Chiudi
Il ligure ha battuto il lucky loser francese Van Asshe in tre set ed al secondo turno lo attende il norvegese Ruud: “Sull’erba fa fatica ma è un top 10, ha fatto finali Slam e va rispettato”
di Francesca Paoletti | da Wimbledon | 01 luglio 2024
La soddisfazione è immersa nel biondo platino del nuovo look. Fabio Fognini è felice, l'esordio a Wimbledon 2024 non poteva essere più convincente. Ha divertito il tanto pubblico presente agli angoli del suo campo e si è divertito: “Sono contento – dice deciso ai giornalisti presenti nella piccola sala conferenza dell’All England Club - , quando si vince si è sempre contenti e poi la cosa più bella è che ho chiuso in tre set”.
Il 20enne francese Van Asshe, pupillo di Vincenzo Santopadre, entrato in tabellone come lucky loser, poco o nulla ha potuto contro un Fognini sereno, determinato e più riflessivo che mai: “Ho giocato un buon tennis – spiega il tennista ligure – ero preparato per giocare con un mancino, mi ero allenato il giorno prima e ieri sera mi hanno comunicato il cambio, e le cose ovviamente sono diverse. Anche se lui qui fa più fatica, a parte il terzo set, quando si è sciolto un po', gli ho dato poche chances. Sono contento, ho vinto una bella partita e a 37 anni è una bella sensazione”.
Fabio è alla 14esima apparizione sui campi di Church Road, e in sei occasioni si è assicurato il terzo turno: “Mi diverto ancora, soprattutto in questi tornei - ammette - , quelli più piccoli, invece, non li giocherò più. Amo la competizione e mi sono reso conto che nei tornei più piccoli sono andato con una mentalità che non mi è piaciuta. Preferisco giocare le qualificazioni dei tornei maggiori. Essere qui è una grande motivazione, alla mia età alcuni sognano di poterci essere. Anzi, ripensandoci, posso dire di avere il rammarico di non averci creduto abbastanza nel corso degli anni. A 37 anni, oggi, dico che se ci avessi creduto di più avrei potuto fare molto meglio. La superficie mi piace, ho una buona mano, sono veloce, leggo bene il gioco anche se non servo bene… ma non si possono avere tutte le qualità!”.
Nel secondo turno lo attende Casper Ruud: “Nei primi 10 del ranking è il più abbordabile su questa superficie – spiega - ; rispetto agli altri fa più fatica su questi campi, ma ha fatto finali Slam e va rispettato. Sono le partite che preferisco, in questo torneo, speriamo su un bel campo, contro un Top 10. E a 37 anni! Non vedo l’ora di giocarla”.
Ventisette minuti ispirati da parte di Fabio Fognini bastano a chiudere il primo set. Fabio parte annullando una palla break per poi non fermarsi più: i vincenti dal fondo - in dritto e rovescio - gli valgono due break, il gioco a rete fa il resto soffocando i tentativi di reazione di Van Assche.
Nel secondo set Van Assche entra finalmente in partita: scambia, gioca, copre il campo e si costruisce ben cinque palle break nel corso del parziale. Ma Fognini tiene, nonostante le poche prime messe in campo, forzando il gioco a rete e accelerando dal fondo quando fiuta il momento giusto. Saranno 13 alla fine i suoi vincenti, e basta un break colto alla quarta occasione utile nell'8°game per mandarlo al servizio per chiudere il set. Non prima di aver annullato le due ultime palle break al francese.
Van Assche accusa il colpo e cede subito il servizio in avvio, Fognini non molla la presa e si costruisce una seconda chance di break ma il francese si salva col rovescio. I game si succedono rapidi ed è Van Assche a riportarsi sul 4-4, punteggio che innesca la reazione del ligure che prima in dritto e poi col rovescio dal fondo trova nuovamente l'allungo per poi issarsi con un ace al match point. 6 gli ace nel 3°set, 42 i vincenti complessivi e 40 gli errori gratuiti per Fognini. (R.Giammò)