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Reduce dal trionfo ai Giochi Olimpidi di Parigi, Novak Djokovic fa il suo esordio a Flushing Meadows superando nettamente Radu Albot ottenendo la vittoria numero 89 all'Open degli Stati Uniti (come Federer).
di Luca Marianantoni | 27 agosto 2024
Esordio facile, ma senza brillare, per Novak Djokovic nell'edizione numero 144 dell'Open degli Stati Uniti che ha preso il via sui campi in cemento di Flushing Meadows. Il serbo, che va all'assalto del 25° Slam e del 5° successo a New York, ha battuto nettamente per 62 62 64 il moldavo Radu Albot (numero 138 del ranking mondiale).
Nole tornava per la prima volta a calcare il cemento dal torneo primaverile di Indian Wells che aveva abbandonato precocemente dopo la sconfitta al secondo turno con il nostro Luca Nardi. Ma nonostante diverse sbavature come i 10 doppi falli commessi, la bassissima percentuale di prime (appena il 47%) e una miriade di errori gratuiti (40 in 26 game), al serbo è bastato poco per disfarsi del rivale.
"Volevo entrare nel torneo - ha raccontato Nole a fine partita - nel mondo migliore e credo di esserci riuscito. Ho vinto in tre set, ho avuto alti e bassi, ma è normale. Ci sono stati i Giochi Olimpici sulla terra e non giocavo su questa superficie da quasi 6 mesi, sto trovando il ritmo e per questo ci vuole un po' di tempo".
Un successo che permette a Djokovic di raggiungere al secondo posto assoluto, per numero di vittorie all'Open degli Stati Uniti, niente meno che Roger Federer. Ora sono 89 e Nole si pone da solo all'inseguimento del primatista assoluto che rimane Jimmy Connors con 98. Al secondo turno Nole è atteso dal connazionale Laslo Djere che ha superato Jan Lennard Struff in 3 ore e 53 minuti per 67 61 67 64 62.
Agili anche i successi degli altri 4 top 10 di giornata che sono scesi in campo. Alexander Zverev ha battuto per 62 67 63 62 il connazionale e lucky loser Maximilian Marterer. Il finalista dell'edizione del 2020 si è imballato solo nel corso del secondo set in cui prima è stato sotto 4-2 e poi, una volta raggiunto il rivale, si è fatto mini breakkare sul 5 pari del tie-break concedendo a Marterer di riacciuffarlo un set pari. Ma da quel momento in poi Zverev è tornato implacabile mettendo a segno 21 ace complessivi in 19 turni di battuta.
Bene anche Casper Ruud (76 62 62 al cinese Unchaokete Bu), Andrey Rublev (63 76 75 a Thiago Seyboth Wild) e Grigor Dimitrov (63 62 62 a Kyrian Jacquet).