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Slam

Musetti: “Nei momenti caldi del match si sono visti tutti i miei miglioramenti”

Prova di forza contro il gigante di casa Opelka. Nel secondo turno Lorenzo affronterà il serbo Kecmanovic: “Ha pochi punti deboli, devo provare ad infastidirlo con le mie variazioni”

di | 27 agosto 2024

US Open, un'esultanza di Lorenzo Musetti (Foto USTA)

US Open, un'esultanza di Lorenzo Musetti (Foto USTA)

Ha chiuso il match, si è girato verso il suo angolo, e ha indicato la testa. Perché sta tutta lì la nuova grande forza di Lorenzo Musetti. E contro Reilly Opelka è stata proprio una vittoria di testa, di pazienza e grande perseveranza. In un primo turno Slam, contro un giocatore di casa con quelle caratteristiche – un giocatore che tra l’altro lo aveva sempre battuto - serviva una prestazione matura. Una conferma del nuovo status che ha raggiunto il tennis del carrarino: “Ci avevo perso tre volte su tre – ha spiegato Musetti nel corso della conferenza stampa - , e quando ho visto il sorteggio ero un po’ preoccupato perché è una bestia nera per molti e non sai mai cosa aspettarti da lui. Oggi la pazienza ha fatto la differenza, si è visto il mio cambio di mentalità e di atteggiamento. Lo scatto, rispetto al match di tre anni fa, si è visto nei momenti più caldi. All’epoca, ad esempio, lui dominò il tie break mentre oggi nei momenti caldi ho dominato io, ho giocato meglio nei momenti importanti e ho chiuso con freddezza. In quello credo di essere migliorato molto”.
 
Rianalizzando la partita – continua il tennista azzurro - un altro aspetto del mio gioco che credo di aver migliorato tanto rispetto a qualche anno fa è la risposta. Tatticamente ho trovato una strategia con questi grandi servitori, prima mi mettevo troppo lontano, non riuscivo a stare vicino al campo e a toglier loro il tempo. Oggi, invece, la posizione e l’efficacia in risposta fanno la differenza”.
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Nel secondo turno dello Slam a stelle e strisce affronterà il serbo Miomir Kecmanovic: “Lo conosco, l’ho affrontato più volte – Lorenzo analizza il prossimo avversario – ; colpisce bene la palla, ha pochi punti deboli e sa fare tutto bene. Ha ottimi colpi e credo che potranno dargli fastidio le mie variazioni. Dovrò essere bravo a portare il pallino del gioco dalla mia parte. È ostico, ma ci sta… siamo agli Us Open”.
 
Impossibile per Musetti non tornare con la memoria alle emozioni di Parigi: “Avevo già partecipato alle Olimpiadi di Tokyo – racconta - ma non mi sono rimasti grandi ricordi, un po’ per la situazione con il covid e un po’ per la sconfitta al primo turno, non me l’ero goduta. Questa volta, invece, è stata una grande sorpresa, ho perso da Nole, che ha poi meritato l’oro, ma la cosa più emozionante è stato il momento del podio. E’ stato il podio più importante della mia carriera, accanto a Nole e a Carlos è stato molto emozionante”.  
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