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Lorenzo Musetti batte Varillas in tre set e per la prima volta è nel 2° turno di Wimbledon. Con il team ha affittato una casa in zona: "Cucino io.... ma sono meglio come tennista che come cuoco!"
di Francesca Paoletti, da Wimbledon | 03 luglio 2023
La prima vittoria nel Tempio non si dimentica. Al terzo main draw di Wimbledon, alla decima partecipazione in uno Slam Lorenzo Musetti ha vinto il primo match della sua giovane carriera sui prati verdi di Church Road: “E’ un giorno memorabile, una vittoria che non dimenticherò – spiega nella conferenza stampa dopo il successo in tre set sul peruviano Varillas - . Passare il 1° turno in uno Slam è sempre un ostacolo duro, anche per i campioni più esperti della superficie. Aver vinto anche qui e aver confermato il buon livello espresso su erba in questa stagione è una conferma e una soddisfazione. Oggi credo di aver giocato una buona partita anche se le condizioni non erano facili. C’è stato solo un momento in cui mi è scappata un po’ di mano ma devo ammettere che oggi non si giocava bene a tennis. Sono stato bravo a prendere in mano il gioco, a servire meglio di lui, ad incidere di più e ad essere più aggressivo. Oggi non era facile colpire e servire bene, il lancio della palla era molto influenzato dal vento, inoltre la palla rimbalza poco perché credo che l’erba sia un po’ più alta… ma nel complesso credo sia stata una buona prestazione”.
Anche se si tratta solo della prima vittoria della vita a Wimbledon Lorenzo ha la sensazione di aver acquisito maggiore sicurezza sulla superficie: “Sono maturato – spiega – , so come muovermi, ho le idee più chiare rispetto a quello che va fatto e questo mi aiuta a semplificare il mio repertorio di giocate e colpi. Per far bene dovrò concentrarmi sempre più su me stesso anche se sono già evidenti dei miglioramenti al servizio, alla risposta, nell’aggressività. Qui credo di poter far male con le variazioni che ho nel mio tennis, se riuscirò a consolidarle posso far bene e sperare di raggiungere la seconda settimana. Sarebbe un bell’obiettivo”.
Musetti non ha mai nascosto il suo amore per il torneo di Wimbledon: “Meteo a parte – ammette - , io sono uno a cui piace il caldo e qui il sole si vede davvero troppo poco. La cosa che mi piace di più è la possibilità di viverla in una casa con tutto il team, è piacevole. Quest’anno per la prima volta abbiamo deciso di affittare una casa qui vicino anche perché lo anno scorso ho sofferto molto la logistica, sentivo lo stress e la pesantezza di fare dei veri e propri viaggi quotidiani. Questa volta, invece, anche rispetto ad altri Slam mi sento a casa”.
Una delle peculiarità del torneo di Wimbledon sta proprio la possibilità dei tennisti di affittare le case nei dintorni dell’All England Club, passeggiare liberamente nel Village, fare la spesa dei supermercati della zona e mettersi ai fornelli.
“A cucinare pensiamo io e Damiano il mio preparatore – racconta Lorenzo - ; Simone (il coach Tartarini, ndr) come al solito si lamenta però poi mangia. Il nostro forte è la pasta, tanta pasta, però diciamo che sono meglio come tennista che come cuoco”.