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L'intervista di Renzo Furlan, coach di Jasmine Paolini, a Tennis Talk su SuperTennis.
09 aprile 2024
Ha vinto il suo primo WTA 1000 in carriera a Dubai, è entrata tra le prime 15 del mondo e figura tra le prime 8 della Race, la classifica basata sui piazzamenti nell'anno solare. Dopo un terzo di stagione, Jasmine Paolini è dunque in corsa per un posto alle WTA Finals. Ma non c'è tempo per pensarci.
"Un tennista ha sempre i lavori in corso. Archiviati i risultati, siamo motivati a costruire la stagione sulla terra. Giocheremo Stoccarda, che è un 500 importantissimo, i due WTA 1000 di Roma e Madrid, poi il Roland Garros. E sull'erba faremo due 500, probabilmente Berlino e Bad Homburg, prima di Wimbledon" spiega il suo coach Renzo Furlan, intervenuto in collegamento a Tennis Talk, il format di approfondimento settimanale di SuperTennis.
Nel corso della lunga intervista, Furlan ha spiegato intanto gli aspetti tecnici su cui si sta concentrando il lavoro in vista della stagione sulla terra che, ha detto, "sarà il periodo più importante dell'anno".
Paolini, ha sottolineato, "è una giocatrice che ha sempre saputo esprimere grande velocità. poteva migliorare nelle rotazioni, nella difesa soprattutto sul diritto, nel servizio per quanto riguarda la velocità, la percentuale di prime. Passando dal cemento alla terra, abbiamo cercato di focalizzarci molto sull'uso maggiore delle rotazioni, quindi sul cercare di giocare con una palla più consistente da fuori dal campo per poi mettersi in condizione di spingere, di tirare la fiammata su una palla a tre quarti, quello che lei sa fare meglio".
Furlan ha parlato anche della partnership con Sara Errani, che le ha portate a vincere due titoli nel circuito maggiore in doppio, a Monastir nel 2023 e a Linz nel 2024.
"Quando Sara ci ha chiesto di giocare il doppio in ottica Olimpiadi, abbiamo colto al volo l'occasione. Sara è una miniera di informazioni, e poter condividere con lei tante esperienze è molto costruttivo. Poi secondo me vincere partite in doppio a buon livello migliora la posizione a rete, la volée, il risposta, il servizio: migliora complessivamente la tua consapevolezza come giocatrice" ha detto Furlan. Ma i vantaggi non si limitano solo al campo. "Con lei parliamo a 360 gradi, si comunica non solo sul doppio, ci alleniamo spesso insieme. Jasmine in questo è molto in gamba, quando capisce che vicino ha qualcuno che può darle qualcosa di importante, lo capitalizza. Sara ha una passione enorme per questo sport, conosce bene il circuito e il tennis ancora meglio, la vedo molto bene in futuro come allenatrice".
Furlan, ex numero 19 del mondo, ha imparato a conoscere bene la toscana. Ha iniziato a lavorare part-time con Jasmine nel 2015, e full-time dopo la pandemia da COVID-19 nel 2020. Ha costruito un reciproco rapporto di fiducia, che sta dando risultati sotto gli occhi di tutti. Ci tiene comunque a sottolineare come nel tennis di oggi "non arrivi da solo. Con noi c'è un team che lavora alla grande. Da un anno circa ne fa parte il preparatore Andrea Bracaglia, che ha un accordo con la Federazione e uno privato con noi. C'è una collaborazione stretta con la FITP grazie a Tathiana Garbin e Vittorio Magnelli, che ci mettono in condizione di lavorare con Danilo Pizzorno e con lui di concentrarci ancora di più sul particolare".
Lo spirito di squadra coinvolge tutte le azzurre, le protagoniste del cammino fino alla finale della Billie Jean King Cup 2023, e i loro team. "Il rapporto tra noi allenatori è notevole, c'è molto scambio di informazioni. Ci confrontiamo tanto con Francesco Piccari che per me ha fatto qualcosa di unico con Lucia Bronzetti; con Fausto Scolari che fa quasi da padre a Elisabetta Cocciaretto, lo stesso Matteo Catarsi allenatore di Martina Trevisan. E' un motivo di crescita notevole".