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Paolini dura di più: è in finale a Monastir contro Mertens (live alle 15)

Jasmine Paolini piega in tre set Lesia Tsurenko, che pure si è fatta misurare la pressione a metà del primo, e raggiunge a Monastir la quarta finale in carriera. E' la seconda del 2023. Torneo in diretta su SuperTennis e SuperTenniX

di | 22 ottobre 2023

L'esultanza di Jasmine Paolini (Getty Images)

L'esultanza di Jasmine Paolini (Getty Images)

Jasmine dura di più. Paolini emerge da un'altra sfida complicata al Jasmine Open, il WTA 250 di Monastir (montepremi 259.303 dollari), ma batte 62 46 62 Lesia Tsurenko, numero 34 del mondo, dopo due ore e 23 minuti. In Tunisia, la toscana punta al secondo  titolo in carriera dopo il successo a Portorose nel 2021, sempre sul duro.

In finale, trasmessa in diretta su SuperTennis e SuperTenniX, affronterà la belga Elise Mertens (n.36) che insegue la prima finale del 2023. Mertens ha sconfitto 62 61 la francese Clara Burel, numero 74 del mondo.

Paolini ha vinto solo uno dei quattro scontri diretti con Mertens, oggi numero 1 WTA in doppio, a Indian Wells nel 2021. Ha perso in Billie Jean King Cup, che allora si chiamava ancora Fed Cup, nel 2018; a Praga nel 2020 e a Doha nel 2022.

Sarà complessivamente la quarta finale WTA per la numero 30 del mondo, che per la prima volta ne raggiunge due nel circuito maggiore in una stessa stagione. Oltre al titolo vinto a Portorose, infatti, la toscana aveva perso le sfide per il titolo a Cluj-Napoca nel 2022 e a Palermo lo scorso luglio.

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Paolini batte Tsurenko: La cronaca del match

Il primo break è di Paolini. Ma l'azzurra, come già ai quarti nel derby contro Bronzetti, non difende il vantaggio. Alla quinta occasione, spinta da una robusta risposta di rovescio lungolinea, Tsurenko firma l'immediato contro-break.

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E' il primo di quattro game tutti finiti ai vantaggi, e tutti andati alla giocatrice in risposta. Il match procede con scambi estenuanti, multiple palle break a ogni game, un'alternanza di incertezze e belle soluzioni. 

Tsurenko chiede il medical time-out alla fine del quinto game, durato 20 punti.  Appare un po' debilitata, sembra far fatica a respirare l'ucraina, che infatti si fa misurare la pressione

Paolini, che ha tutto l'interesse a questo punto a non forzare ma ad allungare gli scambi, interrompe la serie di break nel settimo gioco. Per la prima volta tiene la battuta a zero, grazie a tre rapidi errori di Tsurenko, e allunga 5-2 dopo 46 minuti di partita. Aumentano gli errori della numero 34 del mondo, che non ha mai tenuto il servizio in tutto il primo set e vince solo uno degli ultimi otto nove punti del parziale.

Tsurenko continua a soffrire il caldo e soprattutto l'umidità. Si avvolge il viso con l'asciugamano ripieno di ghiaccio ai cambi campo, ma è indubbiamente abituata a lottare prima di mollare. Paolini, invece, comincia il secondo set con un game scandito da tre errori di rovescio. Benché finisca almeno uno scambio piegata in due, con le mani sulle ginocchia, Tsurenko prende un break di vantaggio.

La chance di contro-break sfuma insieme a un rovescio out per questione di centimetri. "No..." grida Paolini al cielo e al giudice di sedia che però non inverte la chiamata del giudice di linea. A Monastir non c'è la tecnologia per rivedere in digitale il segno della palla, così resta valido il verdetto: punto Tsurenko, che in breve allunga 2-0.

Cresce il vento e il filo conduttore della partita si ingarbuglia ancora. Paolini, discontinua ma combattiva, cancella due chance di doppio break e un passo alla volta, forte della fiducia cresciuta per tutto quest'anno e nelle ultime settimane in particolare, si rimette in carreggiata. Da 1-3 e  palla dell'1-4, la toscana risale sul 3-3. Accompagna con un intenso "Come on!" il controbreak, figlio di una sua gran risposta di rovescio e di tre errori, sempre di rovescio, di Tsurenko. 

Questa partita, tuttavia, mantiene la linearità dei cavi degli auricolari intrecciati e annodati dopo essere stati tenuti nelle tasche per troppo tempo. Entrambe cercano qualcosa che non si afferra, e per soddisfare la ricerca esplorano, provano attacchi, schemi differenti, attacchi in controtempo o colpi più profondi e carichi per manovrare e poi affondare. 

La grinta di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Così Paolini perde di nuovo, subito, il servizio nel settimo game. Poi sotto 3-5 riesce ad allungare il parziale, dopo aver salvato tre set point di fila e chiuso con il primo ace della partita una striscia di punti consecutivi dallo 0-40.

Nel game che chiude il set, Paolini arriva a un punto dal 5-5, ma Tsurenko traccia un rovescio profondissimo e da applausi. Alla fine, alla sesta occasione, l'ucraina chiude il set e trascina la semifinale al terzo. 

Paolini, comunque, al di là degli errori di misura, anche nel secondo set ha dato la sensazione di una condizione atletica globalmente migliore dell'avversaria. E nel terzo torna a scattare. Completa due break nei primi due game di risposta, gioca un tennis più sciolto e sicuro aiutato dalla favorevole situazione di punteggio. Tsurenko può solo recuperare uno dei break, ma non colmare il gap. Sorride Paolini, applaude orgoglioso il coach Renzo Furlan. Il Jasmin Open diventerà il Jasmine Open? Domani lo scopriremo.

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