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Wta

Monastir, per Errani la vittoria contro il tabù Zidansek vale il secondo turno

Convincente esordio, seppur con qualche brivido, per l'azzurra che supera dopo tre sconfitte la slovena n.96 Wta qualificandosi per il secondo turno

di | 16 ottobre 2023

Sara Errani esulta

Sara Errani esulta

Brava Errani. Una vittoria in tre set, al termine di un match che in avvio non sembrava poter esser messa in discussione e che invece ha finito col complicarsi strada facendo salvo poi tornare a pendere in suo favore. Era tutto ciò che serviva a Sara Errani per iniziare con il piede giusto il suo percorso nel “Jasmin Open” (WTA 250 - montepremi 259.303 dollari) che si sta disputando sui campi in cemento di Monastir, in Tunisia. L'azzurra, al quarto tentativo in carriera, ha infatti battuto la slovena Tamara Zidansek per 62 (6)67 63 staccando il pass per il secondo turno dove affronterà la vincitrice della sfida tra Lucia Bronzetti, n.62 del ranking e sesta favorita del seeding, e la slovacca Kristina Kukova, n.507 WTA, in gara con il ranking protetto in quella che sarà anche il loro primo confronto in carriera.

Partita a due facce, dal copione che col passare dei minuti ha finito con l'impazzire rendendo impossibile qualsiasi pronostico. Se nel primo set infatti la sceneggiatura ha offerto un'Errani subito in partita, capace di disegnare le sue traiettorie e di andare ripetutamente a segno, dal secondo parziale l'inerzia del match è tornata progressivamente nelle mani della slovena, lucida nel riorganizzare le sue idee e nel trovare nella memoria un'alleata preziosa a sostenerne le inziative. Il 62 con cui si è chiuso il primo parziale non è stato altro che il prodotto di un tennis in cui ai vincenti dell'azzurra di sovente seguivano i gratuiti della slovena. Tutto troppo semplice, eppure tutto vero. Perché anche in avvio di secondo set, complice il break iniziale, Errani si era portata sul 2-0 dando l'impressione di voler continuare nel monologo messo in campo sin lì.

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E invece Zidansek, che in stagione è riuscita a dsputare ben tre quarti di finale sul circuito, ha saputo stringere i denti, perfezionare i suoi colpi, alzare le sue percentuali e, giunta a due punti da un passivo che l'avrebbe vista in svantaggio 3-0, è riuscita a inanellare quattro giochi consevutivi portandosi avanti 4-2. A Monastir non c'é il Challenger e due dubbie chiamate nella fase più calda del secondo parziale hanno fatto perdere i nervi alla bolognese, in un susseguirsi di break e contro break che hanno finito col portare il parziale al tie-break dove, pur in vantaggio 5-2, Errani ha dovuto ancora una volta subire la rimonta della sua avversaria dopo aver sciupato tre match point per cedere infine sull'8-6.

Tornate in campo, il rischio era quello di un contraccolpo psicologico, ma la giostra dei break era invece tutt'altro che conclusa (ben 9 break consecutivi tra la fine del secondo e l'avvio di terzo set), e l'inerzia del match è rimasta ancora a lungo in bilico. Fino a quando a metà parziale, complice l'ennesimo passaggio a vuoto al servizio della slovena, Errani è riuscita a conquistare tre game consecutivi, non concedendo più alcuna palla break alla sua rivale e chiudendo il match sul 6-3 allo scoccare delle due ore e mezzo di gioco. 

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