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A Cancun, sul cemento all’aperto messicano rinviata di 24 ore la conclusione del match-clou del Bacalar Group. Intanto Pegula chiude imbattuta i round robin battendo in due set Sakkari. Torneo live su SuperTennis e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 03 novembre 2023
Pioggia protagonista a Cancun, in Messico, nel day 5 delle WTA Finals 2023 (montepremi 9 milioni di dollari), che si stanno disputando sul cemento dell’”Estadio Paradisus”. Nella notte italiana avrebbero dovuto disputarsi gli ultimi due match di round robin per il Bacalar Group. Ed invece se n’è completato un solo, quello sostanzialmente “inutile”, con il successo della statunitense Jessica Pegula, con in mano il pass per le semifinali già da martedì. Interrotta invece alla fine del secondo set la sfida tra Sabalenka e Rybakina che avrebbe dovuto definire la seconda qualificata.
Era la partita forse più attesa dei round robin, non solo per il Bacalar Group. Diventata poi oltretutto, per una combinazione di risultati decisiva per il passaggio del turno: invece ci si è messo il maltempo a complicare le cose interrompendo - sul punteggio di 62 3-5 dopo un’ora e 22 minuti di partita - la sfida tra Aryna Sabalenka (n.1) ed Elena Rybakina (n.4), entrambe con una vittoria ed una sconfitta, che si giocavano il secondo posto nel girone (e la 25enne di Minsk anche forse la chance di restare regina). Tutto rinviato di 24 ore.
Il match. Sabalenka era avanti 4-2 nei precedenti ma la 24enne di origini moscovite si era imposta proprio negli ultimi due (in finale ad Indian Wells e nei quarti a Pechino). Nel replay della finale dell’ultimo Australian Open - quando Aryna a conquistato il suo primo e finora unico trofeo Slam – la 25enne di Minsk è partita fortissimo: ha strappato per due volte la battuta a Rybakina (primo e quinto game), è volata sul 5-1 e poi ha chiuso 6-2. Anche nella seconda frazione Sabalenka ha preso un break di vantaggio (2-1) ma lo ha restituito immediatamente. Ha mancato una palla-break nel quinto gioco e poi nell’ottavo è stata lei a cedere la battuta a zero permettendo a Rybakina di poter andare a servire per trascinare la sfida al terzo. Ma la pioggia ha rinviato tutto.
In precedenza la statunitense Jessica Pegula, n.5 del ranking, già sicura di un posto in “semi”, aveva fatto in tempo a superare 63 62, in un’ora e 19 minuti di gioco, la greca Maria Sakkari (n.8), già eliminata. La 28enne di Atena si era imposta in cinque dei nove precedenti ma l’ultimo, in semifinale a Tokyo lo aveva vinto la 29enne di Buffalo. E questa Pegula proprio non si batte.
Inarrestabile Jessica, che in stagione ha disputato più partite di tutte tra singolo, doppio e doppio misto. Quando glielo avevano fatto notare, dopo il successo su Sabalenka di martedì che l’aveva proiettata in semifinale, aveva risposto: “Oh mio Dio, cosa c’è che non va in me? Sul serio. Questo è... da psicotici”. Quello era stato il suo 131match dell’anno. Ora, dopo un doppio ed il singolare vinto contro Sakkari, sono diventati 133.
Dopo la delusione di Fort Worth 2022, con tre sconfitte su tre sia in singolare che in doppio, quest’anno la 29enne di Buffalo si è riscattata alla grande, almeno in singolare.
Tre vittorie su tre nel round robin, tutte in due set, e prima qualificazione alle semifinali del Masters. È la prima americana a raggiungere il penultimo atto da quando Sloane Stephens arrivò in finale Singapore nel 2018.
“Penso che l'anno scorso, quando sono entrata in top five ho sentito l’emozione, non tantissima ma un po’ sì - ha raccontato Pegula -. Sai, hai un paio di pensieri in testa, soprattutto se davvero appartieni a quel livello. Quest’anno, semplicemente non ci ho pensato più ed ho avuto, credo, più fiducia nelle partite con le giocatrici più forti. Ed è per questo che penso di aver ottenuto vittorie importanti come qui e a Montreal”.
La statunitense è la giocatrice che in questo 2023 ha vinto più partite sul cemento, 44: ora Jessica, che ha chiuso al primo posto nel Baclar Group, deve solo attendere per sapere chi affronterà in semifinale, cioè la seconda classificata nel Chetumal Group, dove tutte e quattro le giocatrici - Swiatek, Gauff, Jabeur e Vondrousova - sono ancora in corsa.
DOPPIO - Per il Maya Ka’an Group, l’australiana Storm Hunter e la belga Elise Mertens, seconde favorite del seeding, hanno centrato l’ingresso nelle semifinali - come prime del girone - grazie al successo per 62 63, in un’ora e 13 minuti di gioco, sull’americana Desirae Krawczyk e l’olandese Demi Schuurs (n.5). Con la sconfitta delle giapponesi Shuko Aoyama Ena Shibahara (n.3), superate 46 62 10-6 in un’ora e 32 minuti, dalla statunitense Nicole Melichar-Martinez e dall’australiana Ellen Perez (n.8) si complica invece il discorso per il secondo posto.
Nel Mahahual Group, invece, con la canadese Gabriela Dabrowski e la neozelandese Erin Routliffe (n.7) già in “semi”, rinviato causa pioggia il match tra le statunitensi Coco Gauff e Jessica Pegula, prime favorite del seeding, ancora a caccia della loro prima vittoria in assoluto alle Finals, e la coppia formata dalla tedesca Laura Siegemund e dalla russa Vera Zvonareva (n.6).
PROTAGONISTE - Assente la campionessa in carica, la francese Caroline Garcia, al via ci sono tutte le più forti con Sakkari, nona nella Race (riserva), subentrata al posto della ceca Muchova, ottava, costretta al forfait per un infortunio al polso.
IL PROGRAMMA DEL DAY 6 - Per quanto riguarda il singolare, oltre alla conclusione del match Sabalenka-Rybakina (Bacalar Group), si chiudono anche i round robin del Chetumal Group. La statunitense Coco Gauff (n.3) affronta la ceca Marketa Vondrousova (n.7), sconfitta in entrambi i confronti precedenti: la 19enne di Atlanta, Georgia, però non deve solo battere la 24enne mancina di Sokolov per chiudere al secondo posto. Deve anche sperare che la polacca Iga Swiatek (n.2) superi la tunisina Ons Jabeur (n.6): la 22enne di Varsavia è in vantaggio per 4-2 nei precedenti con la 29enne di Ksar El Hellar ma le due non giocano una partita completa dalla finale dello US Open 2022, vinta dalla polacca (quest’anno in semifinale a Stoccarda la tunisina si è ritirata dopo tre game per un infortunio).
Questi i possibili scenari:
-se Swiatek e Gauff vincono, si qualificano alle semifinali rispettivamente come prima e seconda;
-se Jabeur e Vondrousova vincono, la tunisina è prima nel girone davanti a Swiatek;
-Vondrousova ha una chance di qualificarsi se batte Gauff in due set e se Swiatek fa altrettanto con Jabeur: in questo caso la polacca sarebbe prima mentre la seconda qualificata si deciderebbe in base alla percentuale dei game tra Gauff, Jabeur e Vondrousova;
-se Vondrousova vince in due set e Swiatek in tre, la polacca è prima davanti a Jabeur;
-se Swiatek perde in due set e Gauff vince in due set, la percentuale dei game deciderebbe le due promosse tra Swiatek, Gauff e Jabeur.
Nel doppio ultime due sfide di round robin per il Mahahual Group: Dabrowski/Erin Routliffe (n.7), già in semifinale, affrontano le ceche Barbora Krejcikova e Katerina Siniakova (n.4), mentre le statunitensi Coco Gauff e Jessica Pegula, prime favorite del seeding, ancora a caccia della loro prima vittoria in assoluto alle Finals, devono vedersela con la coppia formata dalla tedesca Laura Siegemund e dalla russa Vera Zvonareva (n.6).
Per il Maya Ka’an Group, invece, con Hunter/Mertens già in “semi”, la statunitense Nicole Melichar-Martinez e l’australiana Ellen Perez (n.8) affrontano l’altra americana Desirae Krawczyk e l’olandese Demi Schuurs (n.5), con le giapponesi Shuko Aoyama e Ena Shibahara (n.3) che non sono ancora fuori dai giochi.