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Wimbledon: “Jas”, Emma, Lulu e Donna, un sogno chiamato finale

Nella parte bassa del tabellone femminile, quella già allineata ai quarti, ci sono tre giocatrici che fino a quest’anno non avevano mai vinto un match sui prati di Church Road

di | 08 luglio 2024

Una Jasmine Paolini pensierosa... (foto Getty Images)

E’ un Wimbledon assolutamente sorprendente, almeno nella sua versione in “rosa”. Nella parte bassa del tabellone femminile, infatti, quella già allineata ai quarti di finale, ci sono tre giocatrici che fino a quest’anno non avevano mai vinto un match sui prati di Church Road, almeno a livello di main draw.

Jasmine Paolini, Emma Navarro e Lulu Sun non avevano provato mai questa emozione fino all’edizione di quest’anno. A loro si aggiunge Donna Vekic, che invece di esperienza ne aveva già abbastanza avendo comunque raggiunto gli ottavi già in un’altra occasione, nel 2018 stoppata poi dalla tedesca Goerges.

Il bello è che da una di queste quattro giocatrici uscirà la finalista dello Slam londinese: si tratta quindi di un'occasione d’oro per tutte loro. L’azzurra Jasmine Paolini è quella più accreditata, sia in termini di classifica - è la numero 7 del ranking (ma virtualmente già n.6 WTA) e del seeding - che di condizione. La 28enne di Bagni di Lucca viene da una prima metà di stagione pazzesca con da ultimo la finale al Roland Garros - la prima in un Major per lei - e ad Eastbourne, proprio alla vigilia di Wimbledon, è arrivata fino in semifinale.

Un recupero di rovescio in allungo di Emma Navarro (foto Getty Images)

La sua avversaria nei quarti di martedì, la statunitense Emma Navarro, n.17 del ranking e 19 del seeding, sta vivendo anche lei la sua miglior stagione della carriera. La 23enne newyorkese negli ottavi ha frustrato ancora una volta le ambizioni “erbivore” della connazionale Coco Gauff, n.2 WTA, e sembra proprio non avvertire alcuna pressione.

La grinta di Lulu Sun (foto Getty Images)

Sta vivendo un vero e proprio sogno, invece, la mancina neozelandese Lulu Sun, n.123 del ranking, passata attraverso le qualificazioni. La 23enne di Te Anau in carriera aveva giocato e perso una sola partita a livello di main draw Slam, quest’anno a gennaio all’Australian Open. A Wimbledon ha dato il più grande dispiacere al pubblico british eliminando la beniamina di casa Emma Raducanu (peraltro non in perfette condizioni fisiche).

La felicità di Donna Vekic (foto Getty Images)

Prossimo ostacolo per lei la croata Donna Vekic, n.37 del ranking, quella del quartetto citato con più quarti (Slam) di nobiltà: oltre a quello di quest’anno a Wimbledon quelli allo Us Open 2019 e all’Australian Open 2023. Negli ottavi la 28enne di Osijek ha battuto la motivatissima spagnola Badosa mantenendo i nervi saldi in un match reso infinito dalle interruzioni per pioggia.

Qualunque cosa accada nei quarti (martedì) e nella semifinale (giovedì) della parte bassa del tabellone femminile - Paolini-Navarro 0-3 e Sun-Vekic 0-0 i precedenti - ci sarà comunque una grande sorpresa nella finale di sabato.

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