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L'intervista ad Alessandro Petrone, coach di Matteo Arnaldi, ospite nello studio di SuperTennis a Flushing Meadows. Lo US Open è in diretta, in chiaro e gratis, sul nostro canale
28 agosto 2024
"La cosa principale su cui Matteo Arnaldi deve lavorare è la gestione dei match e delle sue aspettative fuori dal campo". Alessandro Petrone, coach del sanremese, racconta il momento dell'azzurro che arriva allo US Open forte del best ranking di numero 30 del mondo e della prima semifinale in un Masters 1000, raggiunta a Montreal. "Rispetto all'anno scorso, ha delle pressioni diverse da dover affrontare" ha spiegato Petrone: per la prima volta, infatti, difende i punti di un risultato di prestigio, gli ottavi dell'anno scorso a Flushing Meadows. "La semifinale di Montreal gli ha dato fiducia e tranquillità" ha detto.
Gli alti e bassi di questa stagione, ha aggiunto, "fanno parte del percorso. Dopo Wimbledon gli ho detto che il suo livello medio deve migliorare, il suo livello assoluto si è alzato secondo me molto. Matteo deve migliorare per avere quella performance media che i grandissimi giocatori hanno sempre: Sinner, che quest'anno ha perso pochissime volte prima della semifinale, da questo punto di vista è un esempio a cui guardare".
Dal punto di vista tecnico, infine, il lavoro si sta concentrando soprattutto sul servizio. "Matteo lo sente come il colpo che gli influenza di più il gioco - ha spiegato Petrone -, quando il servizio va bene, tutto il suo tennis cambia. Riesce infatti a essere più aggressivo e gioca meglio anche i game di risposta".