska, n.65 WTA, semifinalista a sorpresa al Roland Garros del 2020.

Amanda ritrova così il terzo turno in uno Slam dopo oltre un anno e mezzo (Wimbledon 2022 dove poi si spinse fino ai quarti).

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