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La notte scaccia gli incubi di Medvedev, Ruusuvuori cede solo al quinto

Maratone estenuante a Melbourne, chiusa quasi alle 4 di notte e vinta dalla testa di serie n.3 dopo aver recuperato due set di svantaggio. Ora un terzo turno contro Auger-Aliassime

di | 18 gennaio 2024

Daniil Medvedev (Getty Images)

Daniil Medvedev (Getty Images)

Sangue, sudore, ma niente lacrime. In compenso: vesciche, warning e oltre quattro ore di tennis per un match conclusosi intorno alle 3:40 del mattino di Melbourne. E' questo in breve il copione dell'ultimo match del secondo turno del singolare maschile degli Australian Open giocato da Daniil Medveded ed Emiil Ruusuvuori, vinto dal n.3 del seeding in cinque set col punteggio di 36 67(1) 64 76(1) 60. 


E poi dicono che il tennis non sia uno sport mentale. La sfida si è decisa lì. Sulla tenuta e sulla capacità di giocare ogni punto come fosse il primo della partita, dimenticandosi del risultato e delle ora sin lì trascorse in campo. Brillante e solido il finlandese, capace nei primi due set di non dar modo al n.3 del mondo di trovare ritmo e angoli, soffocandone le iniziative e costringendolo nel complesso a più di trenta errori gratuiti. Il tutto senza disporre di un servizio che in tutto il match gli è valso la miseria di un solo ace.

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Ma la goccia ha finito con la scavare la roccia con cui il finnico aveva sin lì rivestito il suo gioco, e con ostinazione, resistenza e implacabile continuità alla fine il russo è riuscito col ribaltare le sorti di un match a lunghi tratti parso a lui inaccessibile. Ci è riuscito accettando la situazione, esplorando a fondo le condizioni a cui è stato costretto da Ruusuvuori: e quindi via ai lunghi scambi, 19, 25, 29, oltre 30 colpi se necessario pur di costringere il rivale all'errore e scalfirne a poco a poco le convinzioni.

"E' stata davvero dura, credo che gli unici match in cui sono riuscito a recuperare uno svantaggio di due set li abbia giocati qui (l'altro lo recuperò a Wimbledon nel 2021 contro Marin Cilic), è anche stata la mia prima vittoria al quinto set su questo campo e di sicuro sarà un match destinato a restare nella mia memoria", ha dichiarato Medvedev a caldo a fine match.

Importante era non cedere. E Medvedev ancora una volta si è dimostrato giocatore dalla tenuta mentale a prova d'urto. E di un gioco, soprattutto, capace di non subire flessioni pur se sottoposto a test stressanti come quello sostenuto ieri durante i primi due set. 23 ace, 13 palle break annullate sulle 18 complessivamente affrontate, il 70% di punti estratti dalla prima le cui percentuali hanno finito con l'affievolirsi per attestarsi infine sul 59%. E tuttavia la capacità di risontinazzarsi dopo ogni colpo, di ricominciare a costruire ciò che pochi istanti prima sembrava esser stato dostrutto o compromesso per sempre. 

"Ho deciso di allenarmi indoor perché anche ieri aveva piovuto, qui invece le condizioni erano più fresche e mi ci sono trovato bene - ha ancora aggiunto il n.3 del mondo - Ho anche cambiato la tensione nelle mie racchette, ma alla fine ho giocato gli ultimi tre set con la stessa. Spero di andare al letto per le 6:30, vedremo quanto dormirò dopo aver fatto i trattamenti col fisioterapista, mi alzerò per mezzogiorno, sosterrò un leggero allenamento. Farò il possibile, staremo a vedere se basterà".

Lo dirà Felix Auger-Aliassime, suo prossimo avversario al terzo turno uscito o vincitore in quattro set dalla sfida contro il francese Hugo Grenier. Dei sei scontri diretti giocati in carriera, Medvedev non ne ha perso nemmeno uno. Le fatiche per lui sembrano appena iniziate.

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