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Yastremska si racconta: il tennis, la musica, il messaggio per l'Ucraina

Dalla moda alla musica, passando per la mamma e per una nuova mentalità. Tutto su Dayana Yastremska, squalificata per doping tre anni fa e oggi seconda qualificata in semifinale all'Australian Open nell'era Open. Forti le sue posizioni in difesa dell'Ucraina

di | 24 gennaio 2024

Il suo tennis e la sua mente l’hanno portata, negli ultimi 10 giorni, a vincere 5 partite, mettendo in fila campionesse Slam come Vondrousova e Azarenka, oltre a Gracheva, Navarro e – oggi – Noskova. Il 6-3 6-4 sulla tennista ceka è stato determinato da un break all’ottavo gioco del primo e da uno nel settimo del secondo. Dopo il successo, Dayana ha rivolto il primo pensiero al suo Paese e a chi è impegnato sul campo per conservarne l’integrità territoriale. Sulla telecamera offerta ai vincitori degli incontri di cartello ha scritto “Sono fiera delle persone che lottano per l’Ucraina”.

Sempre in prima fila per sottolineare l’importanza di non chiudere gli occhi di fronte all’aggressione russa e di non dimenticare le pene sofferte dai suoi connazionali, Dayana Yastremska si è sempre rifiutata di stringere la mano alle avversarie provenienti dai Paesi incriminati. Lo ha fatto anche qui contro Vika Azarenka. In Australia, poi, ha avuto la possibilità di ribadire il concetto davanti ad una platea planetaria, una volta che i riflettori si sono accesi su di lei: “I combattenti ucraini hanno tutto il mio appoggio e la mia stima – ha aggiunto in conferenza stampa -. La mia missione, il mio obiettivo, è quello di dedicare sempre qualcosa all’Ucraina, di mandare un messaggio, un segnale, che sono orgogliosa di chi combatte per difenderla”.

Dayana Yastremska scrive un messaggio per l'Ucraina sull'obiettivo della telecamera all'Australian Open (Getty Images)

Alla junior Yelyzaveta Kotilar, che ha stretto la mano alla sua avversaria – la russa Vlada Mincheva – Dayana ha tirato maternamente le orecchie: “Noi ucraini abbiamo una posizione chiara sulla vicenda, ma lei è un po’ giovane e inesperta. Non la giudico, perché non so cosa le passasse per la testa, magari era solo confusa. Ma sono sicura che stia dalla parte dell’Ucraina”.

La guerra ha avuto inevitabilmente anche un impatto sulla sua vita, sportiva e non, e sulla sua famiglia. “Un tempo i miei genitori giravano sempre entrambi con me, poi per un periodo ho provato a camminare con le mie gambe, volevo sentirmi grande e matura, ma ho scoperto a mie spese che per me non funzionava. Penso che nel tennis sia importante avere accanto i tuoi cari”. Alla madre Marina, in particolare, Dayana ha dedicato un pensiero durante la flash interview a bordo campo sulla Rod Laver arena. Al microfono di Casey Dellacqua, ha raccontato di essersi fatta tatuare la scritta ‘Mother beauty’. “Quando guardo mia madre in tribuna, mi ricordo che devo muovere le gambe e lottare fino alla fine. Poi penso anche che dovremmo prenderci più tempo libero per fare shopping insieme”.

A proposito, in sala stampa le chiedono conto delle sue attività extra-sportive. In altri tempi la domanda sarebbe potuta suonare provocatoria, invece la prima giocatrice capace di arrivare in semifinale a Melbourne Park proveniendo dalle qualificazioni negli ultimi 46 anni, risponde serenamente. “Mi piace la moda, mi piace posare per i servizi fotografici, mi piace la filosofia – sorride Dayana -. Mi piace fare tante cose, ma purtroppo mi manca il tempo di farle. Mi piace anche cantare, e posso anticiparvi che a febbrario dovrebbe uscire una canzone alla quale ho lavorato assieme ad altre due persone, tutte di Paesi diversi. Ma non posso dirvi anticiparvi altro. La ascolterete presto, spero”. Chissà che non ci siano riferimenti alla sua prima semifinale Slam. O magari a qualcosa di più.

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