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Dal primo all’ultimo punto la sfida per il titolo all’All England Club tra Jasmine, n.7 del ranking e del seeding, e la ceca, n.32 WTA e 31esima testa di serie. Per entrambe si tratta del prima volta all'ultimo atto ai "The Championships" e della seconda in assoluto in uno Slam
di Tiziana Tricarico | 13 luglio 2024
E’ mancato solo l’”happy end”. Ma in quel “solo” c’è tutta la delusione per un trionfo sfiorato. Magari solo rimandato. Perché una che riesce a sorridere dopo aver perso di misura una finale storica si merita tutto. Finisce sul più bello a Wimbledon il sogno di Jasmine Paolini. In finale la 28enne di Bagni di Lucca, n.7 del ranking (ma da lunedì n.5 WTA, eguagliando l’amica e compagna di doppio Sara Errani) e settima testa di serie, ha ceduto per 62 26 64, in un’ora e 56 minuti di partita, alla ceca Barbora Krejcikova, n.32 WTA e 31esima testa di serie, che firma il suo secondo trofeo Slam dopo quello del Roland Garros 2021 (lei che ai “The Championships” vanta anche due titoli di doppio, conquistati nel 2018 e 2021). Jana Novotna, scomparsa sette annifa, sarà davvero fiera della sua giocatrice.
“Jas” ce l’ha messa tutta: esattamente dodici mesi fa era n.44 del ranking e non aveva vinto nemmeno un match sull’erba. Quest’anno era arrivata la semifinale ad Eastbourne (fermata da Kasatkina) alla vigilia di Wimbledon. E poi la splendida cavalcata sui prati dell’All England Club. Senza dimenticare che tutto questo è avvenuto un mese dopo la finale al Roland Garros. E se solo cinque giocatrici compresa Jasmine negli ultimi 25 anni sono riuscite a centrare la finale a Parigi e a Londra nella stessa stagione (le altre sono Graf nel 1999, Serena Williams, nel 2002, 2015 e 2016, Venus Williams nel 2002 ed Henin nel 2006) qualcosa vorrà dire….
A dream realised ?
— Wimbledon (@Wimbledon) July 13, 2024
Barbora Krejcikova is a #Wimbledon singles champion for the first time, defeating Jasmine Paolini 6-2, 2-6, 6-4 ???? ?? pic.twitter.com/k15QgL7Buz